L’Archivio Storico della Biennale espone al pubblico 92 ritratti di alcune delle più celebri divine italiane e internazionali, immortalate al Lido durante la Mostra del Cinema di Venezia, o protagoniste dei film presentati in Sala Grande durante il Festival. Le fotografie delle attrici sono divise cronologicamente in quattro periodi, dal 1931 al 1952, dal 1953 al 1967, dal 1970 al 1991 e dal 1993 al 2018. La mostra Divine si terrà a Forte Marghera (Polveriera austriaca, via Forte Marghera 30, Venezia Mestre). Sarà possibile visitarla dal 16 luglio all’1 novembre. L’ingresso è gratuito. Gli orari orari d’apertura sono dalle 13 alle 21 fino al 21 settembre, e dalle 10 alle 18 dal 22 settembre all’1 novembre (con chiusura il lunedì).
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Tra le attrici presenti in foto troviamo Ingrid Bergman e Greta Garbo, Michéle Morgan e Bette Davis, Lauren Bacall e Machiko Kyô. Poi Anna Magnani e Gina Lollobrigida, Sophia Loren e Brigitte Bardot. Poi Claudia Cardinale e Jeanne Moreau, Julie Christie e Catherine Deneuve, Hanna Schygulla e Ornella Muti, Nastassia Kinski e Meryl Streep. Ancora: Gong Li e Isabelle Huppert, Michelle Pfeiffer e Nicole Kidman, Charlize Theron e Monica Bellucci. Arriviamo fino a Emma Stone e Natalie Portman, Valeria Golino e Alba Rohrwacher, Scarlett Johansson e Cate Blanchett.
Il presidente della Biennale e il Direttore Artistico di Venezia77 sulla mostra Divine
«Le attività della Biennale 2020 prendono avvio con la Mostra fotografica Divine. Ritratto d’attrici dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 1932–2018» dichiara il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto. L’Archivio Storico della Biennale – ASAC ha promosso questa esposizione e il 29 agosto inaugurerà ai Giardini della Biennale una Mostra a cura di tutti i Direttori dei sei Settori (Arte, Architettura, Cinema, Teatro, Musica, Danza) in cui si potranno rivivere i momenti chiave dei 125 anni dalla fondazione della Biennale di Venezia. La mostra Divine vuole raccontare in particolare il fondamentale ruolo delle donne nella storia della Settima Arte.
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Nonostante il Covid-19, che ha causato non pochi rinvii, Alberto Barbera (Direttore Artistico di Venezia77) ci tiene a ricordare l’unicità della Mostra del Cinema. Come scrive nel catalogo, il Festival non sarebbe così centrale e da così tanto tempo «se alla base non ci fosse la ferma volontà e la capacità di far dialogare a tutti i livelli le arti contemporanee con la società per comprenderne, apprezzarne e criticarne i modelli che abitano il mondo». Inoltre Barbera sottolinea l’importanza dei divi e delle dive del cinema, ricordando che la Settima Arte è in ripresa dopo un periodo di crisi in cui è stata data per spacciata.
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