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Morto il grande Max von Sydow, il cavaliere di Bergman

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Max von Sydow, pseudonimo di Carl Adolf von Sydow, è morto nella giornata odierna all’età di 91 anni.

Nazionalità svedese, cittadino e attore del mondo, ha legato la sua prima attività di attore al regista Ingmar Bergman, per il quale ha lavorato in ben 14 film. Famosa all’inverosimile l’interpretazione nel Settimo Sigillo (1957), e altrettanto famosa la scena della partita a scacchi con la morte.

Già la suddetta collaborazione poteva bastare per consegnarlo nell’Eliso degli attori novecenteschi. Tuttavia ha intrapreso collaborazione in tutto il globo con i più grandi registi.

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Da segnalare tra le opere migliori, in particolare L’esorcista di William Friedkin (1973), I tre giorni del Condor di Sydney Pollack (1975), Il deserto dei Tartari di Valerio Zurlini (1976), Fuga per la vittoria di John Huston (1981), Dune di David Lynch (1984), Pelle alla conquista del mondo di Bille August (1987), Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel (2007), Shutter Island di Martin Scorsese (2010), Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry (2011).

PELLE THE CONQUEROR, Max von Sydow, Pelle Hvenegaard, 1988. (c) Miramax.

Due nomination all’Oscar per Molto forte, incredibilmente vicino  e Pelle alla conquista del mondo, oltre che diversi riconoscimenti onorifici sparsi per il mondo.

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Amo le storie. Che siano una partita di calcio, un romanzo, un film o la biografia di qualcuno. Mi piace seguire il lento dispiegarsi di una trama, che sia imprevedibile; le memorie di una vita, o di un giorno. Preferisco il passato al presente, il bianco e nero al colore, ma non disdegno il Technicolor. Bulimico di generi cinematografici, purché pongano domande e dubbi nello spettatore.