Il 7 novembre 2024 è uscito nelle sale italiane Il ragazzo dai pantaloni rosa, diretto da Margherita Ferri, sceneggiato da Roberto Proia e distribuito da Eagle Pictures e Weekend Film. L’opera vede protagonista Samuele Carrino nei panni di Andrea Spezzacatena, insieme a Claudia Pandolfi, che interpreta la madre Teresa; nel cast troviamo anche Andrea Arru (Christian), Sara Ciocca (Sara) e Corrado Fortuna (Tommaso Spezzacatena).
Presentato il 24 ottobre al Festival del Cinema di Roma, Il ragazzo dai pantaloni rosa ha fin da subito attirato l’interesse del pubblico, venendo mostrato in anteprima nelle scuole il 4 novembre per sensibilizzare i ragazzi sul tema del bullismo. Per questo, il film è stato oggetto di una serie di controversie e polemiche, ma è anche stato largamente apprezzato.
Il ragazzo dai pantaloni rosa, trama completa e dove vederlo
Ma di cosa parla Il ragazzo dai pantaloni rosa? Il film si concentra sulla figura di Andrea, a partire dalla sua nascita e dal rapporto sempre più negativo tra i suoi genitori. A scuola, Andrea ha buoni voti e non molti amici, a parte Sara, finché non stringe un rapporto con Christian, ragazzo che non studia, ma che, grazie all’aiuto del nuovo amico, riesce a ottenere voti migliori.
Tuttavia, all’inizio del liceo Christian e altri compagni cominciano a bullizzare Andrea, insinuandone l’omosessualità. Il bullismo si accentua sempre di più, finché i ragazzi, con uno scherzo, non convincono Andrea ad andare a una festa vestito da donna. Questo porta il giovane a venire deriso online e, non riuscendo più a reggere la situazione, decide di togliersi la vita.
Il ragazzo dai pantaloni rosa, raccontato dalla voce fuoricampo di Andrea, che parla dall’aldilà, ha lo scopo di comunicare un messaggio di incoraggiamento, di empatia e rispetto verso gli altri, utilizzando un tono ironico e leggero. Il film mostra come casi di bullismo come questo possano avvenire anche nei contesti più sani e protetti.
Attualmente Il ragazzo dai pantaloni rosa si può vedere nelle sale, ma non è ancora disponibile in streaming.
Chi è Andrea Spezzacatena, la storia vera dietro Il ragazzo dai pantaloni rosa
Il ragazzo dai pantaloni rosa si basa sulla storia vera di Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre 2012 si è suicidato a causa degli atti di bullismo subiti dai compagni di classe. Il ragazzo frequentava il liceo Cavour di Roma e il suo corpo è stato ritrovato dal fratello minore, Daniele, di dieci anni. L’evento scatenante è stato un lavaggio sbagliato che ha reso rosa i jeans rossi di Andrea, il quale ha iniziato a essere preso in giro dai compagni di classe, che sono arrivati a creare una pagina Facebook contro di lui. Questo è stato il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che ha portato al suicidio di un minorenne.
La madre Teresa Manes ha scoperto dell’esistenza di questa pagina solo dopo la morte del figlio e ha deciso di scrivere il libro Andrea, oltre il pantalone rosa e di impegnarsi per sensibilizzare i giovani sul tema del bullismo e del cyberbullismo. Per questo, nel 2022 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.
Il ragazzo dai pantaloni rosa, risposta del pubblico e controversie
Su iniziativa dell’Osservatorio Nazionale Bullismo e Disagio giovanile, Il ragazzo dai pantaloni rosa è stato proiettato nella Giornata delle Forze Armate (4 novembre 2024) a studenti di diverse scuole come film-manifesto contro bullismo e omofobia. La distribuzione del film va di pari passo con il progetto Uniti oltre il bullismo di Alice nella città e Unita, con l’obiettivo di promuovere l’educazione sentimentale e la comprensione delle differenze tra i ragazzi più giovani.
L’opera è riuscita nel suo intento, come sottolinea Claudia Pandolfi, che interpreta la madre di Andrea nel film. L’attrice è comparsa in lacrime su Instagram dopo aver ricevuto dei messaggi in cui molti ragazzi le hanno raccontato della loro esperienza con il bullismo, dicendo di essersi sentiti capiti e rappresentati dal film.
Nonostante questo, Il ragazzo dai pantaloni rosa si è trovato al centro di una serie di polemiche. Infatti, la visione del film è stata proibita nella scuola media Serena di Treviso, a seguito delle lamentele di alcuni genitori, che non hanno ritenuto il tema adatto a ragazzini di dodici anni, anche per via della rappresentazione del suicidio.
Don Elio Girotto, responsabile dell’Associazione Acec per la diocesi di Treviso e del Triveneto, si è dichiarato in disaccordo, sostenendo che è proprio in età pre-adolescenziale che i ragazzi per la prima volta si interfacciano con questi problemi. Alla fine, il Consiglio di Istituto della scuola ha permesso ai 140 ragazzi la visione del film, dopo aver ricevuto il consenso dei docenti.
Se a Palermo l’anteprima de Il ragazzo dai pantaloni rosa è stata generalmente accolta con silenzio e commozione dal pubblico, alla Festa del Cinema di Roma il film ha ricevuto insulti omofobi e fischi da parte di alcuni ragazzi, senza che gli insegnanti intervenissero. Su questo si è espressa la madre di Andrea, dicendo che l’indifferenza è “la forma più subdola della violenza” e sottolineando l’incapacità di gestione mostrata dagli adulti in quella situazione.
Altri film sul bullismo da vedere a scuola
- Wonder, commedia per famiglie del 2017 diretta da Stephen Chbosky e adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2012 di R. J. Palacio. Il film parla di Auggie, ragazzino di undici anni con una grave malformazione facciale, a causa di cui viene escluso a scuola. A lui si avvicinerà Jack e i due stringeranno amicizia. Altro personaggio chiave è quello di Julian, che inizia a prendere Auggie di mira. Come Il ragazzo dai pantaloni rosa, anche Wonder è un film adatto ai pre-adolescenti per sensibilizzare sulle differenze. Esiste anche uno spin-off, Wonder: White Bird.
- Mio fratello rincorre i dinosauri, film del 2019 diretto da Stefano Cipani e tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol. L’opera racconta della sua esperienza familiare come fratello di un bambino con la sindrome di Down, che quindi affronta una serie di problemi relazionali. Il film si concentra molto sul processo di accettazione del fratello da parte di Giacomo stesso. È un film adatto alle famiglie, disponibile anche su Netflix.
- Billy Elliot, commedia musicale del 2000 diretta da Stephen Daldry, basata sulla vera storia del ballerino Philip Mosley. Il film segue la vita di Billy e parla della sua scelta di praticare danza classica, scontrandosi con un ambiente retrogrado che vede questa disciplina come spia di omosessualità.
- Moonlight, film del 2016, acclamato dalla critica, scritto e diretto da Barry Jenkins, adattamento dell’opera teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarell Alvin McCraney. Il film si suddivide in tre parti (infanzia, adolescenza, età adulta) e vuole comunicare la libertà di amare anche contro le convenzioni sociali attraverso la storia di due ragazzi neri in un quartiere malfamato. Il film è adatto a ragazzi delle superiori, dai 16 anni in su.
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