A quiet place è un film Horror Sci-Fi che segue le vicende di una famiglia che deve sopravvivere restando completamente in silenzio per non essere uccisi brutalmente da quelli che sembrano essere dei mostri alieni in grado di avvertire ogni singolo rumore.
A quiet place presentava una novità veramente fantastica, ovvero quella di riportare il cinema muto a nuovo splendore con un espediente narrativo che donava momenti colmi di suspense e adrenalinici, seppur vantando molti problemi (a nostro parere) a livello di cura dei dettagli di trama che hanno reso incredula la situazione che presenta il film a un anno e passa dall’invasione aliena.
A quiet place proseguirà il suo universo narrativo in uno spin off, ancora privo di titolo. Dietro la macchina fa presa troveremo Michael Sarnoski, già regista di Pig.
Prime impressioni
A quiet place II prende tutto quello che già avevamo trovato nel primo film esasperandolo, come momenti silenzio, lunghe sequenze di cammino facendo attenzione a non fare rumore, silenzio, inquadrature ai piedi che vengono appoggiati meticolosamente piano per evitare di fare rumore, silenzio.
Troppo silenzio.
Questo seconda parte non aggiunge ahinoi nulla al primo film, apparendo come un eco inutile e ripetitivo, che ti porta spesso a momenti di sbadiglio.
Un punto di forza di A quiet place II è sicuramente la sequenza iniziale, che mostra il famoso “DAY 1”, ovvero che cosa stava facendo la famiglia protagonista quando è avvenuta l’invasione. Una normalità talmente disarmante da lasciare quasi spiazzati. La quiete prima della tempesta, il posto VERAMENTE tranquillo. Poi il caos. Per noi l’unica scena veramente riuscita di tutto il film.
Per quanto riguarda la regia di John Krasinski, abbiamo ritrovato una poca cura di messe a fuoco, creando una vena amatoriale che non ci si aspetta minimamente da un film del genere. La granulosità delle scene “scure” ha reso il tutto abbastanza brutto da vedere, lasciandoci una perplessità: può ancora un film avere tutti questi difetti visivi, con tutta la tecnologia a nostra disposizione? Può davvero un attore ancora non essere messo bene a fuoco?
A quiet place II: differenze e novità con il primo capitolo
Sebbene A quiet place II sia più d’azione e prenda piede su spazi più ampi e abbia qualche dialogo in più del primo, il lasso di tempo tra un dialogo e l’altro è così dilatato da rendere quasi insignificante la presenza dei dialoghi, e ogni qualvolta che viene pronunciata una parola, sembra di poter respirare.
Rispetto al primo, A Quiet Place II presenta qualche colonna sonora in più, che però sembra essere piazzata un po’ a caso, facendo storcere il naso allo spettatore.
Il primo film giocava prettamente sui silenzi, sui suoni e sui rumori, e questo era certamente un punto a favore visto l’atmosfera che doveva ricreare.
Punti dolenti di A quiet place II
Altra cosa che fa storcere il naso è l’illogicità degli attacchi da parte degli alieni, che sembrano avvertire anche un semplice respiro aumentato, mentre in altri momenti sembrano non avvertire immediatamente urla atroci.
Anche gli uccelli e gli altri animali sembrano non attrarre gli attacchi di queste figure, in maniera del tutto priva di contesto.
Questo per noi denota una poca cura di dettagli che, seppur superflui, possono comunque far stizzire.
Perché vederlo, perché no
In conclusione, se avete amato il primo film per le cose che abbiamo indicato sopra, come il silenzio eccessivo, infinite sequenze di tensione e camminate accorte, allora A Quiet Place II fa per voi!
Se invece come noi vi aspettate un seguito che potesse approfondire, incuriosire, discostandosi un pelo dal primo che, seppur buono, aveva già detto tutto quello che poteva dire, allora… Beh allora A Quiet Place II potrebbe non soddisfarvi!
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