L’affascinante Penn Badgley ritorna sul piccolo schermo con la quarta stagione di You, la Serie tv a tinte thriller dove il romanticismo diventa ossessione e innesca una giostra di omicidi a sfondo psicologico. I fili sono manovrati dal burattinaio Joe Goldberg, interpretato da Badgley che, per tre stagioni, ha incatenato lo spettatore al suo caotico e folle immaginario. Ed è la curiosità che spinge il fruitore di Netflix a scoprire quali novità introduce You 4 che, per stuzzicare la suspense, esce sulla piattaforma streaming in due parti: la prima il 9 febbraio, la seconda il 9 marzo.
Già dai primi cinque episodi disponibili è possibile tratteggiare l’arena in cui si muove il nostro protagonista, ancora una volta outsider di un mondo che non gli appartiene e tormentato dai fantasmi del suo passato. Sin da subito, però, si avverte un cambiamento di rotta, che rende Joe la vittima di un gioco di ricatti che non può più controllare. Ecco, quindi, l’irresistibile aguzzino cadere tra le trame di situazioni imprevedibili nella loro prevedibilità. E la quarta stagione strizza l’occhio ad Agatha Christie, con la comparsa di un serial killer alla ricerca di un confronto con un suo simile.
You, dove eravamo rimasti?
Attenzione: si avvisa che i prossimi paragrafi contengono spoiler!
La terza stagione di You si chiude con un drammatico epilogo nell’idilliaca Madre Linda. In un cruento scontro coniugale, Joe ha la meglio e uccide la sadica Love (Victoria Pedretti) per poi inscenare la sua morte. Si taglia un alluce, lasciandolo a testimonianza del suo cadavere inesistente e scappa, non prima di aver pubblicato una lettera a nome di Love, in cui si addossa la colpa di tutti gli omicidi, e di aver abbandonato, con dolore, il figlio dai vicini. Da quel momento, il suo unico scopo diventa quello di trovare l’unica donna che, dopo Beck e Love, possa ridargli serenità e amore: Marienne (Tati Gabrielle), la bibliotecaria di cui si è innamorato in stagione 3.
Joe va quindi a Parigi, inseguendo Marienne e il suo sogno di diventare una pittrice e, dopo mesi di ricerche, la trova, ma la donna ha paura di lui. Joe, quindi, fa i conti con la sua natura ossessiva e mostruosa e la lascia andare. Disperato, cede al ricatto economico del sicario mandato dalla famiglia di Love a ucciderlo e accetta di assumere una nuova identità e trasferirsi a Londra, a patto di uccidere Marienne. Joe però non è un sicario, uccide per amore e fa credere al sicario di aver ucciso Marienne, quando in realtà, per la seconda volta, la lascia libera. Forse è veramente cambiato?
Joe Goldberg è Jonathan Moore
In You 4 eccoci dunque a Londra, in un’università in cui Joe, con l’identità di Jonathan Moore, insegna letteratura. Tra i suoi colleghi, Joe mal sopporta Malcolm (Stephen Hagan), ricco di famiglia, professore per diletto e indesiderato vicino di casa con cui si trova in una pericolosa situazione hitchcockiana alla Finestra Sul Cortile. Dalla sua finestra, infatti, Joe vede quotidianamente la sua nemesi e la fidanzata Kate (Charlotte Ritchie) nell’appartamento di fronte. Quest’ultima è subito oggetto della sua smaniosa attenzione e, dopo averla salvata da una rapina, Joe viene introdotto da Malcolm nella loro cerchia di amici.
