fbpx
Immagine tratta da Emilia Pérez: Rita (Zoe Saldaña) durante un momento musicale.

Emilia Pérez, le critiche al nuovo film con Zoe Saldana e Selena Gomez

/
9 minuti di lettura

Vincitore di quattro premi all’82esima edizione dei Golden Globe, Emilia Pérez di Jacques Audiard è tra i film di cui più si sta discutendo nelle ultime settimane. 

Estremamente divisivo tra il pubblico, Emilia Pérez ha ottenuto punteggi più che positivi su Rotten Tomatoes e Metacritic, ricevendo per l’interpretazione delle sue protagoniste anche il plauso della critica al Festival di Cannes. Nonostante questo, si è abbattuta sul film una pioggia di critiche su diversi temi, dalla mancanza di reali attori messicani alla presunta rappresentazione antiquata delle persone transgender.

Ma andiamo con ordine.

Emilia Pérez, il nuovo film di Jacques Audiard

Immagine tratta da Emilia Pérez: a sinistra Emilia (Karla Sofía Gascón) e a destra Rita (Zoe Saldaña).

Emilia Pérez di Jacques Audiard è un film ibrido (pensato inizialmente come un’opera lirica in quattro atti), a metà tra il musical e il thriller, basato sul romanzo Écoute di Boris Razon. Inizialmente presentato al Festival di Cannes, ha ottenuto il premio per la Miglior interpretazione femminile grazie alle protagoniste Karla Sofía Gascón, Zoe Saldana e Selena Gomez.

L’opera ha riscontrato successo anche ai Golden Globe, la cui cerimonia si è tenuta il 5 gennaio 2025, aggiudicandosi ben quattro premi: Miglior film musical, Miglior film straniero, Miglior attrice non protagonista (Zoe Saldana) e Miglior canzone originale (El mal).

Distribuito da Lucky Red, Emilia Pérez è disponibile nelle sale italiane dal 9 gennaio 2025 e sarà poi rilasciato su Netflix.

Di cosa parla Emilia Pérez

Immagine tratta da Emilia Pérez: sedute a un tavolo, a sinistra Emilia (Karla Sofía Gascón) e a destra, di fronte a lei, Epifania (Adriana Paz).

Emilia Perez parla del boss dei cartelli della droga Juan Manitas Del Monte (Karla Sofia Gascon), che fa rapire Rita (Zoe Saldana), un’avvocata di Città del Messico insoddisfatta del suo lavoro. Manitas la incarica di aiutarlo a inscenare la sua morte e a trovare un chirurgo per l’intervento di riassegnazione del sesso, offrendole in cambio una fortuna. Il piano va a buon fine: Juan diventa l’Emilia Pérez del titolo e si appresta a redimersi per le sue azioni.

Tuttavia, cinque anni dopo ricontatta Rita perché si è accorta di non riuscire a vivere senza la sua famiglia. Emilia decide allora di fingersi una parente di Manitas e invitare i figli e la moglie Jessi (Selena Gomez) a casa sua. Quest’ultima, intanto, sta progettando di scappare con il suo amante, che si interessa ai soldi di Emilia.

Sullo sfondo di una vicenda di riscatto e affermazione di sé, ritorna l’ombra del passato della protagonista, attraverso il tema dei desaparecidos messicani. Subito dopo la transizione, infatti, Emilia diventa attivista per una ONG di beneficenza che vuole ritrovare i corpi delle vittime e aiutare i parenti con la sepoltura. È un grande paradosso, in quanto il cartello di Emilia ha contribuito alla scomparsa di queste persone.

Emilia Pérez, le controversie sulla rappresentazione messicana

Immagine tratta da Emilia Pérez: Jessi (Selena Gomez) parla al telefono.

È proprio quello dei desaparecidos uno degli elementi del film che più hanno attirato le critiche del pubblico. Infatti, l’opera è stata accusata di non aver trattato il tema con sufficiente cura, ma in modo superficiale e frivolo, cosa che Luis Pablo Beauregard sul El País ha definito “imperdonabile”.

