Nella serata del 23 settembre si è conclusa la terza edizione del Vertigo Film Festival. La serata degli awards si apre con un dibattito gestito da Paola Ruggeri, fondatrice e gestrice del Cinemino, cineclub Milanese, che mette al centro della discussione l’identità dei cortometraggi e la loro fruibilità per fare un prospetto su quale possa essere il futuro di questo linguaggio cinematografico così particolare e unico; nel panel sono intervenuti anche alcuni registi in gara e un rappresentante della piattaforma weshort.
Lontani da sé: il tema della serata
La serata finale del Vertigo Film Fest continua con la presentazione dei corti, che per questo slot finale si concentrano sulla tematica “lontani da sé”. Primo fra tutti Polepole, per la regia di Andrea Gatopoulosun, un documentario capace di raccontare in maniera poetica e delicata una situazione di contaminazione e privazione interiore.
La serata continua con Cracolice, per la regia di Fabio Serpa, un mockumentary che ha suscitato molto dibattito in sala e che si presta a molteplici interpretazioni. Il cortometraggio porta sullo schermo una situazione verosimile ed ingannevole per lo spettatore che si accorge tardi della finzione dietro il racconto.
La prima parte finisce con Ahead, un corto animato di una semplicità nella realizzazione che entra in netto contrasto con la complessità del messaggio che vuole comunicare allo spettatore: una situazione di coppia in cui le due persone vivono la coppia con velocità differenti, finendo così per perdersi del tutto.
L’incomunicabilità è forma e contenuto nei corti protagonisti della seconda parte della serata: The Toddler, la notte brucia e Pilar. Tre corti in cui il rumore assordante delle parole si alterna con la dolcezza di un momento, come accade in The Toddler, o la drammaticità di una situazione di periferia Romana come accade ne La notte Brucia.
Chi ha vinto al Vertigo Film Fest 2022
Il Vertigo FF è vortice di emozioni e di incontri. I quattro ragazzi, mente e braccio del Festival, sono riusciti a regalare al pubblico una programmazione di corti di qualità, in grado di accendere il dibattito. L’atmosfera informale che si è creata nel corso delle tre serate ha permesso a tutti di esprimere la propria visione ed opinione, facendo del cinema un momento di condivisione.
Il Vertigo Film Festival è una realtà giovane, dinamica e fresca che mette al centro il linguaggio unico del cortometraggio, esaltandone la sua potenza comunicativa, il suo lato sperimentale e la sua capacità di parlare alle generazioni presenti, facendosi però anche comprendere da chi ha uno sguardo lungimirante ed aperto sul mondo.
Le candidature per la quarta edizione del Vertigo Film Festival si apriranno a partire da ottobre.
Menzioni
Miglior montaggio: Cracolice– Antonio La Camera (ritira il premio il regista Fabio Serpa)
Miglior colonna sonora: Everything about the actual difference – Sean Sigfried (ritira il premio il regista Anton Forsdik)
Miglior Scenografia: The peculiar crime of oddball Mr. Jay – Bruno Caetano
Miglior interpretazione: The Toddler- Louise Labèque (Regia di Nathalie Lenoir)
Miglior Sceneggiatura: Ahead– Ala Nunu
Miglior Fotografia: The dreams of lonely people– Max Bugajak (Regia di Marek Leszczewski)
Miglior regia: Golem– Etrio Fidora
Menzione miglior fiction: Lynx– Julien Henry
Premi
Premio del pubblico:The peculiar crime of oddball Mr. Jay – Bruno Caetano
Miglior Animazione: Conversation with a whale– Anna Samo
Miglior documentario: Poplepole– Andrea Gatopoulos
Miglior Fiction: The dreams of lonely people– Marek Leszczewski
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