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Kat, protagonista della serie Missing ou, a destra, con Josh, suo ex compagno, a sinistra

Missing You, una riflessione (mancata) sulle relazioni nell’epoca digitale

7 minuti di lettura

Avete mai pensato a chi si nasconde veramente dietro l’innocua immagine profilo di un’app di dating? Ci sono foto per tutti i gusti: dalla posa con l’animale domestico a quella in vacanza in riva al mare. Ma quando, tra uno scroll e l’altro, appare un’immagine che rispecchia i nostri gusti, c’è un momento di incertezza prima dello swipe: chi si nasconde veramente dietro quella foto?

La serie tv targata Netflix Missing You pondera proprio su questo dilemma: quando la detective Kat Donovan trova su un’app di incontri il profilo del suo ex Josh, avvia un’investigazione che la porterà a scoprire verità nascoste.

Tra misteri e vecchie fiamme: di cosa parla Missing You

Kat (a destra) con una delle sue migliori amiche che le mostra una foto di Josh sul telefono

La protagonista della serie ambientata negli UK è una giovane detective che cerca di bilanciare la propria vita con gli impegni lavorativi. Il suo background, infatti, è abbastanza infelice e occupa molti dei suoi pensieri quotidiani: il padre è stato ucciso tempo prima da un criminale che non ha mai dato spiegazioni; il suo compagno del tempo, Josh, l’ha lasciata in seguito all’evento traumatico, abbandonandola ancora di più al dolore. Kat è forte e determinata, lo spettatore ha l’impressione che, nonostante tutto, la sofferenza le scivoli addosso. Proseguendo con gli episodi, tuttavia, Kat mostrerà le sue fragilità segrete.

Missing You inizia con un nuovo caso: un uomo è scomparso, Kat è chiamata all’azione. Ma la sua attenzione è dirottata in quanto aprendo una normale app di dating vede una foto di Josh, ormai assente dalla sua vita da 10 anni. Spinta dal desiderio di scoprire la verità, Kat si troverà a indagare sia sul piano lavorativo sia personale rivelando così una connessione sorprendente tra questi mondi.

Missing You, un viaggio senza destinazione

Kat incontra Brendan, ragazzo che ha a che fare con il caso da lei investigato

Purtroppo Missing You è un’altra serie Netflix che parte con ottime premesse, ma finisce per vanificarle con il progredire degli episodi. La trama si affolla di personaggi che non vengono caratterizzati: entrano in scena, forniscono il pezzo di puzzle necessario per risolvere un momento specifico del mistero e poi scompaiono, come se non fossero mai esistiti. Per quanto riguarda i personaggi che accompagnano la serie dall’inizio alla fine, invece, la scrittura sembra voler generare hype attorno a figure che, però, risultano assolutamente piatte e prive di fascino.

Missing You intreccia trame complesse che spesso si sovrappongono senza giungere a una vera risoluzione. Quando quest’ultima è presente, risulta banale, poco curata e completamente distante da qualsiasi dinamica realistica. Il paesaggio del piccolo villaggio britannico in cui si muovono i personaggi è sterile in ogni senso: a volte sembra iper affollato, a volte eccessivamente vuoto. Anche il modo in cui la gente vi si muove rimanda a uno straniamento paragonabile addirittura a quello di Matrix. Lo sfondo delle investigazioni di Kat sembra essere una simulazione, in cui ogni azione compiuta dai personaggi risulta artificiale.

Missing You, portare lo spettatore a riflettere

To miss” è un verbo che assume molteplici interpretazioni. Può indicare, ad esempio, una persona scomparsa (“Missing person”), ossia l’inciding incident che dà il via alla serie creando uno squilibrio nella vita di Kat; può indicare la mancanza di un qualcosa, o di qualcuno, come quella che Kat ha nei confronti del padre e di Josh, due persone fondamentali che le hanno lasciato un enorme vuoto emotivo; infine, può indicare la perdita di un’occasione (per Kat, quella di essere felice).

La stratificazione dei significati insiti nel titolo della serie, lascia intendere quanto Missing You fosse un prodotto con grandi ambizioni. L’ultima lettura è quella che genera maggiore interesse: Kat non riesce a concentrarsi sul presente, è focalizzata sul passato. Ha perso l’occasione di ottenere una confessione fondamentale, ma soprattutto ha perso la sua possibilità di avere una vita felice con Josh. Questa realizzazione, se fosse stata chiarita e approfondita nella serie, avrebbe aiutato a rendere il suo personaggio stratificato e comprensibile per lo spettatore.

Missing You cerca di coprire tanti argomenti. Vi è la difficoltà del trovare senso nelle relazioni del 21esimo secolo, spesso mediate dalla tecnologia, così come un’insicurezza costante nell’accettare questi rapporti come veritieri. Questo fulcro principale è arricchito dall’idea di codipendenza relazionale, manifestata da Kat nei confronti di Josh: quando riviviamo i loro momenti passati, sono sempre patinati da un filtro caldo, come a rappresentare una felicità idealizzata che però era destinata a fallire.

Alcuni dei protagonisti della serie Missing You: al centro Kat, la protagonista, a destra e a sinistra dei suoi collaboratori nelle indagini

L’ossessione di Kat ci accompagna per tutta la serie: quella per una relazione (che non potrà mai essere sana) così come quella per la verità (che si traduce nel riuscire a trovare l’assassino del padre). Sebbene in maniera titubante, Missing You riesce a comunicare l’impossibilità di afferrare pienamente la verità. La realtà obiettiva è impossibile da ottenere, dobbiamo accontentarci solo di indizi e suggerimenti. Thriller efficace ma nel complesso malfunzionante, Missing You merita una visione dai fan del genere, anche solo per le riflessioni che riesce a evocare, stimolandoci a proseguirle e approfondirle nel nostro personale spazio di pensiero.


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Dalla prima cassetta di Spielberg che vidi a casa di nonna, capii che il cinema sarebbe stata una presenza costante nella mia vita.
Una sala in cui i sogni diventano realtà attraverso scie di luce e colori è magia pura, possibilmente da godere in compagnia.
"Il cinema è una macchina che genera empatia", a calarmi nei panni degli altri io passo le mie giornate.

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