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Venezia 81 – La storia del Frank e della Nina, un inaspettato racconto di formazione

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7 minuti di lettura

Da lontano, Milano appare grigia e ordinaria, tra i palazzoni periferici e un cielo perennemente nuvoloso. Gollum, il narratore, vive in questo ambiente e l’apatia della città penetra fino alle sue ossa: incapace di parlare, l’unico modo che trova per esprimersi è attraverso i graffiti sui muri della città. Questo finché non incontra i protagonisti de La Storia del Frank e della Nina, uno dei racconti di formazione più sinceri e innovativi mai prodotti in Italia. Con l’arrivo degli altri due attori nella trama, la vita di Gollum, così come il film stesso, si riempie di colori e vitalità.

La Storia del Frank e della Nina, un arcobaleno di colori

Gollum, uno dei personaggi di La storia del Frank e della Nina, è riuscito a trovare la sua voce attraverso i graffiti

Un giorno Gollum incontra il Frank. Nonostante l’enigma che lo circonda, i due diventano subito amici. Il Frank è un lettore appassionato e Gollum scrive con le sue bombolette le frasi intriganti che il Frank gli regala. La vita di Gollum sembra bella adesso, ma non è completa, perché deve ancora incontrare la Nina. La Nina da giovane è stata sposata da un bruto soprannominato Il Duce e da allora non può uscire di casa. Ma le è rimasta la passione per la fotografia. Gollum è stupito dai ritratti di Nina, in cui trova una sincera bellezza. Ma questa non è la storia di Gollum. Questa è La Storia del Frank e della Nina.

La Storia del Frank e della Nina è stato presentato a Venezia 81 nella sezione Orizzonti ed uscirà in sala il 3 ottobre 2024. Il prodotto di Paola Randi si è subito presentato come diverso: tra tante narrazioni serie e cupe, la regista ha scelto di raccontare una storia colma di tematiche complesse con leggerezza e delicatezza.

Altro fattore per cui La Storia del Frank e della Nina si contraddistingue è la fotografia. La visione di Milano, o comunque della vita di Gollum come cupa, è resa attraverso una semplice strategia: il film alterna momenti di bianco e nero con sequenze a colori. Frank e Nina portano una nuova ondata di emozioni nella vita di Gollum, che, per la prima volta, inizia a percepire i colori, proprio come lo spettatore.

Questa soluzione visiva è tenuta per tutto il racconto de La Storia del Frank e della Nina, facendo comprendere anche come non siano i singoli individui a colorare la vita l’uno dell’altro, ma la collaborazione tra loro. Solo quando i tre si comportano come un team la vita si può arricchire di mille sfumature.

Un bizzarro trio di artisti che diventa famiglia

Una scena dal film La storia del Frank e della Nina

Il tema più importante che La Storia del Frank e della Nina tratta è probabilmente l’idea di famiglia ritrovata. I tre protagonisti provengono da situazioni familiari difficili, talvolta anche piene di abusi e violenze. L’idea che il film porta avanti è che i rapporti familiari, possono essere troncati quando necessario, così come ricostruiti. Ma la vera famiglia è quella che si sceglie: Gollum, Frank, Nina e la figlia neonata di quest’ultima sono un nucleo assestante, bizzarro, ma che alla fine funziona e dona a tutti serenità e felicità.

Questo concetto è ulteriormente rinforzato quando lo spettatore scopre finalmente chi sia il misterioso Comandante, personaggio spesso nominato da Frank. Arrivati a casa sua, i protagonisti e il pubblico si sentono accolti in una dolce coccola: per la prima volta durante La Storia del Frank e della Nina ci si sente veramente al sicuro. Presa fuori contesto, la scena a casa del Comandante, potrebbe sembrare un qualsiasi pomeriggio in una normale famiglia.

Il significato della scena è diretto, ma lo si può anche stratificare: il personaggio del Comandante è interpretato dal noto animatore Bruno Bozzetto. Così, questa scena di vita quotidiana ci comunica che la sicurezza per questi ragazzi deriva anche da ciò che sanno fare meglio: essere artisti. Gollum ha trovato la sua voce attraverso i graffiti. Frank ha scoperto ciò che sapeva fare meglio grazie alla letteratura. Nina è riuscita ad evadere dalla realtà abusiva di tutti i giorni grazie alle emozioni catturate dalle sue foto. In questo senso, Bozzetto è il grande patriarca di questa famiglia di artisti: li accoglie dalla strada, dona loro un luogo dove riposare e dove essere liberi di esprimere il proprio talento.

La Storia del Frank e della Nina, un racconto per le generazioni

Gollum, Nina e Frank sono i protagonisti del film La storia del Frank e della Nina

La regia del film è semplice e la storia lineare, ma il film di Paola Randi si allontana dai soliti racconti di formazione. Soprattutto, ripudia con forza la necessità di raccontare le città italiane sempre nello stesso modo: per la prima volta Milano non è stereotipata. Il film guarda alle realtà limitrofe delle periferie, piuttosto che del centro. I tre personaggi non sono presi dalla tipica frenesia della vita milanese, ma vivono con i loro ritmi. La Storia del Frank e della Nina è una brezza d’aria fresca che dà la possibilità di guardare oltre, verso questa Milano per tutti, specialmente per i sognatori.


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Dalla prima cassetta di Spielberg che vidi a casa di nonna, capii che il cinema sarebbe stata una presenza costante nella mia vita.
Una sala in cui i sogni diventano realtà attraverso scie di luce e colori è magia pura, possibilmente da godere in compagnia.
"Il cinema è una macchina che genera empatia", a calarmi nei panni degli altri io passo le mie giornate.

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