Audiard è stato largamente criticato per la sua scelta di girare un film sul Messico quasi interamente in Francia, in un teatro di posa nei pressi di Parigi (decisione presa affinché il regista avesse più libertà, soprattutto nella gestione delle parti musicali). Anche la produzione dell’opera è francese e la pellicola è diventata il candidato per la Francia come Miglior film internazionale agli Oscar. Inoltre, la recitazione è principalmente in inglese con alcune parti in spagnolo, due lingue che il regista non parla fluentemente. Da qui, l’accusa di non essersi preparato a sufficienza sulla cultura messicana prima di girare il film, che sarebbe risultato quindi un’opera stereotipata, che rappresenta solo superficialmente il Messico e i suoi abitanti.

A tal proposito, è scoppiata una polemica circa l’assenza di attrici messicane nel cast principale: Gascón è spagnola; Saldana e Gomez sono statunitensi con origini latinoamericane. Solo Adriana Paz, che interpreta il personaggio secondario di Epifanía Flores (la donna di cui Emilia si innamora), è effettivamente messicana.

A peggiorare la situazione è stata la dichiarazione della direttrice del casting Carla Hool. Nonostante sia messicana e lavori da anni per dare spazio a più interpreti latini a Hollywood, Hool ha sostenuto di non essere riuscita a trovare le attrici adatte in Messico, generando così un’ondata di malcontento nella porzione di pubblico che già non approvava il film.

Il disappunto degli spettatori nei confronti del casting è dovuto anche all’accento spagnolo delle protagoniste, giudicato negativamente nonostante, per motivarlo, i personaggi siano stati adattati affinché avessero origini non messicane.

In particolare, in una puntata del podcast Hablando de Cine di Gaby Meza, il regista e attore Eugenio Derbez ha criticato la mancanza di chiarezza nella pronuncia di Selena Gomez (Jessi del Monte), che, nonostante suo padre sia messicano, ha perso dimestichezza con la lingua spagnola quando è entrata giovanissima nel mondo dello spettacolo statunitense. L’attrice ha reimparato lo spagnolo in soli sei mesi per recitare in Emilia Pérez, ma per molti la sua performance è risultata comunque poco convincente, come se non conoscesse davvero il significato delle parole che stava recitando.

Emilia Pérez e la rappresentazione transgender

Immagine tratta da Emilia Pérez: primo piano di Juan Manitas Del Monte.

Un altro tema importante di Emilia Pérez, che ha attirato lodi ma anche critiche, è quello della rappresentazione LGBT all’interno del film. La protagonista è interpretata da una donna transgender, Karla Sofía Gascón, il che, di per sé, costituisce certamente un passo avanti – in Italia, poi, la doppiatrice del personaggio è l’attivista e conduttrice televisiva transgender Vladimir Luxuria, altro elemento a favore dell’inclusività.

Nonostante ciò, la costruzione del personaggio non ha ricevuto un consenso unanime e l’organizzazione no-profit di attivismo LGBT GLAAD ha parlato di “rappresentazione profondamente retrograda“.

Emilia Pérez, i punti di forza individuati dalla critica

Immagine tratta da Emilia Perez: la protagonista, Emilia (Karla Sofía Gascón) in primo piano; dietro di lei, fuori fuoco, Rita (Zoe Saldaña).

Malgrado le controversie che circondano il film, esso, come accennato in precedenza, ha in realtà riscosso notevole successo presso la critica, aggiudicandosi anche una serie di premi e una standing ovation di più di undici minuti al Festival di Cannes.

Le molteplici recensioni online di Emilia Pérez ne parlano come di un’opera, tra le altre cose, commovente, ricercata e azzardata, ma ben riuscita. Paolo Mereghetti l’ha definito un film fuori dal comune, che “dà allo spettatore un’esperienza inedita e trascinante”. La regista messicana Issa Lopez, poi, ha lodato il lavoro di Audiard, dicendo che ha affrontato il tema dell’opera “[meglio] di qualsiasi messicano”.

Tra canzoni originali e atmosfere da gangster movie, Emilia Pérez porta alla luce una storia ambigua e complessa sul desiderio di rivalsa e sull’identità personale. Tra i film più discussi e divisivi dell’ultimo periodo, si prevede che giocherà un ruolo importante anche ai prossimi Oscar.


Seguici su InstagramTik TokFacebook e Telegram per sapere sempre cosa guardare!

Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.