Sono passati ormai quattro anni dal forzato abbandono dei set per Kevin Spacey. L’attore statunitense era stato infatti accusato di numerose molestie sessuali a partire da quella di Anthony Rapp nel 2017, per un comportamento tenuto da Spacey nel 1986 nei confronti dell’allora quattordicenne Rapp. Dopo l’accusa di molestia, Spacey si era dichiarato omosessuale su Twitter, scusandosi con Rapp e ritenendo di non ricordare l’episodio.
Da quel momento l’attore, vincitore dell’Oscar come miglior protagonista per American Beauty (1999) e di quello come migliore non protagonista per I soliti sospetti (1995), non ha più lavorato, mantenendo un profilo bassisimo.
Il ritorno sul set
È da poco trapelata la notizia che riguarda un ritorno di Spacey sul set, in particolare nel film L’uomo che disegnò Dio, che sarà diretto da Franco Nero, noto soprattutto per i suoi ruoli nei film western italiani, tra cui Django (1966) di Sergio Corbucci. Lo stesso Nero ha confermato alla ABC News la presenza di Spacey nel film, mostrandosi molto entusiasta:
“Sono molto felice che Kevin abbia accettato di partecipare al mio film. Lo considero un grande attore e non vedo l’ora di cominciare”
Da quel poco che sappiamo si tratterebbe di un piccolo cameo nel ruolo di un poliziotto. Il film si girerà in Italia e stando a IMBD avrà un cast internazionale che comprende attori come Vanessa Redgrave -moglie del regista Nero- Stefania Rocca, Massimo Ranieri e Robert Davi.
La trama è incentrata sulla vita di un’artista cieco dotato di un’incredibile capacità: realizzare dei ritratti fedelissimi delle persone soltanto ascoltando le loro voci. La figura dell’artista verrà però macchiata dalle continue apparizioni nella tv spazzatura che lo esibirà come un fenomeno da circo.
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