Il periodo più importante della storia del Regno Unito è stato sicuramente il regno della regina Vittoria, il regno più lungo della storia della monarchia britannica prima di quello di Elisabetta II. Il regno della regina Vittoria è stato caratterizzato da progresso economico e tecnologico, dall’espansione dell’impero coloniale britannico, ma anche da importanti problemi sociali come le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche e una nascente questione femminile che sfocerà negli anni successivi.
In quegli anni, oltre alla nascita di gang criminali come i Forty Elephants, anche sport come la boxe assumono la loro rilevanza. Diffusi erano, infatti, incontri di boxe clandestini combattuti a mani nude nella East End, la parte più povera di Londra, e nel 1867, con le regole del Marchese di Queensberry, venne introdotto l’uso obbligatorio dei guanti. Di tutto questo parla A Thousand Blows, serie tv in sei episodi uscita su Disney+, già rinnovata per una seconda stagione, creata da Steven Knight e diretta da Tinge Krishnan e Nick Murphy.
La trama di A Thousand Blows
Dopo il successo di Peaky Blinders – di cui si stanno attualmente svolgendo le riprese del film – e dopo aver scritto la sceneggiatura di Spencer e Maria di Pablo Larraìn, Steven Knight si cimenta con un nuovo progetto ambientato nella Londra vittoriana. Siamo agli inizi degli anni Ottanta del XIX secolo. Il Regno Unito si è ormai imposto come grande potenza economica e politica in tutto il mondo, e Londra mostra già allora segni di essere una grande città cosmopolita.
A Londra approdano due giamaicani provenienti da Morant Bay in cerca di un futuro migliore: Hezekiah Moscow (Malachi Kirby) e Alec Munroe (Francis Lovehall). Il primo nutre il sogno di diventare domatore di leoni, mentre il secondo aspira a diventare boxeur e muove i primi passi negli incontri clandestini. I destini dei due amici fraterni si intrecciano con quelli di Mary Carr (Erin Doherty), la famigerata regina della gang criminale dei Forty Elephants, e di Henry “Sugar” Goodson (Stephen Graham), proprietario assieme al fratello Edward “Treacle” Goodson (James Nelson-Joyce) del Blue Coat Boy Pub, e campione di incontri clandestini di boxe.
Hezekiah e Alec scopriranno a proprie spese cosa significa fare parte di un nuovo mondo, muovendosi fra colpi criminali e incontri di boxe clandestini, ma anche nei prestigiosi club della West End, parte ricca e abbiente della capitale inglese. Impareranno tutto questo confrontandosi anche con la discriminazione e il razzismo presente al tempo, che richiameranno alla loro memoria eventi del passato relativi al loro paese d’origine e al rapporto con il colonialismo britannico.
A Thousand Blows, il contesto storico dietro alla nuova creatura di Steven Knight
Steven Knight non è nuovo a cimentarsi in progetti che riguardano l’Inghilterra del passato: oltre alla già citata Peaky Blinders, ricordiamo gli adattamenti dai romanzi di Charles Dickens A Christmas Carol e Great Expectations e in Taboo. Per A Thousand Blows, Knight racconta di come l’idea sia arrivata da Stephen Graham, con cui aveva già collaborato in passato, che lo ha poi contattato per discuterne.
Senza dare troppe anticipazioni di ciò che accadrà nella serie, nella serie troviamo personaggi realmente esistiti, come ad esempio, la figura di Hezekiah Moscow. Quest’ultimo iniziò a combattere negli incontri professionistici di boxe dopo aver perso il ruolo di domatore di orsi per presunte crudeltà verso gli animali all’East London Aquarium di Bishopgate.
Moscow Iniziò a combattere con il soprannome di Ching Hook, retaggio delle sue origini cinesi per parte della nonna materna, proveniente dalla Cina meridionale. In lingua originale, Moscow definisce la nonna “Hakka Chinese“, espressione che identifica persone provenienti dalla Cina meridionale, specie dalla zona di Guangdong. Come nella realtà, inoltre, anche nella serie Hezekiah parla fluentemente cinese mandarino, come dimostrano alcune delle scene con Lao (Jason Tobin), il proprietario della locanda dove lui e Alec soggiornano arrivati dalla Giamaica.
Come Moscow, anche Sugar Goodson e Mary Carr sono personaggi realmente esistiti. Il primo, che qui appare anche come signore di una gang locale, è stato un pugile che ha vissuto il passaggio della boxe alle regole di Queensberry, noto per la sua condotta non sempre esemplare; la seconda, invece, è stata una leader della gang dei Forty Elephants, gang tutta al femminile specializzata in borseggi, rapine di negozi di lusso.
Analogie e differenze fra A Thousand Blows e Peaky Blinders
Condividendo lo stesso ideatore e sceneggiatore, viene naturale fare un confronto fra A Thousand Blows e Peaky Blinders.
Iniziamo dalle somiglianze. Entrambe le serie tv non solo raccontano storie di rivalsa della classe operaia, come dichiarato da Knight, ma riescono bene a rappresentare il contesto storico dell’epoca: Peaky Blinders sa ben rappresentare la nascita del movimento operaio e quello femminista, la nascita dell’IRA, l’ascesa di Oswald Mosley, e il pericolo di fascismo nel Regno Unito. A Thousand Blows narra bene il progresso e le contraddizioni dell’epoca vittoriana. Entrambe le serie, inoltre, sanno intrecciare molto bene fatti storici realmente accaduti con fatti di finzione creando storie convincenti dal punto di vista narrativo e storico.
