Il gioco, nelle sue tante forme, è spesso stato fonte di ispirazione per il cinema. Alcuni film hanno fatto di questi passatempi, che si tratti di carte, giochi da tavolo o scommesse, il vero motore narrativo, trasformandoli in elementi centrali della trama, altri li hanno utilizzati come dettagli narrativi, rendendoli solo aspetti secondari della vicenda. Ecco cinque pellicole in cui il gioco diventa invece protagonista a tutti gli effetti.
21 (2008)
Basato su una storia vera, 21 racconta le vicende di un gruppo di studenti del MIT guidati da un professore. Grazie a un sofisticato sistema di conteggio delle carte, i giovani si ritrovano ben presto impegnati a battere i casinò di Las Vegas. Il gioco al centro della scena è il blackjack, scelto per le sue meccaniche strategiche e la possibilità, teorica, di essere battuto con abilità e calcolo. Si tratta di un gioco molto famoso, al pari del poker, e di cui si parla molto, come dimostrano le pagine online che affrontano consigli e strategie nel gioco del blackjack o anche le numerose app ad esso dedicato. Il film alterna momenti di tensione a sequenze spettacolari, offrendo uno sguardo affascinante sul confine tra matematica e azzardo.
Rounders (1998)
Con Matt Damon e Edward Norton, Rounders è diventato un cult tra gli appassionati di poker. Il film segue le vicende di uno studente di giurisprudenza con il talento per il poker Texas Hold’em, che tenta di restare fuori dal mondo del gioco d’azzardo ma viene risucchiato da debiti e amicizie complicate. Il film ha avuto un ruolo significativo nella rinascita del poker alla fine degli anni ’90 e nei primi 2000, e viene spesso citato come punto di riferimento per chi si avvicina al mondo delle carte. Le partite sono rappresentate con realismo, così come le dinamiche psicologiche tra i giocatori.
Jumanji (1995 e sequel 2017-2019)
In una declinazione decisamente più fantastica, Jumanji porta il gioco da tavolo (e poi videogioco, nei reboot) al centro dell’azione. Nel film originale, un misterioso gioco scatena eventi sovrannaturali che coinvolgono i protagonisti in un’avventura mozzafiato. L’elemento ludico diventa un mezzo per esplorare i rapporti umani, superare le paure e affrontare il destino. Nei sequel con Dwayne Johnson, che conta numerosissimi rimandi alla pellicola originale, il concetto viene aggiornato al mondo digitale, confermando l’abilità del franchise nel reinventare il gioco come narrazione e sfida, anche se ad essere considerata iconica è la prima pellicola.
Ready Player One (2018)
Ambientato nel 2045, in un mondo segnato dal degrado sociale ed economico, in Ready Player One la popolazione trova evasione e speranza nell’OASIS, una realtà virtuale immersiva creata da un eccentrico genio dell’informatica. Alla sua morte, viene annunciata una competizione globale: chi troverà tre chiavi nascoste all’interno del gioco erediterà il suo impero. Il protagonista, un giovane appassionato di cultura pop, affronta sfide digitali e nemici reali per risolvere enigmi e battere concorrenti spietati. Il film, diretto da Steven Spielberg, è un’esplosione visiva ricca di riferimenti a videogiochi, cinema e musica degli anni ’80 e ’90, e riflette sui confini tra realtà e finzione in un’epoca dominata dalla tecnologia.
Blackjack (1998)
Diretto da John Woo, Blackjack è un film d’azione televisivo in cui il protagonista, un ex agente federale con una particolare fobia, si ritrova coinvolto in un complotto legato al gioco e al crimine. Il titolo fa riferimento al celebre gioco di carte, ancora una volta simbolo di rischio, strategia e adrenalina. Anche se il gioco non è sempre al centro dell’azione, resta un elemento chiave nell’impianto narrativo.
