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«Non per soldi ma per amore», che grande John Cusack!

11 minuti di lettura

Versatile, complesso e brillante. Con questi tre aggettivi racchiudiamo l’essenza di un fantastico attore e produttore americano, John Cusack, che ha appena compiuto 54 anni. Vogliamo cogliere l’occasione per augurargli buon compleanno a modo nostro. John Cusack è un attore dal fascino noncurante che ha stregato milioni e milioni di spettatori on-screen con i suoi occhi grandi e profondi e con le sue doti attoriali. Capacità che lo hanno portato negli anni ad interpretare diversi ruoli; dall‘icona teen anni 80 – con film come Sixteen candles, Sacco a pelo a tre piazze e Non per soldi ma per amore – fino ad arrivare a ruoli che lo vedono nei panni di uomini tormentati con caratteri complicati e divisi da un dilemma interiore.

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John Cusack riesce a dare a tutti i ruoli che interpreta un tratto della sua personalità; che sia la sua mente brillante e il suo umorismo un po’ celato? Oppure il suo non ostentato ma naturale charm? Noi non lo sappiamo. Ma sicuramente il suo magnetismo e il suo talento sono inconfondibili. Lontano dai riflettori quando non recita, è una persona umile e vera, impegnata in lotte politiche e fuori dai gossip di Hollywood.

«Say Anything… Non per soldi ma per amore»

Non per soldi ma per amore

Per augurargli buon compleanno abbiamo quindi scelto di ricordare, tra gli oltre 70 ruoli che ha interpretato, il film: Say Anything tradotto in italiano come Non per soldi ma per amore. Non per soldi ma per amore, diretto da Cameron Crowe e datato 1989,  è un film che ad oggi definiremmo come un “classico anni ’80”. Il film, infatti, segue alla perfezione i contenuti e i modi di narrare di altre pellicole simili, come ad esempio: Breakfast Club o il già citato Sixteen Candles. Le pellicole anni ’80 solitamente mettono  a fuoco la vita dei ragazzi nel passaggio dall’adolescenza alla giovinezza. In questa fase cruciale di crescita, che tutti abbiamo attraversato, così piena di dubbi ed incertezze, ma in cui nascono nuovi sogni e giovani amori.

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Non per soldi ma per amore è tra i film più “datati” di John Cusack, ma sicuramente è uno dei più iconici, ed oggi ci farebbe piacere fare un tuffo nel passato e celebrare l’attore nel giorno del suo compleanno, con l’immagine emblema di questa pellicola stile anni ’80: trench beige lungo e sceso, pantaloni sportivi, maglietta bianca, scarpe da ginnastica e l’immancabile boombox che, tenuto a due mani dall’attore, suona una melodia che riecheggia nell’aria. Una musica che farà da filo conduttore a tutto il film. Una musica colma di parole d’amore.

Due vite parallele? Lloyd e Diane

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Non per soldi ma per amore parla di Lloyd Dobler (John Cusack), un ragazzo di 19 anni che sta per affrontare il giorno del suo diploma; anche se non sembra essere questo al centro della sua attenzione. Lloyd vive con sua sorella Constance, interpretata dalla vera sorella dell’attore: Joan Cusack. Quest’ultima ha un figlio di pochi anni avuto da una relazione terminata. I due, con il bambino, vivono da soli in una zona periferica di Seattle senza la presenza dei genitori. Questi ultimi, nel film, non vengono quasi mai citati e di loro ci viene solo svelato che il padre è un militare. I due fratelli hanno un rapporto molto forte, l’uno può contare sull’altra, e così si sostengono a vicenda.

Lloyd è un ragazzo che si sta affacciando alla vita, ma che non ha molte prospettive o idee su cosa fare del suo futuro. Mentre tutti gli fanno pressione sul prendere una strada a tutti i costi, lui si mantiene sull’idea, non troppo convinta, di fare il militare e sulla ferma convinzione di evitare a tutti i costi un lavoro d’ufficio. Nonostante ciò, fin dall’inizio del film, due cose essenziali le ha però ben a mente: la sua passione per la kickboxing e la sua voglia di conquistare la ragazza più inarrivabile della scuola: Diane Court (Ione Skye).

