Arriva al cinema nelle giornate del 9-10-11 maggio il docu-film evento che ruota attorno alla vicenda del celebre faraone egizio Tutankhamon, concentrandosi, in particolare, sull’ultima mostra che lo ha celebrato in giro per il mondo. Il film in questione si intitola Tutankhamon, l’ultima mostra ed è un progetto originale Nexo digital prodotto in collaborazione con Laboratoriorosso.
Storia, mito e presente
“Fra il profondo silenzio, la pesante lastra si sollevò. La luce brillò nel sarcofago. Ci sfuggì dalle labbra un grido di meraviglia, tanto splendida era la vista che si presentò ai nostri occhi: l’effige d’oro del giovane re fanciullo”– dal diario di Howard Carter (esploratore che portò alla luce il tesoro di Tutankhamon)
Tutankhamon, l’ultima mostra ripercorre la storia di Tutankhamon intrecciando tre percorsi distinti che raccontano con grande pathos e cura per il dettaglio, verità e finzione, luci e ombre, mito e realtà dietro alla figura del “Re bambino”.
Il primo filone narrativo ci mostra verità e leggende della del faraone: discendente del dio Osiride, erede di un grandissimo impero, ma fragile nell’animo e nel corpo. Il secondo ci racconta come nasce il mito di Tutankhamon nel periodo che segue la scoperta del suo sepolcro nel 1922. La leggenda dà un nuovo significato alla storia cambiando le sorti del giovane re. Il terzo, nonché quello più vicino a noi, ci dà una prospettiva unica sull’ultima grande mostra itinerante che ha portato in giro per l mondo, prima di fermarsi a causa del covid, gli oggetti del tesoro di Tutankhamon.
Il miracolo dell’alba
Il sacrario portato alla luce dell’archeologo ed egittologo americano Carter contiene questi tesori dal valore inestimabile, un patrimonio di ricchezze donato al sovrano per affrontare la “vita” ultraterrena. Quest’ultima si caratterizza come un viaggio che passa tra le tenebre della notte, in cui il sovrano dovrà sconfiggere mostruosi demoni, per poi terminare nel chiarore dell’alba; un viaggio che racconta il miracolo del ciclo solare, un ciclico peregrinare che il faraone ripete anche nell’aldilà guidato dagli dei Iside, Osiride, Maat e Ra Orakhti.
Tutankhamon: Il faraone bambino che diventò leggenda
Considerato uno dei faraoni minori e deceduto nel 1323 a. C., Tutankhamon ha visto l’inizio dell’età d’oro successivamente alla riesumazione della sua tomba nel 1922.
Affascinante è come Tutankhamon, grazie ai media sia diventato leggenda; in Tutankhamon, l’ultima mostra egli viene definito come un supereroe da Sandro Vannini, fotografo che ha immortalato di più in assoluto il tesoro di Tutankhamon. Che lo si voglia investire della nomina di supereroe o di “Golden Boy”, rimane il fatto che la figura del faraone bambino si inserisce a pieno titolo nell’epoca del dopoguerra, periodo in cui il mondo vedeva con occhi di rinascita e spensieratezza il ritrovamento di un tesoro così grande ed inestimabile.
Il grande fenomeno di Tutankhamon che si registrò nei mitici roaring 20s influenzò la musica, il cinema, la moda e lo stile di vita molte persone che speravano in una rinascita e cedevano alla promessa di grandi ricchezze.
Una produzione vincente
In conclusione, è giusto approfondire l’aspetto della produzione dietro questo docu-film. Il regista, Ernesto Pagano, sceglie una narrazione interessante, i tre fili del racconto si intrecciano alla perfezione permettendoci di avere una visione privilegiata sul soggetto, le inquadrature sono mirate ed il racconto che il regista vuole fare di questa vicenda è reso solenne e colmo di note emotive dalla colonna sonora ideata da Marco Mirk.
La colonna sonora è modellata ad hoc su ogni singola scena e va ad impreziosire ed arricchire la pellicola scaturendo stati d’animo e sensazioni inaspettate. La fotografia di Sandro Vannini ci permette di avere una visione dettagliata soprattutto sul tesoro di Tutankhamon, restituendoci una narrazione dell’inestimabile patrimonio artistico più unica che rara.
Infine, la voce calda e bassa di Manuel Agnelli, fresco vincitore del David di Donatello per la miglior canzone originale del film Diabolik, è come una musica che ci giuda e ci culla nella storia del faraone. Notevole è la cura che il frontman degli Afterhours dedica alla descrizione degli oggetti del tesoro di Tutankhamon, regalandogli una vita nuova e spiegando il significato più profondo che si cela dietro ogni singolo oggetto.
Tutankhamon, l’ultima mostra è sicuramente una visione piacevole ed affascinante. Il film stimola la visione dello spettatore poiché regala un punto di vista più ampio su un soggetto che tutti pensiamo di conoscere veramente, ma di cui abbiamo ancora qualcosa da imparare.
Seguici su Instagram, TikTok, Facebook e Telegram per sapere sempre cosa guardare!
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!