Il Ministro della cultura, Dario Franceschini, firma il ‘decreto finestre’. Torna quindi l’obbligo di uscita in sala prima dello streaming, con 30 giorni a distanziare le due distribuzioni.
Attenzione però: il decreto vale esclusivamente per i film che ricevono contributi dallo Stato. Si legge infatti che “con le nuove disposizioni i film potranno approdare sulle piattaforme streaming e in televisione dopo trenta giorni dalla prima proiezione al cinema”.
Con l’industria privata delle sale, in molti si erano affidati ai nuovi servizi di streaming a pagamento per la distribuzione dei film prodotti. La riapertura cambia le regole, ma prevede, assicura l’Ufficio stampa Mic, “la validità degli accordi che gli operatori hanno siglato con le piattaforme prima del 2 maggio 2021 ossia nel periodo in cui a causa della chiusura delle sale è stato temporaneamente sospeso l’obbligo di uscita in sala come precondizione per la distribuzione in piattaforma”
“In questa fase di ripartenza delle attività – ha detto Franceschini – è fondamentale sostenere le sale cinematografiche e allo stesso tempo riequilibrare le regole per evitare che il cinema iItaliano sia penalizzato rispetto a quello internazionale”.
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