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Mosto, ogni vostra goccia fa la sua parte

Il nuovo cortometraggio dei registi veneti Daniele Zen e Vernante Pallotti ha bisogno del vostro sostegno per regalare un messaggio di forza a chi ne ha bisogno

7 minuti di lettura

NPC Magazine non è solo uno spazio di discussione cinematografica; si è infatti rivelato, in diverse occasioni, anche un ottimo mezzo per aiutare giovani artisti emergenti a farsi strada. Ed ecco perché abbiamo deciso di portare alla vostra attenzione il nuovo cortometraggio Mosto, i cui registi Daniele Zen e Vernante Pallotti hanno avviato una campagna di crowfunding appoggiandosi alla piattaforma Produzioni dal Basso.

Nonostante l’idea alla base di questo cortometraggio sembri essere di estrema creatività artistica, in grado di esprimersi al meglio attraverso la potenza cinematografica, purtroppo la realtà, o meglio i soldi, innalzano questa barriera; per questo motivo il vostro supporto si rivela adesso più importante che mai! Fino ad oggi, i due registi sono riusciti ad accumulare i due terzi del budget che li separa dall’inizio delle riprese ad agosto e, sperando nel vostro contributo, si stanno impegnando ad avviare questa raccolta fondi che possa permettergli di pagare l’attrezzatura cinematografica.

Per diventare subito un sostenitore del progetto: Mosto – Cortometraggio

Mosto, i registi e la troupe

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Daniele Zen e Vernante Pallotti sono un duo di registi veneti attivi nella produzione cinematografica, televisiva e nell’editoria; si sono conosciuti alla Scuola di Cinema L. Visconti a Milano e sono legati da una comune poetica basata su realismo magico, storie d’amore, folklore e fascino della Natura. Mosto, in un carico incontro emotivo tra realtà e finzione, si fa specchio della terra da cui provengono e dei temi a loro cari ed ecco la ragione alla base della loro decisione di intraprendere questo viaggio, supportati da un team composto da professionisti giovani under 25, e da due case di produzione a cui sono affezionati: Eclettica e T-Rex Digimation.

La forza alla base di questo team è la profonda amicizia che lega i suoi collaboratori e che dura da anni, tra cui: Marco Biotto per la fotografia, Lucrezia Bolfo e Costanza Doria per la produzione, Nico Palermo per il reparto audio, Bianca Ruggeri immancabile scenografa, Sin Glam il loro MUA e Sofia Bressan, costumista.

Mosto, un cortometraggio intriso di folklore

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Tra i filari di viti della Valpolicella vive Elio, un ragazzo di tredici anni introverso e taciturno che passa l’estate ad aiutare nei campi la madre Adalia e il padre Ferruccio, viticoltori con una relazione burrascosa che sfocia spesso in violenza.
Nel clima asfissiante della loro casa ogni cosa passa sotto silenzio, ma come per uno strano contrappasso, il vino di loro produzione inizia inspiegabilmente a diventare sangue. A spezzare la sorte di questa maledizione sarà forse l’arrivo della luminosa Stellina che porterà i colori e una straordinaria forza di ribellione nella vita di un giovane Elio innamorato.

Ad eccezione del maturo e affermato attore che interpreterà Ferruccio, Livio Pacella, sono stati scelti dei non-attori per i ruoli di Elio e Stellina, rispettivamente Sante Cinquetti e Alice, affinché il disagio di fronte alla macchina da presa risultasse realistico per rappresentare scenicamente quello del figlio nei confronti di un padre violento.

La narrazione si basa sulla metafora della trasformazione del vino in sangue. La violenza e la paura nella famiglia di Elio distruggono ogni cosa, fino a intaccare il vino che produce. Le caratteristiche del corto sembrano perfettamente coincidere con il genere del realismo magico, seppure l’interiorità dei personaggi si manifesti in tutta la sua realtà, permettendo in tal modo una fusione tra realtà e finzione che rende possibile affrontare un tema difficile come quello della violenza domestica.

L’ispirazione per quest’atmosfera intrisa di mistero e ansia viene probabilmente da horror come Il sacrificio del cervo sacro che ha al centro una tragedia familiare ed ecco anche un possibile riferimento alla tradizionalità e alla semplicità della vita contadina che costituiscono gli elementi essenziali della campagna umbra protagonista della pellicola Le Meraviglie.

Violenza, sangue, famiglia, tradizione e campagna sono al centro di questo corto che, però, apre anche una finestra sul triste spaccato di vita quotidiano che accomuna molte famiglie.

Perché sostenere Mosto?

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Presentandosi come un racconto di formazione che ha per protagonista un ragazzino che deve affrontare una situazione di violenza domestica, Mosto non vuole essere una denuncia ma semplicemente proporre una via d’uscita e una speranza a coloro che, nella realtà, vivono una situazione analoga e non trovano la forza di liberarsi. È quindi un messaggio di supporto e vicinanza quello che i due registi si propongono di inviare attraverso la realizzazione del corto ed ecco perché il loro desiderio è che esso raggiunga più gente possibile, facendolo girare persino nelle scuole e nelle associazioni.

A tale scopo, sperano anche di ottenere una collaborazione nell’ambito della distribuzione per poter affrontare una linea festivaliera coerente; più precisamente le realtà di riferimento sono Premiere Film e Elenfant Distribution. Il loro obiettivo finale è quello di rendere disponibile gratuitamente il corto su una piattaforma per permettere a chiunque lo desideri di poterlo vedere.

Aiutare finanziariamente la realizzazione di questo corto è quindi anche un contributo alla società, affinché possa coglierne la forza di dare una svolta alla propria vita.

Per diventare un sostenitore: Mosto – Cortometraggio


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Classe 2001, studia attualmente Editoria e Giornalismo a Verona. Una grande passione per la letteratura e divoratrice seriale di libri sin dall’infanzia, scopre poi la sua passione per la scrittura e per il cinema durante gli studi universitari. Ama i tramonti, la montagna e il buon cibo.

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