La combriccola è composta da ricchi e viziati perdigiorno, imbottiti di alcool e droga nei loro abiti griffati e costantemente annoiati. È a un festino che Joe conosce il loro mondo e per accettarlo, si prende una sonora sbronza, ritrovandosi la mattina seguente nel suo appartamento con un vuoto di memoria. Sul tavolo della cucina, però, c’è il cadavere di Malcolm con un coltello piantato nel petto e il dito con l’anello di Oxford tagliato. Conscio del suo passato omicida, Joe si addita la responsabilità e occulta il cadavere alla sua maniera, ma ben presto scopre che qualcuno conosce la sua vera identità e vuole incastrarlo per quello e per i successivi omicidi che colpiscono la ricca cerchia.
You, la costruzione di uno schema
Sin dalla prima stagione, ispirata all’omonimo romanzo di Caroline Kepnes del 2014, Joe agisce secondo uno schema. Si innamora di una donna apparentemente sicura di sé, ma dal passato violento e tormentato, sfregiata da insicurezze che, agli occhi di Joe, gridano un disperato bisogno di protezione. Joe si presenta dunque come un vigilante, che agisce nell’ombra per poi rivelare il suo lato migliore alla luce del sole. Il desiderio protettivo diventa però ossessione e l’amore si confonde con il possesso, in una dimensione mortale. Questo schema viene introdotto in stagione 1 e torna in stagione 2, con un plot twist finale che svela però il lato oscuro di Love, non più vittima, ma carnefice in stagione 3.
La quarta stagione di You gioca ancora sul ribaltamento delle parti con un’attenzione nei confronti di Joe, da sempre ambivalente nella sua complessa natura di vittima/carnefice, è ora manovrato da qualcuno che lo conosce per quello che è e vuole liberare il mostro con un piacere voyeuristico. C’è sempre una principessa da salvare, ma questa volta Joe sembra più interessato ad annientare il suo nemico, misterioso serial killer di ricchi che vuole compromettere l’unica possibilità di Joe di rinunciare alla sua natura omicida. Come in ogni stagione, Joe torna a patteggiare con i fantasmi del suo passato, in un’escalation che sembra non avere mai una fine. Sarà questa la volta buona?
Un pastiche macchinoso alla Agatha Christie
Per tre stagioni di You l’attenzione dello spettatore è stata sfacciatamente rivolta alla capacità con cui Joe scampa puntualmente a plurime accuse di omicidio. Sospesa tra le righe e dietro la maschera da stalker, Joe Goldberg possiede però anche il perfetto kit da detective: un innato spirito di osservazione, una memoria fotografica e un insaziabile desiderio di conoscere le zone d’ombra dell’animo umano. Questo suo lato fa da gioco alla quarta stagione, dove il thriller incontra il genere giallo, considerato per molto tempo come paraletteratura. Ecco che invece i codici del giallo sono gli ingranaggi in cui si muove Joe per salvarsi dal killer.
Dalle coincidenze che non esistono, al primo sospettato che è sempre la seconda vittima, You 4 richiama a sé Agatha Christie nella sua forma primordiale: la cena con delitto. Nella cornice corale dei personaggi si nasconde il killer che ricatta Joe, la cui identità viene rivelata in episodio 5 anche se, per alcuni scivoloni in scrittura, potrebbe già essere intuibile dai primi episodi. La quarta stagione si àncora quindi a un nuovo schema, quello del giallo, in cui inserisce il vecchio schema del thriller psicologico di Joe. Il risultato è come sempre un prodotto stuzzicante, che però risulta a tratti macchinoso, seminando indizi in maniera troppo appariscente e non giocando sull’effetto sorpresa.
Il tono sembra ammorbidirsi su stilemi classici che galleggiano in un mare di references già viste e prevedibili. Per questo motivo il cliffhanger che lascia sospesa metà stagione non ha un impatto particolarmente forte sullo spettatore. Dal suo canto, però, You ha dalla sua la capacità di sorprendere con un tocco inaspettato in una strada tracciata di situazioni aspettate. Così facendo, la trainante figura di Joe Goldberg non invita all’abbandono, ma ha sedimentato un’affiliazione che si conserva in stagione 4 e ci porta a conoscere il suo destino.
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