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West Side Story musical

West Side Story, come farsi trovare preparati dal film di Steven Spielberg

4 minuti di lettura

Mancano pochi giorni all’uscita nelle sale dell’adattamento diWest Side Story, nuovo adattamento dell’omonimo musical firmato da Steven Spielberg. Cerchiamo, quindi, di fare il punto della situazione e prepararci alla visione. Cosa serve sapere prima di entrare in sala questo giovedì 23 dicembre? Scoprilo con la nostra guida a West Side Story.

Il musical originale di West Side Story

West Side Story viene composto tra il 1953 e il 1956 dalle penne di Arthur Laurents, Leonard Bernstein e Stephen Sondheim, recentemente scomparso. La prima assoluta è del 1957 al National Theatre di Washington e subito riscuote enorme successo, ispirando successivi riadattamenti su pellicola.

La storia si ispira alle vicende di Romeo e Giulietta di Shakespeare, trasposte nell’Upper West Side di una New York di metà anni Cinquanta. Come ogni rifacimento di Romeo e Giulietta che si rispetti abbiamo due bande rivali e due innamorati. Da una parte abbiamo gli Sharks, immigrati portoricani, e i Jets, ragazzi bianchi della città: tra queste fila si incontrano Tony, ex leader dei Jets, e Maria, sorella di Bernardo, leader degli Sharks.

Ripercorrendo la celeberrima opera di Shakespeare, si può immaginare l’andamento della trama. Possiamo, quindi, concentrarci su ciò che accompagna la storia. La musica e le parole che accompagnano la storia sono magistralmente composte da un trio di autori importantissimi nel mondo di Broadway: le maggiori hit del musical sono diventati enormi classici che anche chi non è avvezzo ad ascoltare musical può aver sentito, come ad esempio, America e I fell pretty.

I temi più importanti di West Side Story

In questa trasposizione dell’opera shakespeariana, Laurents, Sondheim e Bernstein hanno voluto mostrale le questioni sociali e razziali che imperversavano sulla New York della loro epoca. Le due gang si odiano per motivi molto flebili ma a cui non possono rinunciare: i portoricani “hanno osato” arrivare in America, gli americani non li hanno mai accettati.

Mentre le due fazioni non riescono a trovare un compromesso, se non quelli di fare a botte e ammazzarsi per strada ad ogni loro incontro, nemmeno la polizia fa nulla. Lascia andare i ragazzi una volta portati in centrale (come si sente in Gee, Officer Krupke) e lascia a loro il compito di sbrigarsela, senza sporcarsi le mani. Arriveranno solo a danno compiuto, senza che nessuno se ne preoccupi.

L’unico che cerca di moderare le due fazioni è Doc, proprietario della drogheria e capo di Tony. Cerca di far capire ai Jets che le loro aggressioni non portano a nulla, salva Anita dalle loro molestie, cerca di calmare gli animi. Ma si sa che, alla fine, nessuno gli darà mai retta.

Cosa aspettarsi in sala?

West Side Story Steven Spielberg

Il film che verrà proiettato nelle sale italiane dal 23 dicembre porta la firma di Tony Kushner alla sceneggiatura. Secondo quello che è stato detto e mostrato dai trailer ci si può aspettare una maggiore fedeltà al libretto originale rispetto al film del 1961.

La critica americana, dove il film ha già debuttato, è positiva e ci si aspetta grandi cose dalla nuova pellicola di Spieglberg. Di grande rilievo e attesa sono soprattutto le interpretazioni di Rachel Zegler come Maria, Ariana DeBose come Anita e Mike Faist come Riff.

Non vediamo, quindi, l’ora di saperne di più in attesa del 23 dicembre.


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Classe 1995, laureata in Filologia moderna. Mi nutro di libri, teatro, serie TV e musical. Datemi un film con una grande colonna sonora e sarò felice

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