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Mi fanno male i capelli

Mi fanno male i capelli, Alba Rohrwacher si immerge nell’immaginario di Monica Vitti

5 minuti di lettura

Mi fanno male i capelli di Roberta Torre viene presentato alla Festa del cinema di Roma ed esce al cinema il 20 Ottobre. Il film con Alba Rohrwacher riguarda, in qualche strano modo che ora illustreremo, la memoria della grandissima attrice Monica Vitti.

Il film della regista, conosciuta per il documentario Le Favolose, racconta la storia di Monica (Alba Rohrwacher) che a causa di una malattia che le fa perdere la memoria pensa di essere Monica Vitti.

Mi fanno male i capelli, tra Monica e Monica

La Monica “reale” vive con grande spaesamento la sua condizione, lei non lo dà a vedere ma i momenti in cui il guizzo dei suoi occhi lo fanno notare provano quanto lei sia a tratti consapevole della situazione. Si aggiunge anche la grande sofferenza del marito Edoardo (Filippo Timi) che vive il tutto con grande dolore. I due sono bloccati in una zona di mare, un luogo anonimo ma familiare che è sfondo perpetuo della vicenda. Si parla di Roma ma non si vede, ci sono le scene dei film di Antonioni con Monica Vitti ma sono intrappolate nella televisione: in sostanza ci sono due mondi che si sovrappongono e si fondono.

Infatti sarà compito della protagonista far emergere la seconda Monica con cui lei si fonde. La donna parla con Alain Delon, Marcello Mastroianni e Alberto Sordi attraverso la televisione e lo specchio e crede di far parte di un altro tempo. Monica perde i frammenti della sua vita e, ritrovando i film dell’altra Monica, sente che ha un’altra possibilità di redenzione. La donna probabilmente perderà i suoi ricordi, ma non sé stessa attraverso questo stratagemma.

Il substrato dei ricordi

Con delicatezza e tenerezza Mi fanno male i capelli racconta le storie di questa donna e della famosa attrice. Il film di Torre rappresenta il modo in cui i ricordi funzionano e – se la resa potrebbe allontanare alcuni – descrive appieno ciò che accade nella mente umana. La stessa regista racconta come la donna ritrovi sé stessa attraverso la memoria di Monica Vitti, un’ attrice che ha avuto la possibilità di essere tante donne e di avere tante vite.

In Monica Vitti la protagonista vede la speranza di una nuova vita, sempre diversa come i suoi vestiti e le parrucche. Con tenerezza si sottolinea la vita della grande attrice scomparsa circa un anno fa e la sua memoria immortale vive fuori la televisione. Potremmo dire che questo è il grande potere del Cinema, di farci vivere altre vite e di farci sognare altri luoghi come la Roma che tanto nega Edoardo a sua moglie.

Il potere del cinema

Mi fanno male i capelli

Sembra che oltre la sua natura biografica e drammatica Mi fanno male i capelli illustri anche un discorso teorico sul cinema stesso. Un discorso su come il cinema diventa parte del nostro immaginario e di come certi personaggi, e gli attori che prestano la loro immagine, diventino immortali. Il cinema e le sue narrazioni diventano il luogo dove noi, persone normali, possiamo diventare qualcos’altro e possiamo sospendere la nostra incredulità e sognare.

Roberta Torre coraggiosamente decide di raccontare la storia dell’attrice non attraverso il documentario ma con questa storia. Una storia sconclusionata e frammentaria come i ricordi. Tutto il film è intriso di una tenerezza enorme: Edoardo tradisce sua moglie ma fa di tutto per tenerla vicino a sé o la stessa Monica che persevera nel suo gioco di fantasia pur di non riconoscere completamente la sua malattia.

La drammaticità della colonna sonora composta da Shigeru Umebayashi accompagna la camaleontica Monica Vitti e con lei cambia anche la nostra Monica. Il dramma c’è, ma si vive appena perché a proteggerci c’è la forza del cinema che ci dà la possibilità di vivere diverse vite.

La sperimentazione di Roberta Torre spesso mostra delle lacune, ma va apprezzata e dà grande sincerità a questa storia. Un lavoro delicato e intimo sul cinema e la memoria immortale di una grande attrice del panorama italiano.


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Classe 2000, studio cinema e arti contemporanee. Sono interessata anche al mondo dell'editoria e della comunicazione e vorrei fare troppe cose nella vita. Per ora scrivo, un modo per guardare oltre la provincia in cui vivo.

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