Deserto Particular di Aly Muritiba (Private Desert il titolo internazionale) traccia la mappa di due solitudini, unite e separate da un’intricata rete di coordinate geografiche, che si traducono in paesaggi brulli e desolati, di tradizioni inscritte nella pietra e nell’aria, di violenza, di tentativi d’amare e di interruzioni. Una geografia delle solitudini frammentaria, piena di crepe e di ferite, riassemblata attraverso il filo del desiderio. Il tutto sullo sfondo di un Brasile dotato di precise connotazioni storiche, politiche e sociali. Presentato in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, Deserto Particular è uscito nelle sale italiane solo a gennaio 2024, grazie alla distribuzione di Cineclub Internazionale.
La trama di Deserto Particular, geometrie disordinate
Deserto Particular si estende tra due stagioni: il rigido inverno di Curitiba e l’estate umida di Sobradinho. A Curitiba conduce la sua esistenza Daniel (Antonio Saboia), un ex poliziotto sospeso dal servizio per aver aggredito un suo sottoposto, ora occupato a prendersi cura del padre malato. A Sobradinho vive Sara (Pedro Fasanaro), una donna che Daniel conosce su Internet, e che all’improvviso interrompe ogni comunicazione.
Come reagire a questa connessione interrotta, a questo filo telematico e sentimentale spezzato? Attraversando il deserto, unendo il clima rigido di Curitiba al vento caldo di Sobradinho: Daniel si incammina per raggiungere la sua amata, mosso da un amore che nel passaggio dal regno del pensiero alla realtà si tramuterà in una forza soverchiante capace di ridefinire il campo dell’identità, di scavare sotto le sovrastrutture della mascolinità tossica e patriarcale alla ricerca di un’autenticità superstite.
Daniel è un corpo irrequieto, in costante movimento come un uccello in gabbia: la sua solitudine è avvolta da un clima repressivo, è il prezzo da pagare per vivere sotto la legge del patriarcato, sottostando a tutte le sue norme insensate e annichilenti. L’identità di Daniel è un’incognita, un’entità sotterrata da tutte le sovrastrutture machiste costruitegli addosso: solo una scelta radicale, uno squarcio nella cappa di repressione che lo avvolge, può permettergli di intraprendere un percorso autentico di scoperta di sé.
Così per sfuggire a una solitudine mortifera Daniel si getta in una solitudine ancora più totale, assoluta, ineluttabile: intraprende un viaggio dove le ruote del suo pickup solcano strade di villaggi sconosciuti, popolati da facce ignote e silenziose. Daniel attraversa il deserto, porta il suo corpo infermo e irrequieto in spazi sconfinati, pericolosi, perturbanti nella loro immutabilità. Spazi vergini, dove ricalibrare, ripensare, rielaborare. Nel percorso di Deserto Particular il movimento del corpo di Daniel si libera dalla routine, dalla nevrosi di percorsi programmati, dall’automatismo di un’esistenza imparata a memoria, e incanala la sua irrequietezza in un muoversi nello spazio improvvisato, mosso dall’energia del desiderio.
Deserto particular, una solitudine fisica, sociale, politica
La rigidità e il conservatorismo di Daniel si scontrano subito con Sara: l’incontro con l’amata e la scoperta della sua identità di donna trans destabilizzano l’ex poliziotto. Il terreno dell’intimità con la persona amata diventa un campo di trasformazione, di rinegoziazione, di esplorazione dei propri desideri. La miscela di emozioni, dubbi e passioni emerge in un’amalgama di colori saturati che non tradiscono in nessun modo il realismo della fotografia, ma lo arricchiscono restituendo l’intensità delle sensazioni che attraversano la pelle dei protagonisti, i loro gesti, i loro sguardi.
Dopo aver attraversato il Brasile per raggiungere l’oggetto del desiderio, Daniel si deve scontrare con il fatto di trovarsi davanti a un soggetto, che, in quanto tale, è imprevisto quanto imprevedibile, mutevole quanto familiare nel suo essere intriso d’amore. Aly Muritiba, parlando del personaggio di Sara e descrivendolo come un personaggio dall’identità tanto salda (nonostante il continuo assedio che subisce) quanto aperta al cambiamento, esplica il cuore di Deserto Particular: “Questa energia della trasformazione e dell’avventura, questa energia dell’amore finisce per contagiare l’altro, incapace di cambiare ma che cambia prospettiva quando viene in contatto con l’altro che vive lontano. Quello che vorrei suggerire è che è possibile aprirsi all’altro, se lo si ascolta e lo si guarda in faccia“.
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