Le differenze, forse, sono da riscontrarsi nel focus che Peaky Blinders e A Thousand Blows adottano. La prima è più incentrata sul personaggio di Thomas Shelby (Cillian Murphy), personaggio che ha più stretto contatto con personaggi storici di una certa importanza – Winston Churchill e Oswald Mosley – e di cui la serie mostra i turbamenti; Thomas Shelly è un uomo che vuole avere il potere, è attratto dal Male, ma ne subisce le conseguenze perdendo parte importante della propria famiglia come la figlia, la prima moglie e il fratello John. Oltre a questo, Peaky Blinders vira molto sul thriller politico e di spionaggio.
La seconda, invece, si focalizza su più personaggi e dà pari attenzione a questi; non li mette a confronto con importanti personaggi storici realmente esistiti e tematizza più aspetti come il confronto fra progresso e degrado delle periferie, il colonialismo britannico e la discriminazione razziale e la questione femminile. Da questo punto di vista, A Thousand Blows ha una marcia in più che lo rende diverso in tutto e per tutto da Peaky Blinders.
A Thousand Blows, Hezekiah e il retaggio coloniale
La sottotrama più interessante di A Thousand Blows è quella che riguarda sicuramente Hezekiah Moscow, che da domatore di leoni si ritrova a diventare boxeur.
Il personaggio di Hezekiah è reso, però, meglio nella versione in lingua originale, dove Malachi Kirby mantiene l’accento giamaicano (l’attore ha infatti genitori di origini giamaicane). Dal punto di vista di dizione, anche se a livello di doppiaggio si perde, questa particolarità viene spesso rimarcata come elemento di orgoglio per Moscow, che anche linguisticamente parlando vuole combattere contro lo stereotipo che vede collegato in automatico il colore della pelle a una determinata origine.
In uno dei suoi incontri di boxe, Hezekiah si presenta come “un uomo cino-giamaicano“, affermando che il suo nome significa “forza del signore”. Per Moscow, la boxe è un modo per vendicarsi di ciò che la sua famiglia e la sua gente ha subito in Giamaica durante l’occupazione da parte delle truppe inglesi, e che noi vediamo in dei flashback che appaiono nel momento in cui Hezekiah combatte o interagisce con determinati personaggi.
Momenti chiave di una crescente rabbia di Hezekiah verso la società londinese sono, per esempio, l’incontro con il gestore del circo, che lo vuole rinchiudere in una gabbia dedicata al selvaggio africano, ma anche il set fotografico per presentarlo agli spettatori degli incontri di boxe, che vede liane e alberi frondosi. In tutto questo, Hezekiah trova conforto nell’amicizia con il già citato Lao, il quale prova sulla sua pelle il fatto di vivere ai margini in una società che rigetta le persone di altri paesi arrivando persino a prenderli in giro.
Mary Carr, Sugar Goodson e Hezekiah Moscow sotto il segno del riscatto
Quanto detto per Hezekiah ci permette di legarlo alle figure di Sugar Goodson e di Mary Carr, personaggi diversi da Moscow, ma accomunati dalla stessa voglia di riscatto. Sugar Goodson, ad esempio, sebbene sia più famoso del fratello Treacle – anche lui boxeur – si sente sempre paragonato a quest’ultimo, padre di famiglia e socialmente più diplomatico e presentabile di lui. Sugar Goodson, inoltre, è una persona che dietro la sua corazza di duro nasconde una grande fragilità, legata soprattutto a Mary Carr, per la quale nutre sentimenti d’affetto mai ricambiati.
Sugar Goodson trasforma Hezekiah in un’ossessione che lo porta ancora di più a esacerbare la sua durezza e cattiveria, e a combattere una guerra fra poveri. Goodson, infatti, intraprende una lotta contro lo straniero pronto a prendersi quello che secondo lui spetterebbe, in particolare il successo nella boxe. Goodson, dunque, rappresenta un vecchio mondo di emarginati che non accetta di essere rimpiazzato da altri emarginati, e che non accetta il cambiamento voluto dal progresso di una società che sta diventando sempre più multiculturale.
Il confronto fra Goodson e Hezekiah si gioca anche su rapporto che i due hanno con Mary Carr. Quest’ultima, però, come loro vive una sua lotta personale per il riscatto e l’emancipazione. Mary Carr, infatti, è figlia di una crescente coscienza femminile desiderosa di trovare una strada tutta sua senza dipendere da nessuno: Mary Carr non accetta che Goodson le dia protezione, non vuole sottostare ai dettami della madre, ma è anche in aperto contrasto con il capo della gang Elephant & Castle, Indigo Jeremy, che non accetta che la ragazza segua la sua strada e organizzi colpi criminali di sua iniziativa.
Tutti e tre, dunque, si dimostrano essere personaggi che sanno assumere una propria psicologia al di fuori delle fonti storiche. Sebbene non si siano mai incontrati veramente, come dichiarato in varie occasioni da Steven Knight, interagendo i tre portano avanti la propria battaglia con i propri demoni: Goodson contro il progresso, Moscow contro il colonialismo e la discriminazione, e Carr contro un’immagine della donna sottomessa al sistema.
I tre mostrano, quindi, un profondo cambiamento interiore che mostra come la scelta della vita criminale sia, in realtà, dovuta non al gusto per esercitare il male, ma un modo per far sentire la propria presenza e provare a cambiare una società ipocrita, che esclude e discrimina.
A Thousand Blows, un nuovo successo firmato Steven Knight
Se nel mondo del cinema e della televisione c’è una garanzia, questa porta il nome di Steven Knight, sceneggiatore di progetti ogni volta capaci di stupire. Questo è il caso anche di A Thousand Blows, che non offre una semplice storia criminale, ma che offre un ottimo intreccio fra Storia e finzione, raccontando una profonda storia di riscatto e di lotta contro ogni stereotipo ed emarginazione.
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