La storia degli adattamenti di videogiochi al cinema non ha mai portato troppo fortuna. Se già i prodotti “live action” spesso lasciano a desiderare, sembra che gli eroi e i personaggi dei nostri videogiochi preferiti non si prestino molto bene al grande schermo.
Inoltre, il problema dell’adattamento si crea anche nel caso opposto, dal momento che spesso i prodotti che vengono dal mondo del cinema approdano verso il settore del gaming in maniera a dir poco ingloriosa, come nel caso del famoso gioco Superman 64, passato agli annali come uno dei peggiori di sempre.
Ma, negli ultimi tempi, sembra che qualcosa stia cambiando e che l’enorme crescita del settore del gaming – sia a livello narrativo che grafico – abbia comportato anche enormi miglioramenti per quanto riguarda la trasposizione al cinema.
Sono usciti dei titoli molto interessanti che prendono ispirazione dal mondo videoludico e in alcuni casi si sono raggiunte anche delle vette da grande cinema.
L’evoluzione del gaming – Internet e le piattaforme di gioco online
Il gaming ha avuto un’evoluzione sorprendente negli ultimi 20 anni. I produttori di videogiochi, software e di piattaforme di gioco hanno utilizzato al meglio le nuove tecnologie per sviluppare la propria economia.
L’avvento di internet ha portato alla nascita di molti tipi di piattaforme, come casinò online, siti di giochi gratis o piattaforme come Steam, YouTube e Twitch che esaltano il mercato dei videogiochi. Inoltre, con la nascita degli smartphone, l’universo gaming ha potuto trovare terreno fertile anche sui cellulari, che sono diventati dei device a tutto tondo.
I problemi degli adattamenti cinematografici dei videogiochi
Il mondo dei videogiochi è sempre stato ricco di personaggi talmente carismatici che sembravano essere molto adatti alla trasposizione sul grande schermo. Tra i personaggi di videogame più famosi al mondo ci sono Lara Croft, Nathan Drake della serie Uncharted, Master Chief di Halo, ma anche personaggi più fantasiosi come Link di Legend of Zelda, Crash Bandicoot o Sonic.
Tutti questi sono molto amati dal pubblico, al punto che molti produttori cinematografici hanno tentato di trarne vantaggio senza troppo successo. Ma cosa è andato storto? Prima di tutto bisogna capire che i fan di videogiochi sono molto spesso accaniti, per cui risultano ipercritici su quello che guardano.
È difficile spiegare a un fan di un videogioco che quello che succede nel gameplay non è ciò che succederà nel film. L’adattamento di un videogioco presenta sempre delle difficoltà, perché molto di quello che succede nel gameplay è poco plausibile. Nei videogiochi, soprattutto quelli un po’ datati, ci sono parecchie incoerenze di trama e personaggi secondari non ben caratterizzati.
Un altro motivo sta nel fatto che i personaggi dei videogiochi, ma anche quelli delle serie animate, sono spesso personaggi esteticamente particolari che difficilmente possono essere interpretati da attori reali, ad eccezione della lodevole Lara Croft di Angelina Jolie.
Cosa è cambiato?
Negli ultimi anni sono usciti ottimi titoli come la serie TV The Last of Us, che è diventato un cult contemporaneo. Oppure ci sono altri casi di trasposizioni ben riuscite, come nel caso di Arcane, Uncharted e Super Mario Bros: Il Film.
Cosa è cambiato? I videogame sono diventati più “seriosi” e gli sviluppi grafici hanno reso molto più credibili i personaggi. Con la capacità di mostrare volti e ambientazioni sempre più dettagliati, i videogiochi hanno acquistato delle caratteristiche del medium cinematografico che non avevano prima. Le trame sono fitte, i personaggi complessi e non sono pochi i casi in cui il gameplay scompare per lasciar spazio alla narrazione della storia.
Questi cambiamenti interni all’industria dei videogiochi sono i principali artefici del nuovo clima sulle trasposizioni sul grande schermo. Infine, non bisogna dimenticare il cambiamento generazionale dei registri, che sono spesso i primi fan di videogiochi, essendo vissuti nell’era dello sviluppo del settore.