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Da dove iniziare per innamorarsi di Xavier Dolan

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4 minuti di lettura

Xavier Dolan. Il suo nome è da qualche anno sulla bocca di tutti. Ogni film che porta la sua firma, ha già la stigmate del lavoro sensazionale, audace, anti conformista. Ma perché? Cos’ha di tanto speciale l’opera di questo giovane trentenne? Cosa vedere di Xavier Dolan (davvero) per iniziare? Approfittiamo della recente pubblicazione dei suoi primi quattro film sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video per scoprire perché valga la pena innamorarsi di Xavier Dolan.

Xavier Dolan

Il catalogo della piattaforma propone i primi quattro film del regista: J’ai tué ma mère (2009), Les amours imaginaires (2010), Laurence Anyways (2012), Tom à la ferme (2013). Secondo il gusto di chi scrive, è bene iniziare la conoscenza del regista dal suo secondo film, Gli amori immaginari: il film perfetto per iniziare ad amare Xavier Dolan.

Gli amori immaginari, un possibile inizio

Les amours imaginaires

Anno: 2010
Durata: 101 minuti
Regia/Soggetto/Sceneggiatura: Xavier Dolan
Interpreti: Xavier Dolan, Monia Chokri, Niels Schneider, Anne Dorval

Xavier Dolan ha 21 anni, è un giovane canadese di Montréal. Ha già presentato, l’anno precedente, al Festival di Cannes, nella sezione Quinzaine, il suo primo lungometraggio: J’ai tué ma mère. Già è iniziato il vociare, nel mondo cinematografico, sulle abilità di questo nuovo giovane regista, contraddistinto da uno stile diverso.

Nel 2010, dunque, scrive, dirige e interpreta la sua seconda opera, Les amours imaginaires. Anch’essa portata sulla Costa Azzurra, questa volta nella sezione Un Certain Regard. La città francese, dove il regista presenterà successivamente altri quattro film, sembra essere la più adatta: eccentrica e naïf, narcisa e non convenzionale, è esatto specchio del regista.

La trama de Gli amori immaginari è estremamente semplice. Francis (Xavier Dolan) e Marie (Monia Chokri) sono amici da molto tempo. Ma nella comunità in cui vivono giunge Nicolas (Niels Schneider), giovane biondo, alto e bello, che li fa innamorare. Questo provoca una rivalità per la conquista della persona desiderata.

Perché guardare Gli amori immaginari

Les amours imaginaires

Il regista canadese dimostra, nonostante la giovane età, una padronanza dello strumento cinematografico non comune: l’immagine è preceduta sempre da una ricerca del miglior colore, dell’angolazione ottimale, del dettaglio rivelatore.

La storia è estremamente coinvolgente: il desiderio non corrisposto per la persona amata è un’esperienza tipica, in cui tutti possono rievocare i propri ricordi. Dolan la caratterizza come triangolo, dove la bellezza dell’attore Niels Schneider è androgina, capace di suscitare uguale desiderio nell’uomo così che nella donna.

Pellicola che se non è autobiografica, sicuramente trae grande linfa dall’esperienza personale di chi l’ha pensata. L’io registico si nasconde a tratti nella vicenda, soprattutto quando, come intermezzo della trama principale, si mostrano piccole testimonianze di sconosciuti sul significato dell’amore. Ma alla fine parla sempre di se stesso.

I brani scelti nella colonna sonora, dallo stesso autore, sono sempre ricercati e perfettamente armonici con la scena: il legame audio-visivo consegna un’esperienza a un livello percettivo più alto. Da segnalare Bang Bang nella versione italiana di Dalida.

Per chiunque desideri imbarcarsi nella conoscenza di questo giustamente famoso regista, o voglia riscoprire film meno celebri, non rimane che avventurarsi in questo tortuoso percorso degli amori impossibili, immaginari. Per ora però sapete cosa vedere di Xavier Dolan e come iniziare, dunque buona visione!


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Amo le storie. Che siano una partita di calcio, un romanzo, un film o la biografia di qualcuno. Mi piace seguire il lento dispiegarsi di una trama, che sia imprevedibile; le memorie di una vita, o di un giorno. Preferisco il passato al presente, il bianco e nero al colore, ma non disdegno il Technicolor. Bulimico di generi cinematografici, purché pongano domande e dubbi nello spettatore.