Si è tenuto oggi, mercoledì 3 giugno, l’atteso annuncio dei film partecipanti alla 73esima edizione del Festival di Cannes. Un Festival che purtroppo quest’anno non si terrà.
In un 2020 in cui l’emergenza sanitaria Covid-19 ha spazzato via la maggior delle manifestazioni culturali, il prestigioso Festival di Cannes è stata sicuramente la rassegna più penalizzata. Prima rimandato, poi del tutto annullato, il Festival francese e il suo direttore Thierry Frémaux si sono recentemente trovati al centro di alcune interviste controverse. Inizialmente del tutto contrario a spostare il festival sulle piattaforme online, poi disposto a una forma ibrida, il direttore artistico del Festival di Cannes si era infine dichiarato pronto a una collaborazione con la Mostra del Cinema di Venezia, iniziativa poi in parte smentita dal direttore artistico Alberto Barbera, che invece sta lavorando per una coraggiosa edizione fisica della rassegna veneziana.
Dopo una prima e difficile fase di chiusura, l’Europa e alcuni Paesi del Mondo incominciano a vedere la luce in fondo al tunnel del lockdown, sperando di poter presto tornare al lavoro e archiviare per sempre la questione Covid-19. La progressiva riapertura di cinema, sale, frontiere e luoghi pubblici ha scatenato reazioni contrastanti e risposte diverse. Alcuni festival, come per esempio il Toronto International Film Festival o il Torino Film Festival, confermano la volontà di organizzare proiezioni interamente in streaming, mentre altri, come il Festival di Venezia e il New York Film Festival vogliono rimanere fedeli alla tradizionale manifestazione in presenza.
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Come tutti gli anni, l’annuncio della selezione del Festival di Cannes si svolge a Parigi, dentro un cinema UGC Normandie questa volta deserto. Thierry Frémaux annuncia la selezione nascondendo l’imbarazzo e la scoramento dietro a un sornione sorriso, mentre il Presidente Pierre Lescure accoglie con grande piacere la conferma del suo incarico, anche se mette già le mani avanti: «non so se completerò il mio nuovo mandato, ho in mente altri progetti più cool [sic]». Consolati dal bel titolo che il New York Times gli ha dedicato – What Do We Lose When Cannes Is Canceled? –, il Direttore e il Presidente del Festival annunciano che non ci saranno delle vere e proprie categorie – «ognuno sarà libero di immaginare le sue categorie preferite» (?)-, ma che i film avranno comunque il prestigioso logo della palma dorata e saranno promossi dai canali del Festival e supportati dalle grandi catene di distribuzione francese.
La « Sélection officielle » della 73esima edizione del Festival di Cannes
– The French Dispatch di Wes Anderson
– Été 85 di François Ozon (uscita il 14 luglio)
– Un Triomphe di Emmanuel Courcol
– Here We Are di Nir Bergman
– True Mother di Naomi Kawase
– Lovers Rock di Steve McQueen
– Mangrove di Steve McQueen
– Druck di Thomas Vinterberg
– Last World di Jonathan Winters
– ADN di Maïwenn
– Even di Im Sang soo
– Des Hommes di Lucas Belvaux
– El olvido que seremos di Fernando Trueba
– Peninsula di Sang-Ho Yeon
– The Real Thing di Koji Fukada
– Passion simple di Danielle Arbid
– The Good Man di Marie-Castille Mention-Schaar
– Les Choses qu’on dit les choses qu’on fait di Emmanuel Mouret
– Last Words di Jonathan Nossiter
– John and the Hole di Pascual Sisto
– Limbo di Ben Sharrock
– Médecin de nuit di Elie Wajeman
– Enfant Terrible di Oskar Roehler
– Falling di Viggo Mortensen
– Slalom di Charlène Favier
– Ibrahim di Samir Guesmi
– Seize printemps di Suzanne Lindon
– Garçon Chiffon di Nicolas Maury
– Antoinette dans les Cévennes di Caroline Vignal
– Le Discours di Laurent Tirard
– L’Origine du monde di Laurent Lafitte
– French Tech di Bruno Podalydès
– 9 jours à Raqqa di Xavier de Lauzanne
– Les Chasseurs de truffe di Michael Dweck e Gregory Kershaw
– On the way to the billion di Dieudo Hamadi
– Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh
– Broken Keys di Jimmy Keyrouz
– Casa de Antiguidades di João Paulo Miranda Maria
– Pleasure di Ninja Thyberg
– Si le vent tombe di Nora Martirosyan
– Eight and a half de Ann Hui, Sammo Kam-Bo Hung, Ringo Lam, Patrick Tam, Johnnie To, Hark Tsui, John Woo, Woo-Ping Yuen
– Nadia, Butterfly di Pascal Plante
– Ammonite de Francis Lee
– February de Kamen Kalev
– Teddy de Ludovic et Zoran Boukherma
– Vaurien de Peter Dourountzis
– Sweat de Magnus von Horn
– Rouge de Farid Bentoumi
– Earwig and the witch di Goro Miyazaki
– Soul de Pete Docter
– DUSK de Sharunas Bartas
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