Being the Ricardos (tradotto in italiano A proposito dei Ricardo), scritto e diretto da Aaron Sorkin (Molly’s Game, Il processo ai Chicago 7), è uno degli ultimi successi firmati Amazon Studios, presente sulla piattaforma streaming Prime Video dal 21 dicembre scorso. Il film si è guadagnato tre nomination (per migliore sceneggiatura, migliore attrice e migliore attore) e una vittoria ai Golden Globe 2022, ottenuta da Nicole Kidman nel ruolo di Lucille Ball.
Inoltre, il film è candidato ai premi Oscar 2022 nelle categorie Miglior attrice per Nicole Kidman, Miglior attore per Javier Bardem e Miglior attore non protagonista per J.K. Simmons.
Being the Ricardos è incentrato sulla relazione amorosa tra Lucille Ball (interpretata da Nicole Kidman, la quale si è aggiudicata con questa parte il Golden Globe nella categoria migliore attrice) e Desi Arnaz (Javier Bardem), le due star della televisione americana anni ’50, protagonisti della famosa situation comedy I Love Lucy, andata in onda tra il 1951 e il 1957 divenendo il primo programma ad essere visto in dieci milioni di case, nonché un grande classico.
Più precisamente, Being the Ricardos prende in esame una settimana ben precisa del 1952. Sette giorni decisivi sia per la carriera lavorativa, sia per il legame amoroso tra i due attori. Infatti, oltre ad essere messa in discussione l’instabile rapporto di coppia, già minato dai presunti tradimenti da parte del marito, Lucille Ball viene accusata, in pieno maccartismo, di essere una commie e di avere simpatie per il partito comunista, e ciò porterebbe all’immediata cancellazione della fortunata sitcom.
Pregi e difetti di Being the Ricardos
Particolare è lo stile narrativo attraverso il quale viene narrata la storia. Esso, infatti, è caratterizzato da continui sbalzi temporali che spaziano dagli anni ’30/’40 (il primo vero incontro tra la coppia Ball-Arnaz e i primi anni di vita della coppia), la famosa settimana del 1952 (scandita in crisi, sedute di scrittura e lettura del copione e sessioni di prova), fino ad arrivare ai giorni nostri (con la finta intervista ai finti anziani sceneggiatori di I Love Lucy), intersecando continuamente le tre diverse linee temporali. Ciò, se da una parte rende l’opera il più possibile vivace, dall’altra rischia di confondere lo spettatore, soprattutto per quanto riguarda gli stacchi tra il 1952 e il decennio precedente.
I 131 minuti di Being the Ricardos (non tutti necessari) vengono tenuti in piedi da una grande e minuziosa messa in scena e dalla spettacolare prova interpretativa dell’intero cast, soprattutto se consideriamo il tandem Kidman-Bardem, entrambi candidati ai Golden Globe per la migliore interpretazione femminile-maschile in un film drammatico.
La sceneggiatura, invece, è forse la parte debole dell’intero progetto. A tratti tirata un po’ troppo per le lunghe e ripetitiva, ronza intorno al nucleo della vicenda senza mai posarcisi sopra il tempo necessario e nel modo dovuto. Per la maggior parte del tempo ci si sofferma sulle continue nevrosi di Lucy, sui suoi capricci e i litigi con i colleghi, lasciando soltanto una minima attenzione alla crisi coniugale (che piano piano arriverà ad un punto di svolta) e rendendo quasi del tutto sterile anche la scabrosa faccenda politica (sulla quale in teoria si dovrebbe fondare il tutto).
Nicole Kidman e Javier Bardem, l’eccellente prova attoriale
Un ultimo, ripetitivo ma necessario, plauso va fatto alle due star principali di Being the Ricardos: Javier Bardem in grande spolvero nel 2021 (considerando anche la sua prova in Il capo perfetto) porta in scena con grande maestria uno spumeggiante e farfallone Desi Arnaz, accentuando ancora di più il suo caratteristico accento spagnoleggiante (il quale viene completamente perso nel doppiaggio nostrano); Nicole Kidman, invece, protagonista indiscussa del film, dà vita ad una prova realistica e soffocante, mettendo in mostra tutte le sue capacità interpretative, comiche e drammatiche, dando vita ad una affascinante e allo stesso tempo ossessiva Lucille Ball che le ha garantito la vittoria come miglior attrice ai Golden Globe.
In breve, Being the Ricardos è un’imponente opera cinematografica (se si guarda il lato produttivo) e un importante palcoscenico (a proposito dell’intera messa in scena e di tutte le interpretazioni) che, però, fallisce nel catturare lo spettatore, preferendo durare mezz’ora di più piuttosto che far partecipare chi guarda. Insomma, una grande operazione che però non ha saputo tenere testa alle alte aspettative create.
Articolo di Lorenzo Fiorentino
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