Il 24 marzo è approdata in Italia la piattaforma di streaming targata Topolino. Molti alla vista del catalogo hanno storto il naso, leggendo solamente nomi di prodotti dal facile effetto nostalgia e pochi, pochissimi show inediti.
Cosa offre Disney+ oltre ai lungometraggi animati che abbiamo amato, ma anche visto talmente tante volte da aver bruciato il videoregistratore? La risposta la danno i numerosi documentari di cui la piattaforma è colma: dalle immense praterie della savana fino agli studi di animazione Pixar, passando per l’entusiasmo contagioso di Jeff Goldblum davanti a un paio di scarpe.
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L’emozione del vero live action
Del pacchetto Disney fa parte anche l’enorme mondo di National Geographic, famoso per i suoi splendidi documentari sulla natura. La vita dei veri Simba, Scar e Mufasa è raccontata da Il mistero dei leoni, un intenso racconto sulla vita dei felini più grandi del mondo nel cuore dell’Africa.
Nemo, Dory, Marlin e lo squalo Bruto compaiono nel loro coloratissimo habitat naturale in Il paradiso degli squali, dove l’esploratore Enric Sala guida lo spettatore lungo le incontaminate barriere coralline del Pacifico. All’oceano e al suo fragile equilibrio sono dedicati molti affascinanti documentari della piattaforma, per scoprire l’ambiente naturale che meno conosciamo al mondo.
Imperdibile per gli amanti della natura è anche Le ali della seduzione: la storia di due ornitologi talmente affascinati dal leggendario uccello del paradiso da trascorrere quasi un decennio nella foresta della Papua Nuova Guinea per conoscere, osservare e classificare una specie animale praticamente sconosciuta fino ad allora.
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Misteri, relitti e scarpe da tennis
Se le avventure del mondo animale non vi appassionano il catalogo Disney+ viene incontro anche a chi vive di misteri, storia e luoghi inesplorati. Dal Titanic all’Isola di Pasqua i documentari su leggende e segreti storici non mancano. Tra i molti segnaliamo sicuramente Oceani. I segreti degli abissi.
La serie di documentari mostra in modo strabiliante cosa vedremmo se potessimo drenare gli oceani: dalle catene montuose sottomarine alle grandi navi da guerra tedesche affondate durante il secondo conflitto mondiale. Grazie alle tecnologie più innovative tornano alla luce relitti e città sommerse, risolvendo misteri irrisolti da secoli.
Insieme a James Cameron scopriremo quanto del kolossal Titanic era storicamente accurato. Un documentario nato in occasione dei 20 anni dall’uscita del film che ha fatto conoscere al mondo la storia della nave considerata inaffondabile, colata a picco il 15 aprile 1912.
Le telecamere scese fino al relitto mostreranno le vere cabine, la sala da pranzo e l’iconico scalone della prima classe, oltre a raccontare le storie delle migliaia di persone coinvolte nel tragico naufragio.
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I veri misteri a volte si celano dietro oggetti che vediamo ogni giorno: ce lo insegna Jeff Goldblum portandoci a conoscere i mille retroscena della realizzazione di una scarpa da tennis, il traffico milionario che le riguarda e la furia dei collezionisti.
L’indimenticabile Ian Malcom di Jurassic Park è il protagonista de Il mondo secondo Jeff Goldblum, durante il quale si addentrerà nei misteri delle cose più banali della vita.
Dopo il mondo delle sneakers l’attore ci porterà a conoscere i segreti del gelato e dei tatuaggi, in una serie in continuo aggiornamento.
Come nasce un cartone animato: i dietro le quinte del mondo Disney
Come viene realizzato un film Pixar? Che cos’è il “Rinascimento Disney”? Com’è nata Disneyworld? Da dove arriva l’idea di creare il Marvel Cinematic Universe?
A queste e ad altre domande rispondono i documentari sul mondo Disney, una serie di approfondimenti sui segreti dell’animazione, delle dinamiche degli studios e delle difficoltà dietro alla creazione dei film che abbiamo visto e rivisto durante la nostra infanzia.
Nel documentario agrodolce Il risveglio della magia si raccontano le sfide e gli scontri avvenuti all’interno degli studi Disney durante gli anni Ottanta e Novanta, periodo in cui la più grande casa di produzione del mondo ha rischiato il fallimento, per poi riprendere vita attraverso la creazione di nuovi film, più maturi e ambiziosi, come La Sirenetta, Il Re Leone, Aladdin e tutti i meravigliosi lungometraggi del periodo conosciuto come Rinascimento Disney.
In The Pixar Story invece, si mostra come la forza creativa di un giovane studente del California Institute of Arts ha dato vita alla più grande azienda di produzione di lungometraggi in CGI.
In questo documentario John Lasseter racconta come il progetto Pixar ha preso vita grazie all’impressionante dedizione di disegnatori e animatori, che misero a repentaglio famiglia e salute per dare vita ai film che tutti conosciamo, e alla fiducia di un finanziatore visionario, che nonostante grosse perdite economiche durante i primi anni, non ha mai smesso di credere nel progetto: Steve Jobs.
Il magico e misterioso mondo dei parchi nei documentari Disney+
Non solo di animazione è fatta casa Disney; tra i molti documentari presenti su Disney+ non mancano quelli sul redditizio MCU e sulla storia dei parchi a tema più grandi al mondo: Disneyland.
La serie di approfondimenti dedicata ai retroscena dei successi del mondo Disney ci fa rendere conto di una cosa molto scontata. Pensiamo ai classici di animazione come qualcosa nata da un team di artisti in totale armonia tra loro, dove si segue un processo lineare per arrivare al prodotto finito. Niente di più falso.
Un lungometraggio Disney è frutto di estenuanti trattative, drammatici tagli e frustrazione. Non conosciamo le decine di personaggi eliminati dalle storie, le canzoni scartate e gli storyboard accartocciati. Non conosciamo nemmeno la sfiducia degli animatori in progetti che detestano, come capitò al giovane Tim Burton, che lasciò gli studi di animazione di Topolino dopo aver preso parte al film Red e Toby. Costretto a disegnare in uno stile che non era il suo, abbandonò il disegno per dedicarsi all’animazione in stop motion e alla regia.
Disney+ non è solo un prodotto che si basa sull’effetto nostalgia per vendere, ma mette in campo contenuti di alto livello per replicare quello che la casa di produzione di Burbank è sempre stata maestra nel fare: stupire e affascinare il suo pubblico.
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