Il racconto di un’operazione segreta della CIA che ha portato al salvataggio di sei americani nascosti in Iran in seguito alle rivolte del 1978-1979. La storia di un finto film come copertura per la suddetta operazione. Ben Affleck nel doppio ruolo di regista e protagonista e uno stuolo di grandi attori a comporre un cast corale e ben amalgamato. La Storia che sembra ripetersi come filo conduttore che ci lega a un passato tanto lontano eppure così vicino. Argo, film del 2012 di cui celebriamo il decennale (l’uscita nelle sale italiane fu programmata per l’8 novembre), fu una sorpresa per la critica e per il pubblico grazie al suo stile semplice e incisivo e a una trama capace di colpire e ricca di una tensione costruita bene e mantenuta alta per l’intera durata dell’opera
Argo è tratto da un’incredibile storia vera
Le rivolte di Teheran del 1979 e la presa dell’ambasciata americana fanno da sfondo al lavoro targato Warner Bros. che si concentra sulla situazione di sei impiegati riusciti a fuggire dall’edificio preso d’assedio e rimasti nascosti nell’abitazione dell’ambasciatore canadese per oltre due mesi e sul fantasioso piano messo in atto dalla CIA per permetterne il ritorno in patria.
Il clima di un Iran in pieno subbuglio è tratteggiato senza indugi mentre il focus principale rimane costantemente sugli agenti coinvolti, gli agganci nel mondo di Hollywood e sui sei fuggitivi.
Allo stesso modo il ritratto del mondo cinematografico, cinico e opulento (seppure pronto a mettersi a disposizione del governo) serve a caratterizzare e raccontare un passato che sembrerebbe somigliare al nostro presente più di quanto non sarebbe scontato aspettarsi.
Argo è un film che fa della ricostruzione storica il punto di partenza per raccontare una trama semplice che si rifà al libro di Tony Mendez My Secret Life in the CIA del 1999, all’articolo The Great Escape: How the CIA used a Fake Sci-Fi to Rescue Americans from Tehran di Joshuah Bearman e all’operazione Canadian Caper che portò alla risoluzione della crisi grazie al lavoro di collaborazione tra il governo statunitense e quello canadese.
Argo, la regia di Ben Affleck per un film da Oscar
Dal punto di vista stilistico, Argo fa ancora una volta della semplicità il suo punto di forza: la regia di Ben Affleck è asciutta ed efficace, priva di fronzoli e attenta a dettagli capaci di mantenere una tensione costante che accompagna lo spettatore lungo tutta la durata di un film che non sembra aver bisogno di scene d’azione spettacolari per tenere alta l’attenzione e che preferisce sfruttare il complesso di difficoltà logistiche che il governo americano si ritrovò ad affrontare durante la difficile operazione che ebbe luogo in un momento storico dalle altissime insicurezze geopolitiche.
L’idea di spezzare questo spannung continuo con momenti di ironia ben orchestrati (molto simpatica l’autoironia con cui Affleck minimizza la sua trasformazione in regista) è un’arma vincente che si accompagna con citazioni dal mondo della fantascienza e della storia del cinema che enfatizzano lo studio celato dietro un lungometraggio dalle tematiche forti che non manca però di intrattenere con più leggerezza e di concedersi qualcosa per quanto concerne la narrazione.
La fotografia sembra riportare agli anni in cui è ambientata la storia, senza patinature eccessive e puntando su colori in grado di portarci nei luoghi degli eventi nel modo più naturale possibile.
Tra le interpretazioni spiccano i personaggi di Alan Arkin nel ruolo dell’eccentrico produttore cinematografico Lester Siegel e quella di un sempre all’altezza John Goodman.
Controversie storiche che ci riportano all’oggi
Il momento politico che sta vivendo l’Iran in questi giorni sembra riportarci a oltre quarant’anni fa ma con una situazione capovolta e con una popolazione sempre più stanca della politica fondamentalista che attanaglia un paese in continua lotta interna tra spinte occidentaliste e tradizionalismo religioso.
Argo, in tal senso, è un’importante documento (per quanto non sempre accurato storicamente) utile a raccontare un’altra faccia della medaglia e alcune implicazioni storiche che hanno portato all’attuale situazione di questo lembo del Medio Oriente.
Argo è un film riuscito, appassionante ed estremamente attuale che merita una nuova visione non solo per gli innumerevoli premi di cui fu insignito (gli Oscar come miglior film, migliore sceneggiatura non originale e miglior montaggio sono solo i più fulgidi esempi) ma anche per le controversie internazionali che scatenò al momento della sua uscita e per l’estrema attualità dei temi su cui si basa l’idea della trama.
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