L’enfant prodige Xavier Dolan compie oggi, 20 marzo 2020, trentun anni. Per festeggiarlo, e per approfondire la conoscenza del suo lavoro, ci siamo concentrati su una delle componenti fondamentali delle sue pellicole: le colonne sonore. I film di Xavier Dolan cineasta canadese sono infatti caratterizzati da musica sempre azzeccatissima, che finiscono con il contraddistinguere ciascuno dei suoi lavori. E, ça va sans dire, le scene in questione diventano iconiche e rappresentano da sole l’intero film.
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J’ai tué ma mère (2009)
Nel primo film di Dolan, realizzato quando il regista aveva solo diciannove anni, la canzone per eccellenza è Noir désir della band belga Vive la fête. La sua melodia trascinante accompagna l’ormai celebre scena del dripping, in cui il protagonista Hubert (Xavier Dolan) e il suo ragazzo Antonin (François Arnaud) dipingono un ufficio con questa tecnica, per poi amarsi sui fogli di giornale.
Les amours imaginaires (2010)
Si potrebbe dire che il secondo film di Dolan ha tra i suoi protagonisti anche una canzone: parliamo di Bang bang di Dalida, melodia che apre, attraversa e chiude il film, caratterizzando le vicende del triangolo amoroso formato da Francis (Xavier Dolan), Marie (Monia Chokri) e Nicolas (Niels Schneider). Riportiamo la scena, tutta girata al ralenti, del primo appuntamento di Francis e Marie con Nicolas.
Laurence Anyways (2012)
Laurence (Melvil Poupaud) e Fred (Suzanne Clément), al centro di questa storia d’amore non convenzionale, finiscono con il ritrovarsi sempre, anche quando sembra che la loro relazione sia giunta al capolinea. Provano a reinventarsi fuggendo all’Île au Noir, e la poetica scena della loro fuga è accompagnata dal brano A New Error, del gruppo di musica elettronica Moderat.
Tom à la ferme (2013)
Per il film di Dolan dall’atmosfera più opprimente abbiamo scelto la canzone che accompagna Tom (Xavier Dolan) nella sequenza finale, in cui si libera dalla relazione tossica con il cognato Francis (Pierre-Yves Cardinal) e riesce a tornare a Montréal: stiamo parlando di Going to a Town del cantautore canadese Rufus Wainwright.
Mommy (2014)
Mommy, il film che ha consacrato Xavier Dolan a livello internazionale, ci ha messi in difficoltà: non è semplice individuare una melodia per eccellenza. Abbiamo scelto, alla fine, di dare lo scettro alle note del pianoforte di Ludovico Einaudi, che con la sua Experience segna uno dei momenti più toccanti del film. Non si possono però non citare anche On ne change pas di Céline Dion, sottofondo di una splendida scena di ballo che vede protagonisti Steve (Antoine-Olivier Pilon), sua madre Diane (Anne Dorval) e la vicina di casa Kyla (Suzanne Clément), e Wonderwall degli Oasis, che qui diventa un vero e proprio inno alla libertà.
È solo la fine del mondo (2016)
Il primo amore non si scorda mai. E proprio per questo merita di essere legato alla canzone giusta. Per la scena, da brividi, in cui il protagonista Louis (Gaspard Ulliel) rievoca la sua prima volta con Pierre (Antoine Desrochers), Dolan ha scelto un brano dolcissimo: Une miss s’immisce della band francese Exotica, che sembra fatto apposta per questa sequenza.
«La mia vita con John F. Donovan» (2018)
La canzone simbolo del primo film made in the USA di Dolan è una ballata degli anni Novanta: Bitter Sweet Symphony dei The Verve, che accompagna l’emozionante sequenza che precede i titoli di coda. Rupert (Ben Schnetzer) ha appena finito di raccontare la storia sua e di John F. Donovan (Kit Harington) e, libero dai fantasmi del passato, è pronto a vivere con pienezza la sua vita, come attore e soprattutto come uomo.
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