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Il colpo – analisi di una rapina (Croupier)

6 minuti di lettura

Il grandissimo Clive Owen, attore britannico vincitore di un Golden Globe nel 2005, di un BAFTA e nominato all’Oscar come miglior attore non protagonista per il film “Closer”, ci racconta in terza persona, nella pellicola “Il colpo – analisi di una rapina (Croupier)” diretta da Mike Hodges, le vicende di Jack Manfred, un uomo con l’ambizione di diventare un grande scrittore che, reduce da un passato piuttosto complesso, si ritrova a fare il Croupier in un casinò di Londra. L’altro protagonista del film è il mondo del gioco, ancora una volta al centro di un’opera cinematografica. Con la crescita del settore i film sul gioco sono sempre di più e lo sono altrettanto le maniere di raccontarlo, considerando in particolar modo l’avvento dell’online. In questo senso, ultimamente online in Italia sono molto in voga i casinò live, come quelli testati e recensiti da Truffa.net, che trattano giochi come Monopoly Live e Crazy Time. Come abbiamo già accennato precedentemente, però, la realtà principale nella quale è ambientata la pellicola di Hodges è quella del casinò fisico, grazie al quale il personaggio interpretato da Owen riuscirà finalmente a scrivere una storia di successo.


Una storia di gioie e dolori per il protagonista


La storia di Jack è caratterizzata da gioie e dolori, in ogni caso lo spettatore ha la possibilità di immedesimarsi a pieno nel personaggio e nelle sue sensazioni perché non segue solamente le sue parole e le sue azioni, ma anche i suoi pensieri. Questo film noir ci racconta di un protagonista misterioso, duro, probabilmente perché non pienamente soddisfatto dell’andamento della sua vita. La sua volontà è quella di diventare un grande scrittore, ma le cose inizialmente non vanno come previsto e per permettersi l’affitto della casa nella quale abita con la fidanzata, Jack accetta di lavorare come Croupier in un casinò di Londra. Tuttavia, come possiamo vedere nel film, non si tratta di certo di un ruolo completamente improvvisato, tanto che il personaggio interpretato da Owen mostra una certa confidenza con i tavoli e con le fiches ed una certa conoscenza dei giocatori e dei loro movimenti. 

Nonostante si ritrovi a compiere un lavoro che non avrebbe mai più voluto fare e nonostante non apprezzi assolutamente l’ambiente che lo circonda, il protagonista alla fine trova proprio nel mondo del gioco gli stimoli necessari per scrivere un libro di grande successo. La storia ci regala anche degli intrecci amorosi piuttosto particolari, visto che Jack è conteso da ben tre donne. La prima è la sua compagna, che ci tiene a sottolineargli piuttosto spesso che la sua volontà è quella di sposare uno scrittore e non un Croupier. La seconda è una collega con la quale condivide le fasce d’orario assurde della vita notturna della sala da gioco nella quale lavora. La terza, invece, è una giocatrice colma di debiti, che per risanarli tenta di coinvolgere proprio Jack in una rapina del casinò. Il film è piuttosto crudo e spietato proprio come il volto di Clive Owen, grande protagonista di altre pellicole famosissime come “I Figli degli Uomini”, “Guida romantica a posti perduti” e “Inside Man”.

Curiosità e dettagli


Nonostante questo sia senza ombra di dubbio un grande film neo-noir, ci sono delle curiosità e dei dettagli che vanno sottolineati e che i produttori della pellicola si sono lasciati sfuggire. Durante un colloquio tra Jack e il signor Reynolds, ad esempio, quest’ultimo chiede al primo di passargli 1.800 sterline in fiches da 25, ma passando 68 fiches anziché 72 il protagonista in realtà consegna complessivamente 1.700 sterline. Sempre durante il colloquio di lavoro con il signor Reynolds, al personaggio interpretato da Owen viene domandato il conteggio delle carte al blackjack, la risposta è -9. Tuttavia, il conteggio effettivo è +2. Per concludere, c’è un’altra scena nella quale ci sono state delle imprecisioni: quando Jack ha il compito di fare il Croupier per una partita di Poker, chiede al giocatore di sinistra di tagliare il mazzo, ma in campo professionale nel Poker a tagliare il mazzo è sempre il giocatore che si trova alla destra del Croupier. Nonostante questi piccoli errori, il film resta di alto livello così come l’interpretazione di Clive Owen, che in una recente intervista ha anche dichiarato di essere molto legato al nostro Paese. Insomma, “Il colpo – analisi di una rapina (Croupier)” è un’opera cinematografica da non perdere per nessun motivo. 

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