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18 regali

18 regali, storia di un amore che supera la morte

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3 minuti di lettura

È uscito il 2 gennaio 18 regali, l’ultimo film di Francesco Amato, con Vittoria Puccini, Benedetta Porcaroli ed Edoardo Leo.

Tratto da una storia vera

Il film è ispirato alla vicenda di Elisa Girotto, una donna che, dopo aver scoperto di avere un tumore e non poter vedere la figlia crescere, ha deciso di accompagnarla per l’infanzia e l’adolescenza in modo insolito. Le ha preparato infatti i regali per i suoi primi diciotto anni. Elisa purtroppo non ce l’ha fatta e il film – alla cui sceneggiatura ha contribuito il marito – nasce dal desiderio di renderle omaggio.

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18 Regali

Un tuffo indietro nel tempo

All’inizio della storia troviamo Anna (Benedetta Porcaroli), un’adolescente inquieta che non riesce ad accettare che il giorno del suo compleanno coincida con quello della morte della madre, Elisa (Vittoria Puccini), a causa di un tumore. Soprattutto, non accetta i suoi regali postumi, che riceve fin da quando è piccola e che sembrano solo rinnovare il suo dolore.

La sera del suo diciottesimo compleanno Anna scappa di casa, ma viene investita da un’automobile. Ed è qui che accade qualcosa di impensato: quando riapre gli occhi si accorge di essere stata catapultata a diciotto anni prima e di avere la possibilità di passare con la madre i mesi che vanno dalla scoperta del cancro fino alla morte. Instaura un rapporto con lei, senza ovviamente poter confessare di venire dal 2019 ed essere sua figlia.

In questo modo, Anna ha la possibilità di conoscere davvero la donna che l’ha messa al mondo e comprendere scelte e atteggiamenti del padre, Alessio (Edoardo Leo). Questo lungo tuffo indietro nel tempo sarà per lei necessario per fare pace con i fantasmi del suo passato e diventare una donna in grado di accettare che la vita può essere anche assurda e dolorosa.

Il pietismo evitato

Chi tende a commuoversi piangerà con 18 regali, ma il film ha il merito di non sfociare mai nel pietismo gratuito. È, al contrario, poetico in diverse scene, come in quella in cui Anna si tuffa dal trampolino all’indietro e si mette in posizione fetale una volta in acqua. Solo il suo metaforico tuffo indietro nel tempo le permette di venire davvero alla luce.

18 regali

18 regali: buona performance degli attori

Gli attori interpretano i propri ruoli in modo convincente. Si nota una grande sintonia tra Vittoria Puccini e Benedetta Porcaroli, le protagoniste incontrastate non solo per il numero di scene in cui compaiono, ma anche per l’intensità delle emozioni che riescono a veicolare. Molto bravo pure Edoardo Leo, nonostante il suo ruolo minore. Possiamo dire che il cinema italiano ha inaugurato il 2020 con un gran bel film.


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Sono nata nel 1997 a Milano; sempre in terra meneghina, mi sono laureata in Lingue per l'impresa e mi sono successivamente specializzata in Traduzione. Mi innamoro sempre dei film che riescono a farmi sorridere e riflettere al contempo. I miei registi di culto? Xavier Dolan, Woody Allen e Ferzan Özpetek.