L’8 Marzo non è solo una data sul calendario, ma la firma di una celebrazione onoraria, più che festiva. La Giornata Internazionale della Donna ricorda così, ogni anno, come il rispetto, l’uguaglianza e il riconoscimento di valori condivisi siano alla base di un ricongiungimento umanitario. Laddove le donne sono ancora le più colpite da un lessico intollerante e discriminatorio, è importante affidare alla parola un messaggio positivo e riflessivo, sulla base dei diritti che tutti meritiamo di ottenere.
Così il cinema si è avvalso, nella storia, di figure femminili di tutto rispetto. Donne avvicendate nell’età in sviluppi e trasformazioni narrative che spesso non possono rinunciare alla musica. E, sull’esempio di una grande interprete femminile come Laura Pausini, il legame tra cinematografia e iconiche canzoni diviene fondante. La sua essenzialità si traduce in un messaggio che, dal linguaggio visivo, si traspone sulle note di sonorità sempre differenti, ma sempre parte integrante di una parola rivoluzionaria. Scopriamo alcuni indimenticabili esempi.
Ritratto della Giovane in Fiamme (2019) – Alicia Keys, Girl On Fire
La regista francese Céline Sciamma firma una piccola perla tra cinema e arti figurative. Il suo Ritratto Della Giovane In Fiamme (2019) incornicia così la storia di due donne a cavallo del ‘700 in un viaggio esplorativo identitario e sessuale. Marianne è una pittrice a cui viene richiesto di ritrarre Héloïse, appena uscita dal convento, ma la ragazza rifiuta di essere dipinta. Così Marianne la segue quotidianamente, cercando di carpirne l’essenza dallo sguardo, in quella che diventa però una più profonda conoscenza di sé. Tra indipendenza e solidarietà, attraverso il matrimonio e l’aborto, il ritratto femminile è fortemente contemporaneo. Scegliamo quindi l’indomita Alicia Keys, con un brano rappresentativo per la Giornata Internazionale della Donna.
La vita davanti a sé (2020) – Laura Pausini, Io sì
Un Golden Globe ha invece premiato la capacità eclettica ed empatica di Laura Pausini, mirabile interprete in omaggio a una donna leggendaria. Lei è Sophia Loren, protagonista indiscussa dell’ultimo film di Edoardo Ponti, La vita davanti a sé (2020), disponibile su Netflix. Così la Loren, con un eterno sguardo magnetico e quella povertà gestuale, ma significativa, dona valore a qualunque sua interpretazione. Ritorna nelle vesti di un ex-prostituta ebrea, segnata da un passato nei campi di concentramento e rinata al seguito di un bambino africano. I segni del tempo la scalfiscono, ma danno bellezza alla forza e al coraggio infuse in una vita significativa.
The Bodyguard (1992) – Whitney Houston, I’m Every Woman
Netflix accoglie anche un cult dove la musica è vincente protagonista. Si tratta di The Bodyguard (1992), conosciuto anche come Guardia Del Corpo in riferimento all’indelebile figura di Kevin Costner. Quest’ultimo affianca colei che accoglie felina tutti i riflettori, Whitney Houston. Nei panni di un’attrice all’apice della fama e vittima di lettere minatorie, l’esplosiva cantante attraversa le insicurezze e le paure di una donna dilaniata dal successo. Sullo sfondo le canzoni che ne hanno scritto il successo, in una chiave affine alla biografia, che è sempre importante spunto riflessivo.
Pitch Perfect 2 (2015) – Jessie J, Flashlight
Il gruppo a cappella più celebre della cinematografia pop accoglie un inedito brano della cantautrice britannica Jessie J. In Pitch Perfect 2 (2015), secondo capitolo lungo le pirotecniche performance delle Bellas, l’attrice Hailee Steinfeld reinterpreta con le compagne di canto Flashlight, un inno luminoso di unione femminile. Così le meravigliose protagoniste, tra voglia di rivalsa e autoironia, dipingono una cornice sfaccettata di personalità. Quando nessuno era pronto a scommettere su di loro, le Bellas rilanciano un’immagine d’ispirazione, all’insegna di una solidarietà universale votata alla musica.
