Dopo lo scioccante annuncio riguardo l’abbandono della celebre saga da parte di Spielberg, a un anno dal quarantesimo anniversario dell’inizio del progetto, pare che la Lucasfilm sia subito entrata in trattative con James Mangold per sostituirlo alla regia di Indiana Jones 5.
New entry del jet set hollywoodiano, James Mangold ha di recente catalizzato l’attenzione mondiale con pellicole quali Logan e Le Mans ’66 – La grande sfida, quest’ultima vincitrice di ben due premi Oscar per Miglior montaggio e Miglior montaggio sonoro. Con ogni probabilità, comunque, Spielberg rimarrà a bordo del progetto in veste di produttore esecutivo.
Leggi anche:
Oscar 2020. Il trionfo di Parasite
Lo storico regista aveva dichiarato di considerare il naturale epilogo del terzo episodio come la fine dell’intera saga, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo era stata una creatura nata forzatamente dalle incessanti pressioni dell’amico George Lucas. È innegabile l’impronta fortemente personale che Steven Spielberg ha dato a tutte le sue pellicole, compreso e forse in particolare ad Indiana Jones. Il personaggio stesso, oltre all’apporto carismatico dell’interprete Harris Ford, risente della regia di Spielberg. È stato lui più di tutti a forgiare l’universo immaginifico dell’avventuriero che tutti conoscono e amano, il suo tono scanzonato, la sua capacità di entusiasmare il pubblico attraverso l’intreccio perfetto di narrazione e visione.
Leggi anche:
Le Mans ’66, Ford e Ferrari nella leggenda
Mentre Harrison Ford si dichiara entusiasta di tornare a vestire i panni dell’archeologo più famoso del grande schermo, è probabile che l’uscita della pellicola, attualmente fissata per il 9 luglio 2021, ma già rimandata più volte per via di numerosi imprevisti, come la sostituzione autoriale di David Koepp in favore di Jonathan Kasdan, sarà ulteriormente spostata.
Seguici su NPC Magazine