Una cerimonia sottotono, quella che si è tenuta lo scorso 12 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles. La 95ª edizione dei premi Oscar ha mostrato il fianco nella debole conduzione di Jimmy Kimmel, coadiuvato nell’impresa da una kermesse di volti noti al grande pubblico che non sono riusciti a sostenere l’enfasi di un esito già predetto.
È bene ribadire una questione cruciale: l’Academy non è il singolo, il suo gusto, la sua percezione della realtà. È la risultante di un meccanismo intestino e primordiale che favorisce la comunicazione strategica dell’arte più dell’arte stessa. A vincere non sono i candidati, le loro qualità attoriali, le avanguardie tecniche, l’estasi visionaria dei demiurghi dello schermo, piuttosto sono gli alfieri della parola, quelli in grado di sollecitare l’attenzione, stuzzicare il confronto, confezionare un prodotto direttamente per il gusto ricettivo di un pubblico che non avrà, in fin dei conti, alcun potere decisionale.
Per questa ragione la novantacinquesima edizione degli Academy Awards è stata un fiasco, una supernova momentanea nella stagione dei premi, perché continuiamo a nutrirci dell’idea che il valore qualitativo di un’opera sia l’unico parametro valido per il suo riconoscimento.
Così, in un anno di vitale rinascita, Top Gun: Maverick ha salvato l’industria cinematografica ma ha conquistato un solo Oscar, Todd Field ha plasmato Lydia Tàr nella caratura scenica di Cate Blanchett che è stata poi surclassata in fase distensiva da una dimenticabile Michelle Yeoh. Di Jamie Lee Curtis ha convinto più il discorso che la performance in EEAAO dei Daniels, eppure la coppia di registi torna a casa con sette statuette su undici nomination. La fotografia di Greig Fraser per The Batman è rimasta estranea alla competizione, vendicata dall’omonimo Brendan, miglior attore protagonista per il gioiellino dell’A24 The Whale.
Un’edizione in cui, a essere premiata, è stata l’apparente, illusoria intuizione dell’A24, delle sue menti creative e direttive, il coraggio di aver scelto una strada e averla battuta dettando legende e linguaggi. L’altro, il diverso, lo stravagante si è tradotto in una concreta possibilità di scenari e ha vinto i giganti. La narrazione ha vinto i giganti.
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Con 7 statuette (Miglior Film, Miglior Regia, Miglior attore non protagonista, Miglior attrice protagonista, Miglior attrice non protagonista, Miglior Montaggio, Miglior colonna sonora) Everything Everywhere All At Once domina il palmarès, seguita dal tedesco Niente di nuovo sul fronte occidentale (di Edward Berger) con quattro. Grande sconforto per l’immenso Steven Spielberg, senza riconoscimenti per The Fabelmans, ma che insieme a Martin Scorsese si conferma il regista vivente con più nomination agli Oscar (9 in totale) e il produttore con più nomination conquistate (12). In un mondo giusto, la miglior sceneggiatura originale è quella di Martin McDonagh per Gli Spiriti dell’Isola e la miglior colonna sonora spetta a Justin Hurwitz per Babylon di Damien Chazelle. In un mondo giusto.
Peccato per l’Italia: Le Pupille di Alice Rohrwacher – candidato come miglior cortometraggio – non è riuscito nell’impresa, analoga sorte per Aldo Signoretti battuto nella categoria del miglior trucco dalla A24 con The Whale.
Chi sono tutti i vincitori della 95esima edizione?
OSCAR 2023, tutti i vincitori
Miglior Film
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: La via dell’acqua
- The Banshees of Inisherin
- Elvis
- Everything Everywhere All at Once
- The Fabelmans
- Tár
- Top Gun: Maverick
- Triangle of Sadness
- Women Talking
Miglior Regia
- Martin McDonagh, The Banshhes of Inisherin
- Daniel Scheinert e Daniel Kwan, Everything Everywhere All at Once
- Steven Spielberg, The Fabelmans
- Todd Field, Tár
- Ruben Ostlund, Triangle of Sadness
Miglior Attrice
- Cate Blanchett, Tár
- Ana de Armas, Blonde
- Andrea Riseborough, To Leslie
- Michelle Williams, The Fabelmans
- Michelle Yeoh, Everything Everywhere All at Once
Miglior Attore
- Austin Butler, Elvis
- Colin Farrell, The Banshees of Inisherin
- Brendan Fraser, The Whale
- Paul Mescal, Aftersun
- Bill Nighy, Living
Miglior Attore non Protagonista
- Brendan Gleeson, The Banshees of Inisherin
- Brian Tyree Henry, Causeway
- Judd Hirsch, The Fabelmans
- Barry Keoghan, The Banshees of Inisherin
- Ke Huy Quan, Everything Everywhere All at Once
Miglior Attrice non Protagonista
- Angela Bassett, Black Panther: Wakanda Forever
- Hong Chau, The Whale
- Kerry Condon, The Banshees of Inisherin
- Jamie Lee Curtis, Everything Everywhere All at Once
- Stephanie Hsu, Everything Everywhere All at Once
Miglior Film Straniero
- Niente di nuovo sul fronte occidentale – Germania
- Argentina, 1985 – Argentina
- Close – Belgio
- EO – Polonia
- The Quiet Girl – Irlanda
Miglior Fotografia
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Bardo, la cronaca falsa di alcune verità
- Elvis
- Empire of Light
- Tár
Miglior Montaggio
- The Banshees of Inisherin
- Elvis
- Everything Everywhere All at Once
- Tár
- Top Gun: Maverick
Miglior Sonoro
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: La via dell’acqua
- The Batman
- Elvis
- Top Gun: Maverick
Miglior Colonna Sonora
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Babylon
- The Banshees of Inisherin
- Everything Everywhere All at Once
- The Fabelmans
Miglior Canzone
- Applause (Tell It like a Woman)
- Hold My Hand (Top Gun: Maverick)
- Lift Me Up (Black Panther: Wakanda Forever)
- Naatu Naatu (RRR)
- Time (Amsterdam)
- This Is a Life (Everything Everywhere All at Once)
Miglior Costumi
- Babylon
- Black Panther: Wakanda Forever
- Elvis
- Everything Everywhere All at Once
- La signora Harris va a Parigi
Miglior trucco
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- The Batman
- Black Panther: Wakanda Forever
- Elvis
- The Whale
Miglior Sceneggiatura Originale
- The Banshees of Inisherin
- Everything Everywhere All at Once
- The Fabelmans
- Tár
- Triangle of Sadness
Miglior Sceneggiatura non Originale
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Glass Onion: Knives Out
- Living
- Top Gun: Maverick
- Women Talking
Miglior Film Animato
- Pinocchio
- Marcel the Shell With Shoes On
- Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio
- The Sea Beast
- Red
Miglior Cortometraggio Animato
- Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo
- The Flying Sailor
- Ice Merchants
- My Year of Dicks
- An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It
Miglior Cortometraggio Live-Action
- An Irish Goodbye
- Ivalu
- Le Pupille
- Night Ride
- The Red Suitcase
Miglior Documentario
- All That Breathes
- All the Beauty and the Bloodshed
- Fire of Love
- A House Made of Splinters
- Navalny
Miglior Cortometraggio Documentario
- Raghu, il piccolo elefante
- Haulou
- How Do You Measure a Year?
- The Martha Mitchell Effect
- Stranger at the Gate
Miglior Effetti Speciali
- Niente di nuovo sul fronte occidentale
- Avatar: The Way of Water
- The Batman
- Black Panther: Wakanda Forever
- Top Gun: Maverick
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