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Erotismo e Cinema horror: 3 film da scoprire

5 minuti di lettura

Amore e morte, desiderio e ossessione, godimento del piacere e asservimento al dolore. Non è un caso che persino Sigmund Freud, nel lontano 1920, trattasse di Eros e Thanatos sottolineando la stretta correlazione tra pulsione di vita e desiderio di morte. Il sesso stesso per il padre della psicanalisi ha, in quel misto di piacere e dolore, l’ingrediente segreto della sua riuscita e il meccanismo alla base dei nostri istinti.

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È per questo che il Cinema è pieno di esempi in grado di declinare in ogni forma possibile quel mix conturbante di piacere e ossessione. L’erotismo è tale non solo quando calza a pennello in stucchevoli o ben riuscite storie d’amore; ad alzare le temperature è spesso un avvincente quanto morboso connubio di sesso e distruzione, ben espresso nelle pellicole del genere horror che nascondono inaspettate e sensualissime piccole sorprese.

Cinema horror ed erotismo: da sempre il sesso ha trovato nel genere di paura uno spazio creativo. Ecco allora 3 film per iniziare a esplorarlo.

«La Bestia» (1975), Walerian Borowczyk

Erotismo cinema horror

Una foresta e un castello gotico/decadente: questi gli elementi più classici e abusati del cinema horror vecchio stile. Aggiungiamo un pizzico di erotismo e zoofilia ed ecco che la pellicola assume tutti i caratteri necessari a far gridare allo scandalo invocando la censura.

Eppure le intenzioni, almeno quelle iniziali, erano le migliori, legate alla necessità di adattare per il grande schermo un’antica leggenda francese che narra di creature antropomorfe. La vena artistica di Borowczyk ha poi preso il sopravvento: scene esplicite come se piovesse, rapporti tra uomini, donne e bestie indagati in ogni sussulto e movimento. Molteplici le sequenze hard e di natura zoofila, con la giovane Lucy posseduta da una Bestia il cui organo sessuale lascia assai poco all’immaginazione.

Una menzione d’onore va, poi, alla sequenza che più scandalizzò il pubblico di allora: il rapporto sessuale tra la nobildonna Romilda e un cavallo, con tanto di eiaculazione equina finale. Qui, erotismo e cinema horror, raggiunsero un nuovo grado di espressione artistica.

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«Malabimba» (1979), Andrea Bianchi

Erotismo cinema horror

Sesso e passioni demoniache per la Bimba di Andrew White, un’adolescente posseduta dallo spirito della dissoluta Lucrezia, antenata della ricca famiglia. Interpretata da Katell Laennec, la giovane inizia ad assumere comportamenti  promiscui, spiando l’intensa vita sessuale dei componenti del suo “nobile casato” cercando al contempo di sedurre gran parte di essi. Protagonista assoluta delle sequenze più hard è la giunonica Nais (Patrizia Webley), masochista ninfomane spiata da Bimba nelle sue lussuriose notti volte a sedurre il padre della ragazza. A cadere vittima dello spirito di Lucrezia sarà poi persino la devotissima Suor Sofia (Mariangela Giordano), vittima di una scena di sesso saffico decisamente poco casta.

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«Gothic» (1986), di Ken Russell

Erotismo cinema horror

Passioni violente, incubi e oscure passioni; questi gli ingredienti della pellicola simbolista di Ken Russell, la cui trama si basa su un fatto storico realmente accaduto: il soggiorno estivo di Mary Shelley (Natasha Richardson), il suo compagno Percy (Julian Sands) e la sorellastra Claire (Miriam Cyr) nella villa di Lord Byron (Gabriel Byrne) e del suo medico John William Polidori (Timothy Spall).

In preda all’amore libero, il gruppetto di giovani e geniali menti organizza una seduta spiritica mentre fuori impazza una tempesta. Da qui stati di allucinazione, perverse fantasie erotiche e mortali e una presenza oscura che aleggia nella casa trasformando i peggiori incubi in realtà. Tra capezzoli con occhi, vermi, sanguisughe e impudicizie vampiresche a spiccare è la grande suggestione orrifica ispirata all’Incubo di Füssli. Un sottilissimo ed eroticissimo colpo da maestro.


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Laureata con lode in Filologia Moderna presso l’Università di Roma "La Sapienza" con tesi magistrale dal titolo Da piazza Fontana al caso Moro: gli intellettuali e gli “anni di piombo”. È giornalista pubblicista e collabora con webzine e riviste culturali occupandosi prevalentemente di cinema e letteratura otto-novecentesca. Ha pubblicato su Treccani.it e O.B.L.I.O. – Osservatorio Bibliografico della Letteratura Italiana Otto-novecentesca, di cui è anche membro di redazione. Lavora come Ufficio stampa e media. Nel luglio 2021 ha fatto parte della giuria di Cinelido – Festival del Cinema Italiano dedicato al cortometraggio.