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Tom Hanks, 67 anni di successi

6 minuti di lettura

Sessantasette anni oggi, 9 luglio, e una carriera longeva e iconica alle spalle, Tom Hanks non sembra volersi fermare: dopo essersi affermato come attore, eccolo coprire anche il ruolo di regista, sceneggiatore e produttore in questa Hollywood dove il suo talento è sbocciato su più fronti.
In occasione del suo compleanno, ripercorriamo la carriera e i ruoli che lo hanno reso uno degli attori più capaci di toccare il cuore del pubblico.

Dall’esordio negli anni’80 alle commedie romantiche negli anni’90

tom hanks ce posta per te

Tom Hanks fa il suo esordio sugli schermi americani grazie al film Splash – Una sirena a Manhattan di Ron Howard nel 1984, film che ottiene un grande successo sia di critica che di pubblico. Gli anni Ottanta sono anche gli anni d’oro per le commedie tra cui Big di Penny Marshall, con il quale ottiene la sua prima candidatura agli Oscar, ed ancora Turner e il casinaro di Roger Spottiswoode e L’erba del vicino di Joe Dante, che saranno una sorta di trampolino di lancio per film successivi.

Tom Hanks prende parte all’inizio degli anni ’90 anche a un paio di commedie romantiche, avendo come co-protagonista una altrettanto quotata Meg Ryan: li si vede infatti insieme in Insonnia d’amore nel 1993, dove interpreta un padre single che trova nella biondissima attrice la sua anima gemella e in C’è posta per te nel 1998, entrambi diretti da Nora Ephron. Hanks sembra perfetto nel ruolo di uomo single disincantato che quasi inciampa nell’amore, affascinando il pubblico e facendolo affezionare ai suoi begli occhi blu.

Da Philadelphia a Forrest Gump, i ruoli iconici di Tom Hanks

Tom Hanks Forrest Gump

Ad oggi si può dire che due siano stati i ruoli che hanno caratterizzato la carriera di Tom Hanks: Andrew Beckett in Philadelphia, giovane avvocato gay malato di AIDS che fa causa ai suoi ex datori di lavoro che lo hanno emarginato licenziandolo, e Forrest Gump, quel ragazzo “diverso” le cui avventure diventano spunto di riflessione sulla vita e gli esseri umani.

Philadelphia (Jonathan Demme, 1993) porta Hanks a dover perdere ben dodici chili per il ruolo e gli fa guadagnare tra i vari premi un Golden Globe ed anche un Oscar come miglior attore. Vince un Oscar come migliore attore anche l’anno seguente grazie a Forrest Gump di Robert Zemeckis, film inoltre candidato a ben 13 premi e che al botteghino ha incassato quasi 680 milioni di dollari in tutto il mondo. Entrambe le pellicole presentano agli spettatori dei personaggi non ordinari, costretti a dover far fronte alla società che non li accetta e che pare porre limiti ai loro sogni e desideri, seppur il risultato sia una sfida aperta a chiunque voglia ostacolarli.

Tom Hanks interpreta con delicatezza e attenzione i due ruoli, dimostrando di potersi calare davvero in interpretazioni diverse. Memorabile anche il suo ruolo in Salvate il soldato Ryan, battuto però agli Oscar dello stesso anno da un brioso Roberto Benigni ne La Vita è bella. Da tenere a mente anche il ruolo della guardia carceraria in Il Miglio Verde, pellicola tratta dal romanzo omonimo di Stephen King.

Tra Spielberg, Eastwood e Howard, Tom Hanks è un attore ambito

Tom Hanks Codice Da Vinci

Robert Zemeckis lo dirige ancora in Cast Away nel 2000, dove Tom Hanks interpreta un naufrago ed è praticamente l’unico attore presente in scena. Spielberg lo vorrà nel suo Prova a Prendermi, che racconta la storia vera del truffatore Frank Abagnale Jr (interpretato da un giovane Leonardo Di Caprio), e lavorerà ancora con Hanks nel 2004 quando lo scritturerà per The Terminal, dove l’attore interpreta Mehran Karimi Nasseri, rifugiato iraniano che nel 1988 visse bloccato nel Terminal 1 dell’aereoporto di Parigi Charles de Gaulle.

Iconico anche nel ruolo dell’affascinante Robert Langdon, studioso e protagonista della serie di libri dello scrittore statunitense Dan Brown, che interpreta nel 2006, nel 2009 e nel 2016 ne Il codice da Vinci, Angeli e demoni e Inferno, diretti tutti e tre da Ron Howard. Altri film degni di nota sono Molto forte, incredibilmente vicino (Stephen Daldry, 2012), tratto dall’omonimo romanzo di Jonathan Safran Foer, Captain Phillips – Attacco in mare aperto di Paul Greengrass e Il ponte delle spie, la pellicola ambientata nel 1960, in piena Guerra Fredda tra USA e URSS, dove è sempre Spielberg a dirigerlo.

Mentre Clint Eastwood lo vuole in Sully, storia del Capitano Chesley “Sully” Sullenberger che nel 2009 fu costretto a effettuare un eroico ammaraggio sul fiume Hudson con il quale salvò la vita a 150 passeggeri e 5 membri del suo equipaggio. Versatile nella sua recitazione, sorprende vederlo in Elvis in un ruolo decisamente ambiguo, quello del Colonnello Tom Parker, imbonitore e manager di Elvis Presley portato sullo schermo da Hanks nella pellicola di Baz Luhrmann del 2022.

Tom Hanks ha saputo dunque destreggiarsi in diversi ruoli, personaggi e storie, accettando ogni volta le sfide che gli venivano lanciate. E, nell’augurargli buon compleanno, speriamo che la sua carriera sia ancora lunga e brillante.


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Biotecnologa, appassionata di cinema dalla più tenera età, si muove con facilità tra animazione e horror, non privandosi della delicatezza delle pellicole nipponiche o dell'orrore insito in produzioni più macabre. Curiosa e aperta alle novità, adora i particolari, che sono quelli che le rimangono più impressi nei film. Lo storytelling e i personaggi sono i suoi punti deboli.

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