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La nuova vita dell’intrattenimento digitale: giochi, film e serie TV sono sempre più vicini

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Un tempo, il ponte di collegamento tra giochi e piccolo e grande schermo era costituito da poche produzioni che prendevano in prestito personaggi e narrazioni del sottovalutato comparto videoludico, per adattarle su film e serie tv. E così, bisogna tornare agli anni ‘90 per richiamare alla mente le prime esperienze di Warcraft e Mortal Kombat, Super Mario Bros e Street Fighter, Double Dragon e Wing Commander.

Esperimenti – si potrà facilmente condividere – non sempre particolarmente felici. Ma oggi le cose sono evidentemente diverse. L’intrattenimento digitale è divenuto fonte di ispirazione di numerose produzioni di primissimo piano in ambito internazionale, alimentando una rete di contatti e di relazioni che ha reso i due ambiti sempre più stretti e integrati.

Netflix ha fatto scuola

Sebbene non sia certo una sua esclusiva, Netflix è stato uno degli operatori che ha fatto scuola in questo comparto. Oltre a costituire terreno particolarmente fertile per le sperimentazioni (su tutte, il caso di Black Mirror: Bandersnatch), Netflix sta da tempo rafforzando i propri sforzi sul settore videoludico con maxi investimenti sui titoli mobili e un catalogo di oltre 100 giochi resi disponibili nel corso degli anni.

Per il futuro, la società non si sta certo tirando indietro: ha recentemente annunciato che entrerà a far parte del catalogo di Netflix Games dal prossimo autunno anche WWE 2K, un titolo che promette di catturare molta attenzione, soprattutto nel mercato americano e, magari, anche qui in Italia.

La strategia, confermata in recente meeting, è quella di sempre: spingere sia sui titoli su licenza (come la serie Grand Theft Auto) che su quelli sviluppati internamente, come Squid Game: Unleashed, da lanciare in concomitanza con la messa a disposizione della relativa serie tv.

Basta però girare lo sguardo verso i suoi principali concorrenti per rendersi poi conto come Netflix non sia certo sola in questo ambito. Amazon Prime Video ha ad esempio da tempo lanciato Prime Gaming, introducendo giochi come estensione di alcune serie popolari e rendendo lo spettatore protagonista attivo di un intrattenimento digitale sempre più avanzato. I numeri conseguiti sono stati diversi, ma l’ambizione è la medesima.

Ogni mese, nuovi crossover e adattamenti

Gli appassionati del genere avranno notato che ogni mese il catalogo delle produzioni di serie TV e film attinge in modo sempre più intenso dal mondo dei videogiochi. Anche in questo ambito, gli esempi non sono certamente pochi.

Adattamenti come Arcane (dal mondo League of Legends) o The Witcher, hanno ben dimostrato come la crossmedialità sia una strategia sempre più profittevole, e come i franchise legati ai titoli di maggiore fortuna possano diversificare le fonti di ricavo per i titolari dei rispettivi brand. D’altronde, puntare sulla crossmedialità consente ai progetti interessati non solamente di allargare l’esperienza originale, quanto anche raggiungere contemporaneamente i fan del gaming e del cinema. Un obiettivo ormai fondamentale in un contesto sempre più competitivo.

Il caso del gaming online

Un altro eccellente esempio di evoluzione dell’intrattenimento digitale in chiave cinematografica è legata all’ampliamento del pubblico verso forme di intrattenimento che prima erano riservate a nicchie di mercato più ristrette.

Proprio puntando su franchise cinematografici e personaggi ispirati a film e serie TV popolari, gli operatori del gioco digitale sono riusciti a creare un legame ancora più interattivo tra gaming e intrattenimento mainstream, accessibile 24/7 da qualsiasi dispositivo, gratis o con basse soglie di ingresso – clicca qui per avere degli esempi di slot puntata minima in questo senso – e con una qualità difficilmente immaginabile solo pochi anni fa.

E adesso? Proviamo ad anticipare cosa accadrà in futuro

Considerati i numerosi percorsi intrapresi dall’intrattenimento digitale in questi anni, non è facile prevedere con precisione che cosa accadrà in futuro. Si può però confermare la tendenza a ricorrere alle tecnologie più innovative come la realtà virtuale e aumentata: con l’ulteriore passo in avanti verso la piena maturazione di questa tecnologia, le barriere tra spettatore e contenuto siano destinate a farsi ancora più flebili.

Un altro fattore evolutivo è poi riconducibile all’intelligenza artificiale: sono già in fase di avanzato test le applicazioni AI in grado di personalizzare le esperienze ludiche in tempo reale. Molti operatori del gaming internazionale hanno inoltre già sperimentato progetti in cui VR e blockchain possono migliorare l’esperienza di intrattenimento, rendendola ancora più personalizzabile, interconnessa e sicura.

A ben vedere l’evoluzione dell’intrattenimento digitale sta dimostrando in che modo la convergenza tecnologica stia aprendo nuovi scenari di espressione artistica, creativa e ludica, in cui i confini tra i diversi media sono sempre più sottili, per offrire esperienze più ricche all’utente finale.

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