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Tre Piani

Tre Piani, lo stabile è instabile nell’ultimo film di Nanni Moretti

6 minuti di lettura

Tre Piani è il nuovo film di Nanni Moretti, in sala dal 23 settembre. Tre Piani è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto nel 2017 dallo scrittore israeliano Eshkol Nevo. Nel cast, oltre allo stesso Moretti, troviamo Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, Alessandro Sperduti, Denise Tantucci, Anna Bonaiuto, Paolo Graziosi, Stefano Dionisi e Tommaso Ragno.

Tre Piani racconta tre storie di tre famiglie borghesi che abitano tutte nella stessa palazzina di tre piani a Prati, quartiere romano.

Al primo piano abitano Lucio e Sara, una coppia sposata con una figlia, Francesca, che spesso lasciano in custodia ai vicini anziani Anna e Renato. Un pomeriggio Francesca scompare per molte ore con Renato ma, una volta ritrovati in un bosco, il padre ha paura che la figlia possa aver subito violenza sessuale da parte del vicino. Inizia così per Lucio una ricerca sulla verità di quello che è successo che diventa una vera e propria ossessione.

Al secondo piano abita Monica, madre di due figli, costretta a vivere da sola perché il marito si trova sempre fuori per lavoro. Monica vive nella completa solitudine, cerca di non diventare come la madre, ricoverata in una clinica per disturbi mentali, ma la mancanza di socialità la porterà a parlare da sola e ad immaginarsi esperienze che sono solo il frutta della sua mente.

Al terzo piano abitano Dora e Vittorio, entrambi giudici con un figlio ventenne in conflitto con la morale dei genitori, troppo rigidi, che finisce in carcere per aver investito una donna in stato di ebbrezza.

Tre personalità in Tre Piani

Tre piani

Il titolo Tre Piani ha chiaramente una valenza allegorica, proprio come il libro, delle tre componenti della teoria freudiana della personalità: Es, Io e Super-Io.

Alla parte più bassa, Es, appartengono le pulsioni e gli istinti: l’angosciosa ricerca della verità porterà Lucio ad andare a letto con una minorenne, rovesciando così la situazione, ora sarà lui ad essere processato.

L’io, invece, corrisponde a cercare di conciliare i nostri desideri con la realtà: la solitudine e la paura caratterizzano le giornate di Monica, soprannominata dalla gente la “vedova”, è una donna poco ancorata alla realtà, infatti finisce per immaginarsi delle persone intorno a lei e ad avere delle visioni come quella del corvo, simbolo della metamorfosi. 

Al piano più alto si trova il Super-Io che richiama all’ordine e impone di tenere conto dell’effetto delle nostre azioni sulla società. A subire delle proprie azioni è il figlio di due giudici e a loro volta loro stessi per aver trattato il figlio, fin da piccolo, come un imputato sotto processo e, in un secondo momento, decidendo di prenderne le distanze. 

Quanto è importante prendersi la responsabilità delle proprie azioni?

tre piani

Quanto è importante prendersi la responsabilità delle proprie azioni? In Tre Piani, molto. Si tratta del film di Moretti con più arco temporale, passano 10 anni, dal 2010 si arriva infatti al 2020: le situazioni sono cambiate e hanno preso la forma delle scelte passate. 

I personaggi finiscono per sciogliere alcune catene invisibili, come Monica che decide di agire per uscire dalla situazione in cui è costretta a vivere o come Dora che dopo la morte del marito si ritrova sola ma libera di scegliere.

Si tratta di un film rivoluzione di Nanni Moretti: lui appare pochissimo, Tre Piani è dedicato agli altri, si ha come la sensazione che la telecamera entri nell’appartamento di queste famiglie e li osservi. Quello che apparentemente sembra stabile, come la palazzina stessa e le tre famiglie alto-borghesi in realtà è instabile: non c’è unione, ognuno vive il proprio stato da solo, c’è poca comunicazione non solo tra un piano e l’altro ma anche all’interno degli appartamenti, ogni personaggio si chiude nella propria fragilità pensando di continuare a vivere. 

Le riprese di Tre Piani sono iniziate nel marzo del 2019 e sono finite a maggio dello stesso anno. Il film è stato posticipato di un anno prima di andare in sala ma, nonostante sia stato scritto prima dell’avvento del Covid, sembra anticipi quella chiusura tra le persone che ne è derivata. 

Protagonista è un cast corale con nomi importanti che regge benissimo la sceneggiatura asciutta ed essenziale del film; apparentemente i personaggi risultano poco empatici ma in realtà questo è solo il frutto di un lavoro profondo e preciso che non prevede vizi e artifici ma dà voce ad una recitazione autentica.

Tre Piani è stato in concorso per la Palma d’Oro alla 74° edizione del Festival di Cannes, dopo la proiezione la pellicola ha ricevuto una standing ovation di undici minuti.


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Bianca 26 anni, lucchese ma trasferita a Roma per studiare recitazione.
Sono un’attrice iscritta a Scienze della comunicazione a Roma Tre.
Amo il cinema e il teatro, il mio posto è il palco. Grande osservatrice, si può imparare molto anche con poco, mi faccio sempre tante domande, scrivo tentando di darmi delle risposte! Ascolto molta musica: ogni mattina prima di alzarmi dal letto devo ascoltarla almeno per mezz’ora. Mi piacciono le giornate nuvolose, il silenzio e i miei amici.

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