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Matthew Johnson e Deragh Campbell in una scena di Matt and Mara

Matt and Mara, un amore delicatamente complesso

5 minuti di lettura

Matt and Mara è una piccola produzione canadese, scritta e diretta dal regista Kazik Rodwanski. La storia segue la relazione ambigua tra due intellettuali, uno scrittore di discreto successo e una professoressa di scrittura creativa, che si riuniscono dopo molti anni quando lui irrompe in una lezione di lei: un’invasione del quotidiano che rimette tutto in gioco.

Matt and Mara è stato in concorso al Festival di Berlino 2024, nella sezione Encounters, e al Toronto International Film Festival nel 2024. Inoltre, i due attori sono già stati protagonisti in un altro film del regista, Anne a 13,000 piedi, al quale è stato assegnato il premio Toronto Film Critics Association nel 2021. Matt and Mara è disponibile sulla piattaforma MUBI dal 1 febbraio.

Matt and Mara, una relazione intellettuale

Matt (Matt Johnson), istrionico, controverso e pieno di sè, è come una scheggia impazzita che altera il fluire della routine di Mara (Deragh Campbell), al contrario pacata, timida e profondamente introspettiva. L’incontro riaccende un’amicizia passata (che forse è anche qualcosa di più) e inietta una scarica di novità e vitalità nella vita di Mara, sposata e con un figlio.

L’intreccio emotivo di Matt and Mara è giocato su una stimolazione che ha a che fare più che altro con una dimensione intellettuale, piuttosto che con un sentimentalismo romantico e passionale. I personaggi si perdono continuamente in elucubrazioni, lunghi dialoghi e riflessioni, parlano di vita, poesia, amicizia e musica, nonostante i caratteri profondamente opposti dei personaggi. Rodwanski sembra suggerire, forse addirittura ironicamente, i limiti emotivi e interpretativi di un rapporto intellettuale col mondo e con loro stessi, il quale comporta un’eccessiva razionalizzazione.

Matt and Mara tra commedia e indie

Matthew Johnson e Deragh Campbell in una scena di Matt and Mara

Matt and Mara, a ben vedere, è un film ampiamente codificato. Che si parli di mumblecore, di commedia sofisticata o di dramma intellettuale, in realtà è un film in cui ricorrono molteplici sfaccettature che contraddistinguono un certo modo di intendere il cinema: le ampie unità dialogiche danno spazio alle divagazioni intellettuali dei personaggi, messe in scena con una sovrabbondanza di primi piani e una vicinanza ai volti dei personaggi che suggerisce l’intenzione a scavarne l’inconscio. La macchina da presa accompagna tutte le sequenze, sottolineando un’aderenza alla realtà tipicamente indie e ancorata ai personaggi, sullo sfondo riconoscibile di Toronto che assume un valore importante per i personaggi.

Un film leggero, ma pieno di cliché

Matthew Johnson e Deragh Campbell in una scena di Matt and Mara

Matt and Mara riesce a costruire delle ottime sequenze, in particolare la scena del bacio sotto le cascate del Niagara, che spezzano il regime iper-riflessivo del film in favore di un sense of wonder e di un impatto emotivo più viscerale e meno pensato, e la scena del litigio in macchina, che in qualche modo segna la perdita di lucidità della figura dell’intellettuale, in cui subentra l’emotività a discapito della ratio.

Sebbene queste scene risultino riuscite e abbastanza coerenti con la costruzione di senso del film, Matt and Mara risulta alla fine dei conti un film molto compiaciuto, ma con alcuni espedienti narrativi poco riusciti per diversi motivi. Tra tutti, la piena percezione di una fredda razionalizzazione del mondo da parte dei personaggi, che finisce un po’ per allontanarli dallo spettatore, soprattutto il rapporto tra Mara e suo marito, e i dialoghi risultano spesso pedanti dai toni un po’ sofisticati, caratteristica poco comune dei film indie.

Matt and Mara, inoltre, finisce per crogiolarsi nei suoi “riferimenti alti”, dai racconti di Philip Roth alla citazione diretta di L’amore il pomeriggio di Eric Rohmer (autore di uno splendido ciclo di racconti), restituendo quel senso intellettuale alla base del film.


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Classe 1998, nato a La Spezia. Laureato in Discipline dello Spettacolo e della Comunicazione a Pisa e attualmente studente di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna. Sono appassionato di cinema sin da piccolo e scrivere mi aiuta a fare chiarezza su ció che guardo (quasi sempre).

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