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Immagine tratta dalla docuserie Sky Original "E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano". Le rovine dell'hotel Rigopiano viste dall'alto.

E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano, la nuova docuserie Sky Original di Pablo Trincia

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7 minuti di lettura

Tra le serie tv in uscita a novembre 2024, troviamo E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano: è la nuova docuserie Sky Original, tratta dal podcast omonimo scritto da Pablo Trincia e Debora Campanella e realizzato a ottobre 2024 in collaborazione con Chora Media. La serie conta 5 puntate, in uscita su Sky Documentaries, Sky Crime e SkyTG24 il 20, 21 e 22 novembre 2024 alle ore 21:00, e disponibile in streaming su NOW. Diretto da Paolo Negro, il progetto nasce da un’iniziativa di Giuseppe De Bellis, direttore di Sky TG24, ed è stato realizzato con l’aiuto di Campanella, Trincia e del loro team.

E poi il silenzio, cos’è successo a Rigopiano?

Still tratta dalla docuserie Sky "E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano". Pablo Trincia cammina tra i resti dell'albergo Rigopiano.

Sky si impegna a dar voce, su più canali, a E poi il silenzio – Il disastro di Rigopiano, che ripercorre e racconta la tragedia avvenuta in Abruzzo il 18 gennaio 2017. In questa data, una valanga si è staccata dalle pendici del Gran Sasso e ha travolto l’albergo Rigopiano – Gran Sasso Resort, nel comune di Farindola, provocando 29 vittime tra le 40 persone che si trovavano nell’hotel.

Il 27 novembre 2024 è prevista, dopo otto anni dalla catastrofe, un’udienza davanti alla Corte Suprema di Roma, che si esprimerà in merito al ricorso sulla sentenza di secondo grado, che aveva portato a 22 assoluzioni e 8 condanne. Un desiderio di giustizia, dunque, non soddisfatto per superstiti e familiari delle vittime, in quanto sembra ci siano ancora responsabilità da chiarire.

E poi il silenzio può allora offrire, almeno in parte, quel senso di giustizia ricercato dalle persone coinvolte, anche dalla stessa famiglia Del Rosso, proprietaria dell’hotel. Pablo Trincia spera che Rigopiano possa segnare una sorta di anno 0 per l’Abruzzo, affinché, come molte altre regioni italiane colpite dai disastri climatici, riceva dalle istituzioni gli aiuti necessari.

Il tema della giustizia è centrale all’interno della serie, che si domanda proprio che cosa si sarebbe potuto fare di più. Giampaolo Matrone e Marco Foresta, due tra i superstiti del disastro, dichiarano di non sentire che giustizia sia stata fatta e non credono che ciò avverrà. Ancor più valore acquista, in tale ottica, l’operazione ideata da Trincia, Negro e Campanella.

E poi il silenzio, il taglio della serie e le difficoltà incontrate

Still tratta da "E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano - La serie". Pablo Trincia ascolta la testimonianza di Giampaolo Matrone.

Pablo Trincia ha definito la realizzazione del podcast, e conseguentemente della serie, su Rigopiano, “una chiamata”. Difatti, E poi il silenzio viene dopo produzioni documentaristiche quali Il dito di Dio – Voci dalla Concordia (podcast sul naufragio della Costa Concordia) e Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps (podcast true crime sull’omicidio di Elisa Claps per mano di Danilo Restivo). È stato proprio il pubblico a sollecitare Trincia a concentrarsi sulle vicende di Rigopiano: gli autori hanno avvertito proprio un’esigenza da parte degli ascoltatori del podcast di fare chiarezza su questo evento.

La particolarità, in questa serie, è che, come sottolinea Trincia, se un caso di cronaca come un omicidio riguarda un gruppo ristretto di persone, la catastrofe di Rigopiano è qualcosa che avrebbe potuto colpire chiunque. Il podcast e la serie vogliono raccontare una storia di vulnerabilità e isolamento, portando alla luce le testimonianze dei superstiti e dei familiari delle vittime, come Matrone e Foresta, presenti anche alla conferenza stampa di presentazione della serie tenutasi il 18 novembre 2024.

Il taglio della serie è sempre quello del racconto di cronaca, con passo giornalistico, sulla base di documenti, archivi e testimonianze, in linea con la storia di Sky TG24, di cui podcast e documentari sono la naturale prosecuzione (come sottolinea Giuseppe De Bellis). A questo si aggiunge l’elemento emozionale delle storie personali, tutte diverse, che possono commuovere, ma che vanno anche raccontate con delicatezza, evitando la morbosità e dando importanza anche a sguardi e momenti di silenzio. È proprio il fattore umano ad aver messo in difficoltà i produttori di E poi il silenzio: Trincia dice di essersi dovuto allontanare durante alcune interviste, proprio per la portata tragica dei racconti.

E poi il silenzio, cos’è oggi Rigopiano?

Still tratta dalla docuserie "E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano". Ricostruzione dell'hotel distrutto dalla valanga.

Nella serie E poi il silenzio sono state operate particolari scelte registiche per valorizzare la struttura dell’hotel, che oggi non c’è più. In particolare, sono stati usati materiali fotografici (selfie) rinvenuti nei telefoni delle vittime, proiettati sui muri di ciò che resta dell’hotel Rigopiano. Queste immagini, secondo Paolo Negro, rientrano a pieno titolo nella categoria del fantasma, ossia raffigurano individui che ritornano nello stesso luogo a chiedere giustizia. È un qualcosa di molto forte a livello emotivo, che permette il coinvolgimento del pubblico.

I produttori della serie dichiarano che ad averli particolarmente stupiti è stato il trasporto e l’affetto con cui hanno sentito parlare di Rigopiano, sia dallo staff dell’albergo, sia da chi vi ha soggiornato. Non solo, quindi, luogo di tragedia, ma a tutti gli effetti un ambiente magico: era importante che anche questo fattore venisse evidenziato nella serie.

Guardando oggi lo spazio su cui sorgeva Rigopiano, Paolo Negro parla di moderna Pompei, in quanto, camminando per le macerie, soprattutto nella zona della spa, sembra di trovarsi in un luogo abbandonato da migliaia di anni. Secondo Trincia, i resti dovrebbero essere conservati e diventare una sorta di memoriale, fare da monito: non per generare “turismo dell’orrore”, ma per sensibilizzare.

E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano – La serie, disponibile su Sky e NOW, può andare quindi a completare il racconto presentato nel podcast, attraverso l’elemento visivo, e dare ancor più voce alle vittime della tragedia.


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