A quattro anni di distanza dal rilascio del primo capitolo, il DC Universe torna al cinema con Shazam! Furia degli Dei, il nuovissimo lungometraggio che dimostra ancora una volta di essere una carica di adrenalina pura all’interno dell’universo supereroistico spesso contrapposto alla Marvel. Diretto da David F. Sandberg, nel cast ancora una volta Zachary Levi, Grace Fulton, Asher Angel, Jack Dylan Grazer, Ross Butler, Adam Brody, Rachel Zegler, Lucy Liu ed Helen Mirren.
Shazam! Furia degli Dei, quando l’azione è di casa
Il secondo lungometraggio dedicato all’eroe più improbabile di casa DC alza la posta in gioco rispetto al suo predecessore, aggiungendo ancora più azione e adrenalina ad una storia che di per sé ne aveva già in quantità. Questa volta il giovane Billy Batson (Asher Angel), che insieme ai suoi fratelli adottivi si trasforma in supereroe (Zachary Levi) urlando ‘’Shazam!’’, deve combattere contro una minaccia ben più grande di quello che pensa: le figlie di Atlante. Hespera (Helen Mirren), Kalypso (Lucy Liu) e Anthea (Rachel Zegler) sono infatti giunte sulla Terra per poter prendere il controllo su tutto quello che le circonda, vendicando una volta per tutte il loro padre.
Due ore di puro divertimento e azione sono il confezionamento perfetto di Shazam! Furia degli Dei, che fa di queste caratteristiche i suoi ingredienti principali. Se il primo lungometraggio aveva svolto il ruolo cardine di introduzione e presentazione di un nuovo eroe, questa seconda pellicola ha già la strada spianata prefissandosi il compito di gettare le basi per il seguito della sua storia, e intrattenendo il pubblico utilizzando quella che si era già dimostrata essere la sua ricetta perfetta. L’azione, elemento essenziale del film, riesce nell’intento di coinvolgere lo spettatore a 360 gradi all’interno della visione, dove lo spazio per la noia non è ammesso.
Shazam! Furia degli Dei, tanti personaggi per un solo cuore
La forza di tutto il lungometraggio, ma anche la forza della storia stessa, trova la sua casa negli stessi protagonisti e nel segreto del loro legame che gli permette di affrontare qualsiasi difficoltà. Accennata nel primo capitolo, questa caratteristica trova la sua massima espressione in Shazam! Furia degli Dei, merito anche di una sceneggiatura che dà una giusta trattazione alla seguente componente. Ciascun personaggio trova il proprio spazio all’interno della pellicola, dove ognuno ha una propria e singola caratterizzazione. Zachary Levi ruba la scena con l’umorismo che da sempre caratterizza il suo personaggio, ottenendo però questa volta un pizzico di serietà e maturità in più, dettati dalla gravità della posta in gioco.
Ma non è tutto oro quello che luccica all’interno del secondo capitolo di Shazam. Se da un lato abbiamo una buona quantità di caratteristiche positive -la trattazione dei protagonisti, l’andamento della storia e la combinazione perfetta tra umorismo e azione- dall’altro lato troviamo anche delle caratteristiche negative. Una su tutte? Il trattamento e lo sviluppo delle sue antagoniste. Hespera, Kalypso e Anthea, le figlie di Atlante, interpretate da nomi del calibro di Helen Mirren, Lucy Liu e la rivelazione Rachel Zegler, rimangono il lato più negativo di tutta la storia. Poco sviluppate, dalla caratterizzazione confusa e molto caotica, perdono di quell’antagonismo necessario a renderle credibili e convincenti.
Shazam è una boccata d’aria fresca
Necessario riconoscere però alla DC che Shazam! Furia degli Dei, nonostante la sua semplicità, rimane uno dei prodotti più riusciti all’interno del DC Extended Universe, malgrado negli ultimi anni si siano abbattute su di essa tante disgrazie e flop piuttosto che successi e lodi. I lati negativi della pellicola, che sono presenti in numero esiguo, rimangono ben celati all’interno di un discorso narrativo che punta la sua attenzione verso altri elementi della storia, come l’unione dei protagonisti e il loro modo di risolvere le cose, dal quale però si evince sempre l’immaturità dettata dall’età adolescenziale.
Il target del lungometraggio rimane prettamente quello adolescenziale, presentandosi quindi come un prodotto finale young adult dove vengono mostrati i timori e le paure del diventare grandi, con annesse la confusione ma anche la voglia di conoscere di più in merito all’età adulta che tutti, prima o poi, si ritroveranno ad affrontare. La condivisione rimane il punto fermo di tutta la narrazione così come l’importanza di conoscere sé stessi prima di poter salvare gli altri e il mondo intero. Il segreto di Shazam! Furia degli Dei nella sua interezza forse è contenuto proprio in questo messaggio implicito: imparare a credere in sé stessi per poter trovare la forza necessaria a combattere le avversità.
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