Disponibile su Netflix, MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez è la seconda stagione della serie antologica true crime MONSTER, creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, che ha debuttato nel 2022 con la prima stagione dedicata al serial killer statunitense Jeffrey Dahmer. Composta da 9 episodi, MONSTERS vede nel cast Nicholas Chavez, Cooper Koch, Nathan Lane, Chloe Sevigny e Javier Bardem. La Serie TV è subito passata al primo posto dei contenuti più visti della piattaforma.
MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez, come si racconta un crimine?
MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez segue le vicende dei fratelli Lyle ed Erik Menendez (Nicholas Chavez e Cooper Koch) che, la sera del 20 agosto 1989, uccisero a sangue freddo i loro genitori Jose (Javier Bardem) e Kitty Menendez (Chloe Sevigny). Tra flashback incentrati sulla vita dei fratelli prima dell’omicidio, e flashforward al loro periodo di detenzione, vengono mostrate le condizioni di vita dei due, il loro turbolento rapporto con i genitori e le ragioni che hanno portato i ragazzi, all’epoca appena ventenni, a compiere le estreme gesta.
Dopo aver portato sul piccolo schermo la storia di Jeffrey Dahmer, nell’acclamata Serie TV del 2022, Ryan Murphy si focalizza questa volta su un’altra delle storie più controverse, ancora avvolta dal dubbio, quella dei fratelli Lyle ed Erik Menendez. Come raccontare un crimine così efferato senza cadere nel voyeurismo o nel sensazionalismo? La Serie tenta di rispondere a questa domanda, mettendo in scena un racconto che per la maggioranza del tempo focalizza la sua attenzione sui due protagonisti, soprattutto sui loro risvolti psicologici, su quelle che sono le conseguenze della loro terribile azione ma anche sul contorno della vicenda, donando il giusto spazio anche ai personaggi di José e Kitty Menendez.
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MONSTERS, spazio ai protagonisti
Senza dubbio i riflettori sono puntati per gran parte del tempo sui veri protagonisti della vicenda, nonché i carnefici, Lyle ed Erik Menendez. Tramite un lavoro di scrittura eccezionale, ma soprattutto grazie anche alle interpretazioni estremamente realistiche di Nicholas Chavez e Cooper Koch, il racconto porta alla luce lati del carattere di entrambi fino ad ora sconosciuti, con un livello di introspezione altissimo e che permette una maggiore caratterizzazione dei due. MONSTERS tenta di redimerli? Assolutamente no, ma si prefigge l’obiettivo di rendere più chiaro un quadro ricco di ombre e punti oscuri, e che probabilmente è destinato a rimanere tale nella vita vera, pur sempre televisivamente parlando.
Un notevole spazio viene anche riservato alle vittime della vicenda, i personaggi che fanno da altro lato della medaglia di Lyle ed Erik, ossia i loro genitori José e Kitty. Così come i due fratelli non vengono redenti, neanche i genitori vengono colpevolizzati, nonostante vengano mostrati, sempre tramite il punto di vista di Erik e Lyle, i presunti abusi sia fisici che psicologici che i due commettevano sui figli sin dalla tenera età. Una ricostruzione drammatica che culmina nell’episodio 5, sicuramente il meglio riuscito tra i nove e anche quello più forte a livello emotivo, che porta lo spettatore a farsi un’unica domanda: chi sono i veri mostri? Una domanda che forse non otterrà mai una risposta.
MONSTERS, promossa o bocciata?
MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez risulta essere un buon prodotto, seppur con riserva. Nonostante la presenza di lati positivi -su tutti spiccano le interpretazioni- la Serie TV presenta alcuni lati negativi che è impossibile non notare. Non si può escludere infatti la presenza, anche se in piccola quantità di voyerismo e allusioni non necessarie (criticate anche dai diretti interessati e dalla famiglia nelle ultime settimane), come l’accenno a una relazione omoerotica tra i due fratelli, di cui non esistono prove evidenti. MONSTERS: La storia di Lyle ed Erik Menendez è imperdibile per gli appassionati di true crime, permette al suo pubblico di conoscere lati nascosti di una delle storie più controverse del secolo scorso.
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