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Diane d’altro canto è una studentessa modello che, incoraggiata dal padre fin da piccola, ha sviluppato grandi ambizioni e prospettive. Il padre la motiva e la spinge sempre a definirsi la migliore, molte volte finendo per disprezzare gli altri, non considerati dall’uomo all’altezza di sua figlia. Il padre fa di tutto per assicurarle un futuro. Letteralmente di tutto, andando alcune volte a sottovalutare i desideri e i sentimenti di Diane stessa.

Nonostante il suo definirsi sempre come la migliore, Diane è una ragazza genuina che ama prendersi cura degli altri. Diane rappresenta quella che è una competizione sana che si può portare avanti senza il bisogno di sovrastare gli altri. Però, fin da subito, ci accorgiamo che la ragazza sembra vivere molto distante dai suoi coetanei e non avere un rapporto vero e proprio con loro, tanto che quando fa il discorso in onore del diploma, a nome di tutta la scuola, si sente a disagio, poiché riconosce pochi visi tra coloro che la stavano ascoltando. Probabilmente il buttarsi sempre a capofitto nello studio per eccellere e il rapporto molto stretto con il padre, rapporto rafforzato dopo la separazione dei genitori, ha contribuito a tenerla lontana dal vivere appieno la sua giovane età.

Una semplice storia d’amore

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Grazie alla perseveranza e alla piacevole insistenza di Lloyd, Diane accetta l’invito del ragazzo per andare insieme alla festa del diploma, occasione per stare finalmente con i suoi coetanei. Dopo la festa i due ragazzi continuano a vedersi e ad uscire, apprezzando l’uno la compagnia dell’altra. Un giro, una passeggiata, uno sguardo. Così finiscono per innamorarsi. La loro storia d’amore è una storia semplice, che parla di due ragazzi che hanno davanti un futuro e che scelgono di starsi accanto curando l’uno le debolezze e le inadeguatezze dell’altro. Andando in questo modo a creare fiducia reciproca e tranquillità, uno spazio sicuro lontano dai drammi. I termini più adeguati per descrivere il loro amore sono forse cura e leggerezza. I due ragazzi si fanno da scudo, proteggendosi e scacciando di dosso il peso del futuro, che imminente sta arrivando e per il quale non si è del tutto ancora pronti. Per il quale si ha paura.

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Questo amore così leggero è veramente piacevole da guardare e soprattutto lo è vedere il suo sviluppo durante il corso della pellicola. Ciò che si presenta come simbolo di questo amore è una canzone, una dolce melodia che lega indissolubilmente le anime dei protagonisti. La melodia in questione è : In Your Eyes di Peter Gabriel che fa da sfondo a tutto il film e soprattutto ad alcuni momenti iconici della pellicola stessa, facendoli rimanere impressi nella mente.

«Non per soldi ma per amore»: il futuro davanti

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Verso la fine assistiamo ad una maturazione dei ragazzi. Diane decide per se stessa e finalmente prende in mano la sua giovinezza, sentendosi libera; Lloyd non cede alle pressioni di voler prendere una strada precisa a tutti i costi, ma preferisce piuttosto seguire il cuore. E di pari passo alla maturazione dei due ragazzi, matura anche il loro amore che, dopo delle traversie, trova il coraggio di farsi sentire e di creare una prospettiva per il futuro, un progetto. Difatti, verso la fine, quando tutto sembra perduto e ci sembra che il film possa andare solo in una direzione, si cambiano le carte in tavola. Così la fine regala a Non per soldi ma per amore un finale non scontato e tratta l’amore come vero protagonista, donandogli il potere di fare strada ai giovani verso il domani, un domani che ora sono pronti ad affrontare mano nella mano.

In conclusione, possiamo dire che anche per i non amanti del genere “commedia romantica” Non per soldi ma per amore potrebbe essere sicuramente una piacevole visione. L’amore genuino di due ragazzi che si affacciano alla vita è sicuramente qualcosa che lascia lo spettatore sognante e con un accenno di sorriso sulle labbra.


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Giulia, classe '98, milanese ma con radici ben salde nella mia Campania. In generale mi piace definirmi una persona molto curiosa e che si appassiona facilmente alle cose. Mi affascina tutto ciò che regala un' emozione, scrivo per vedere i miei pensieri e poter sviluppare un mio punto di vista sulle cose.

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