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Jolt

Jolt, azione ed elettricità ma senza mordente

Prime Video fa il passo falso

4 minuti di lettura

Jolt, film di Tanya Wexler che vede Kate Beckinsale come protagonista, è l’ennesima dimostrazione di come ormai un action movie necessiti di una trama ben scritta e in qualche modo originale per potere risultare davvero godibile anche tra un’esplosione e l’altra.

Il film della regista statunitense, presente sul catalogo di Amazon Prime Video, è tanto ipercinetico quanto pigro nella costruzione di una storia capace di intrigare e incuriosire lo spettatore, sbalzato da una scazzottata all’altra in maniera troppo prevedibile e scontata nonostante uno script ironico e qualche battuta riuscita che contribuiscono a non rendere l’opera un totale fallimento.

Poche idee raccontate ad un ritmo elettrizzante

Lindy West è affetta da disturbo esplosivo intermittente, una condizione che la rende vittima di terribili ed incontrollabili attacchi di rabbia che ne condizionano l’esistenza già dall’infanzia.

I tentativi di gestire la situazione da parte dei medici e delle organizzazioni governative che cercano di approfittare della cosa risultano in fallimenti continui fino alla sperimentazione di un dispositivo indossabile che attraverso una scossa elettrica spegne momentaneamente la rabbia e gli istinti distruttivi della donna.

La vicenda prende piede quando lo psichiatra che ha in cura Lindy e che ha inventato il suo personale salvavita le consiglia di provare un appuntamento al buio per cercare di liberarsi dalla solitudine conseguente alla sua condizione.

Le cose sembrano andare in maniera insperata (nonostante i molti imprevisti) fino a quando Lindy non scopre dalla polizia che quello che era diventato il suo quasi fidanzato è stato ucciso e decide di vendicarlo cercando a modo suo l’assassino.

A questo punto la trama di Jolt finisce per lasciare spazio a tutta una serie di espedienti narrativi banali e privi di qualsiasi senso logico utili a portare l’eroina del film dal punto A al punto B senza rallentare l’incredibile sequenza di combattimenti ed esplosioni che si ritroverà ad affrontare.

Questa mancanza di coerenza nella narrazione, quasi irrispettosa dello spettatore, così come le capacità esageratamente incredibili della protagonista mettono a dura prova anche la sospensione dell’incredulità più tenace, mentre si continua a passare da inseguimenti a velocità folli a fight club illegali e così di seguito senza soluzione di continuità.

L’ironia che traspare in alcune scene è d’aiuto allo spettatore per ridere con Jolt e non soltanto di Jolt ed è, in tal senso, una delle poche cose grazie alle quali il film riesce a rimanere parzialmente in superficie.

Le buone scene d’azione, le atmosfere interessanti e gli sprazzi di irriverente e simpatico femminismo che vengono presentati passano purtroppo in secondo piano, insieme al ritmo frastornante che tiene in piedi la pellicola, costretti a soccombere alla poca originalità e alla banalità di colpi di scena da telenovela che intristicono ulteriormente l’esperienza del racconto.

Tanta elettricità e poca anima

Passo falso per Amazon Prime Video, dunque, che con questa produzione cerca, senza riuscirci, di strizzare l’occhio ad un universo di eroine guerriere, fallendo miseramente l’intento nel tentativo di “testosteronizzare” in modo esagerato la situazione, dimenticando che gli anni ’80 siano ormai tramontati insieme a quei film, in qualche modo simili a questo, che però riuscivano ad avere un carisma ed un’aura mai neanche lontanamente avvicinati dal film della Wexler.


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