Frozen – Il regno di ghiaccio (2013) – Demi Lovato, Let It Go
Idina Menzel e Demi Lovato, brillanti cantanti e attrici, intonano invece il grido di battaglia di Frozen – Il Regno Di Ghiaccio (2013). Qui scegliamo la versione di Demi Lovato per uno dei film d’animazione più influenti degli ultimi anni, disponibile su Disney +. Nonostante la narrazione riposi su un universo principesco e fiabesco, la storia avvicina a una magica concretezza le donne dell’oggi. Non c’è più il principe azzurro sul trono, ma il carisma divampato dalla sofferenza di Elsa, divisa tra un potere eccezionale e la paura di ferire i propri cari. Così diviene protagonista quell’amore indissolubile tra sorelle che sfida le lame affilate del ghiaccio e dei giudizi. Un valido messaggio per la Giornata Internazionale della Donna.
Io Non Sono Qui (2007) – Charlotte Gainsburg, Just Like A Woman
La regia di Todd Haynes sceglie di omaggiare in un delicato e tumultuoso biopic la vita di Bob Dylan. Il celebre menestrello del Minnesota, nato nella Duluth resa celebre da Fargo, viene però impersonato da Cate Blanchett. Così l’attrice più elegante e raffinata dello star system si avvolge in una chioma di capelli ricci, con la sigaretta alla bocca e la chitarra sotto braccio, per celebrare un uomo attraverso lo sguardo esistenziale di una donna. Non c’è limite di separazione o differenza che ci allontani da un’interpretazione così mimetica. In questo modo Non Sono Qui (2007) valica il tempo, lo spazio e il genere e abbraccia una cover di Just Like A Woman dell’attrice avanguardista Charlotte Gainsbourg.
Frida (2002) – Yasemin Sannino, Yo Te Cielo
Quale migliore occasione per ricordare Frida Kahlo che in occasione della Giornata Internazionale Della Donna . Perché la pittrice è stata in grado di sovvertire l’approccio più velato e soffuso della rappresentazione femminile attraverso la crudezza espressiva. Così il suo corpo, martoriato ed esposto a una rappresentazione senza filtri, invoca uno scandaglio esplorativo che rifugge la paura e l’edulcorazione per offrirsi allo sguardo indiscreto. Quindi è d’obbligo celebrare Frida (2002) di Julie Taymor, con al vertice un’indimenticabile Salma Hayek. E accanto la composizione di Remo Anzovino, scritta per il documentario Viva La Vida, ma perfetta per questa occasione. La sua Yo Te Cielo, cantata da una delle muse di Ferzan Ozpetek, Yasemin Sannino, è di una bellezza disarmante.
Miss Marx (2020), Downtown Boys, L’Internationale
La 77° Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia illumina la trainante Romola Garai nell’interpretazione di Eleanor Marx. La figlia più giovane dello storico Karl Marx conduce le fila della rivoluzione socialista e della lotta ai diritti in Miss Marx (2020) di Susanna Nicchiarelli. E la potenza evocativa e fattuale di una ferrea volontà scrive i desideri e le aspirazioni di una donna che non si lascia comandare da nessuno. Per questo l’ipnotico sound punk dei Downtown Boys è ideale per tratteggiare una colonna sonora che sprigiona scintille.
Girl Power – La rivoluzione comincia a scuola(2020) – Bikini Kill, Rebel Girl
Il grido femminista di una rivoluzione scolastica è infine la firma di Girl Power-La rivoluzione comincia a scuola (2020), nuovo film Netflix. Il film è il portavoce di una sensibilizzazione di genere in un’epoca particolarmente delicata e controversa della vita: l’adolescenza. Così, laddove le istituzioni, l’ingenuità e il disinteressamento non riflettono sul rispetto delle donne, un gruppo di studentesse fuori dalle righe lancia il suo grido di battaglia. Il loro esempio sono le riot grrls degli anni Ottanta-Novanta che, attraverso il rock, fanno sentire la loro voce. Ruggenti protagoniste le Bikini Kill di Tobi Vail, la cui canzone Rebel Girl, lancia un messaggio chiaro. E il loro lascito per la Giornata Internazionale della Donna è fondamentale.
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