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Creators - The Past

Creators – The Past, l’attesa è finita. Lo S-cult italiano sbarca su Prime Video

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9 minuti di lettura

Dopo quasi 2 anni e mezzo dalla (fugace) uscita nelle sale cinematografiche, e dopo tante voci di corridoio che hanno accresciuto l’aura di mito che avvolge il film, esce a sorpresa su Prime Video il controverso Creators – The Past, opera prima di Piergiuseppe Zaia scritta a quattro mani con Eleonora Fani, che è anche attrice e produttrice. Con una produzione iniziata nel lontano 2014, nel cast di questa ambiziosa epopea fantascientifica figurano anche nomi importanti come Gérard Depardieu e William Shatner, oltre ad un cameo di Mauro Biglino, controverso scrittore conosciuto per le sue interpretazioni pseudoscientifiche sulla Bibbia. Una presenza che sembra essere molto più importante di quel che appare: d’altronde, Creators – The Past è pieno di insolite sorprese.

Creators – The Past, una space opera complottista

Creators - The Past

La trama, apparentemente convoluta, è degna delle migliori space opera del mondo del fumetto e del cinema: si svolge su più pianeti e in diversi piani temporali, dall’alba dei tempi fino all’imminente fine apocalittica del pianeta Terra. La trama è anche zeppa di riferimenti culturali e pseudointellettuali che appartengono al mondo delle teorie cospirazioniste, religiose e pseudoscientifiche.

Ambientato nel 2012 (data non casuale, probabilmente un riferimento alla fine ciclica del calendario Maya), Creators – The Past inizia col botto, spiegando la mitologia dell’universo filmico: la voce narrante di Luca Ward introduce gli Dèi alieni protagonisti, chiamati Lord, e le Lens, artefatti di estrema potenza che contengono il DNA, la memoria dell’esistenza e il nucleo della vita. Ogni Lord detiene il possesso di una Lens.

In preparazione di un imminente allineamento planetario, che darà luogo ad un brevissimo passaggio di frequenza, il destino dell’universo disegnato dai Lord esige la distruzione del pianeta Terra. Ma Lord Kanaff (Marc Fiorini), responsabile dell’evoluzione umana, si è affezionato alla sua creazione, e si rifiuta di partecipare a questo piano. Seguono dei complotti politici tra i Lord: Lord Ogmha (Shatner) incarica Lady Airre (la Fani) di impossessarsi della Lens di Kanaff, disponendo del suo figlio terrestre Tammuz (concepito con il Re Scorpione, anche se non quello di Dwayne Johnson).

Nel frattempo Lord Kal (Bruce Payne, anche produttore esecutivo), che vuole rifondare un nuovo pianeta, ha nelle sue mire il pianeta Terra come nuova dimora. Quindi Kal orchestra un’invasione aliena sul nostro pianeta con l’aiuto del suo emissario Manifesto (Depardieu), assegnandogli il compito di arruolare un nuovo esercito, plagiando le menti di tutti gli esseri umani. Anche lui si è affezionato alla razza umana e questo porterà ad un difficile conflitto interno. Nel frattempo, in tutto il mondo i vertici del potere politico, economico e religioso sono in mano ad una razza aliena, mentre la fede nelle religioni sta svanendo, poiché i “nuovi Dei” del denaro e di internet hanno preso il sopravvento.

Un’accozzaglia irresistibile di sci-fi e religione

Creators - The Past

Tutto questo avviene solo nei primi 10 minuti di film, e per non rovinare (?) la visione non diremo altro. Già da questi primi minuti sono evidenti le influenze dalle teorie complottiste sulla creazione della vita e sull’esistenza di forme di vita aliene superiori a noi, una sorta di Prometheus con tinte fanatiche pseudo-religiose. Ma anche American Gods e V, la serie tv che mostrava l’invasione segreta dei Rettiliani, che muovevano la vita, l’economia e la politica del nostro pianeta.

Creators – The Past sembra volutamente confermare le proprie ispirazioni, mostrando un cameo (anche se ridoppiato, come tutto il film) di Mauro Biglino, famoso per le sue teorie in cui sostiene che numerose figure di riferimento della Bibbia, compreso Gesù, siano in realtà entità extraterrestri.

Nel film seguiranno infatti esperimenti alieni, viaggi nel tempo, rivelazioni bibliche, virtualità videoludiche, e complotti socio-politico-economico-religiosi. Il tutto condito da datati effetti speciali in CGI, poco sviluppati e grezzi, da una recitazione altalenante tra l’apatia e il sopra le righe, da un montaggio confuso e distraente, e da una colonna sonora sorprendentemente epica e ben orchestrata.

Insomma, si tratta del classico film di serie C che un giovane Yotobi avrebbe recensito assieme a quelli della casa cinematografica The Asylum. Ed in effetti, Creators – The Past è tornato sotto i riflettori proprio grazie allo Youtuber italiano Karim Musa, che lo scorso ottobre ha caricato un video sul suo canale in cui tenta di indagare sulla ostica produzione del film.

Il mistero della produzione di Creators – The Past

Creators - The Past

Il mistero che avvolge il dietro le quinte di Creators – The Past nacque sin dalla sua prima uscita nelle sale cinematografiche, nell’ottobre 2020. Il film attirò immediatamente l’attenzione e la fascinazione di quei pochi spettatori che, incuriositi dalla bizzarria e dalla ricchezza della trama, andarono a cercare nel web le origini e le persone coinvolte. E nacquero subito i primi misteri.

Il budget del film è tutt’oggi sconosciuto: i produttori fanno tutti parte della crew, che siano attori o sceneggiatori, e la casa di produzione Artuniverse è stata creata appositamente per la creazione di questo film, probabilmente ideata come la casa di un nuovo universo condiviso. Spunta comunque un nome interessante, quello di Michel J. Vandewalle, produttore esecutivo, tra gli altri, dei film di Iron Sky, altra saga che fa uso di trame cospirazioniste, anche se stavolta in tono apertamente satirico.

Anche i collegamenti con figure come il già citato Biglino avevano fatto destare dei sospetti, tant’è che si era subito pensato a qualche strumentazione di propaganda pseudoscientifica/religiosa. La stessa Fani sembra essere una divulgatrice attiva di queste teorie. Nel sopracitato video di Yotobi vengono analizzati più approfonditamente questi collegamenti e vengono anche intervistati alcuni responsabili agli effetti visivi, che concedono molti aneddoti divertenti sulla realizzazione del film.

In occasione dell’uscita su Prime Video, la stessa Eleonora Fani ha caricato una live sul suo canale YouTube, in cui concede qualche curiosità in più sul film e, soprattutto, sulle influenze ricevute. Adesso che è finalmente fruibile da tutti, forse Creators – The Past ha perso un po’ del suo iniziale fascino, dovuto proprio alla sua irreperibilità e alle numerose voci di corridoio che imperversavano su internet. Ma ormai il gioco è fatto e, volente o nolente, il film di Zaia è diventato un vero e proprio (s)cult, creandosi una piccola ma determinata fanbase, che adesso richiede a gran voce i prossimi capitoli: Creators – The Present e Creators – The Future. Chissà cosa riserverà il futuro.

Nel frattempo, Creators – The Past è (finalmente) disponibile su Prime Video.


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Nato a Roma, studia attualmente al DAMS di Padova.
Vive in un mondo fatto di film, libri e fumetti, e da sempre assimila tutto quello che riesce da questi meravigliosi media.
Apprezza l'MCU e anche Martin Scorsese.

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