Nella Francia dei nostri giorni, si sta espandendo una mutazione che trasforma gli uomini gradualmente in animali: gli ibridi vengono discriminati e isolati dal resto della società in aree protette o strutture apposite, nelle quali non possono nuocere all’uomo. François, con il figlio Emile, si trasferisce nel Sud per seguire pacificamente la transizione della moglie ma il mezzo di trasporto subisce un’incidente, liberando gli ibridi per la cittadina, provocando il panico e l’arrivo dell’esercito: Emile nella nuova scuola cerca di fare nuove amicizie e di aiutare il padre, con la complicità di una giovane poliziotta, nella ricerca della madre ma qualcosa, dentro di lui, si sta sviluppando sempre di più…
Le règne animal (titolo internazionale The Animal Kingdom), lungometraggio fantasy e coming of age di Thomas Cailley, è un manifesto fantastico sulla non violenza e sull’adolescenza di grande fattura che ha aperto a Cannes la sezione Un Certain Regard e che è in concorso nella sezione Crazies del Torino Film Festival. Il regista racconta una storia di crescita e metamorfosi magnificamente originale e d’azione che ha echi del nostro periodo storico riguardanti la pandemia di COVID-19, le rivolte sociali da parte dei giovani e un malcontento diffuso verso le autorità che discriminano violentemente chiunque vada contro il sistema o chi ne è ai limiti.
Le règne animal, la recitazione e l’approccio artigianale della produzione
in Le règne animal, il regista Thomas Cailley sceglie un approccio artigianale e il più verosimile possibile per rappresentare la trasformazione da uomo ad animale: quasi mai c’è un uso preponderante degli effetti visivi, ma c’è uno studio e una cura particolare verso gli effetti speciali e la recitazione degli attori. In fase anche di lavorazione ha riscritto molte volte battute e parti della storia poiché ha instaurato un rapporto profondo con gli attori, scelti in modo originale e unico per veicolarli nell’interpretazione più pura e frizzante dei personaggi.
La scelta per il giovane Emile è ricaduta sul Paul Kircher a cui è stato chiesto in fase di casting di recitare un momento di litigio con il padre e uno di fuga: l’attore fa suo il personaggio e interpreta una versione fresca e ribelle dell’adolescente che combatte per trovare la sua identità e che è travagliato da una miriade di cambiamenti fisici ed esterni. Emile è un giovane dei giorni nostri che lotta per la sua indipendenza, per la libertà e per chi come lui, ha difficoltà di avere una voce in capitolo.
Menzione speciale anche a Romain Duris e Adèle Exarchopoulos, rispettivamente il padre di Emile e la poliziotta Julia, che da cittadini osservanti del sistema e delle regole si ribellano a favore della coesistenza e del rispetto verso le creature: il personaggio di François è incredibilmente rivoluzionario e moderno perché ha un incredibile arco drammatico che Duris ha fatto suo e arricchito con la sua enorme disponibilità e gentilezza.
La metamorfosi non è istantanea e avviene gradualmente partendo dalla crescita di artigli, peli e zanne e dal cambiamento della voce: alcuni attori specialmente Tom Mercier, che interpreta Fix, l’uomo-uccello, oltre a sottoporsi a sedute di trucco prostetico e sessioni di coreografia dei movimenti animali, ha imparato a riprodurre i versi degli uccelli con esperti di richiami di animali. In Le règne animal, il lavoro sulle creature ha un impronta fortemente artigianale che esclude quasi del tutto la computer graphic e la post produzione sonora e preferisce attuare una performance sul campo restituendo più realismo e profondità all’interpretazione
Le règne animal, metamorfosi e crescita di una famiglia
Le règne animal non è solo una favola alternativa e metaforica sui giorni nostri ma è una commovente e brillante evoluzione di una famiglia: François è una figura molto positiva che accetta le condizioni della moglie e lotta per riavvicinarsi a suo figlio, un ragazzo che fa fatica ad essere accettato dai suoi compagni e che prova l’esperienza del primo amore. La famiglia, nonostante i problemi e i litigi, non si frammenta ma cresce più forte e aperta, creando un riavvicinamento intimo tra padre e figlio, appartenenti a generazioni diverse.
In Le règne animal, c’è una grande cura verso scene fatte di sguardi in cui i protagonisti si confrontano, si riavvicinano e si rivelano: l’incontro degli occhi è molto caratteristico perché ci fa ritornare in uno stato selvatico e istintivo e poetico perché crea un legame nuovo e uno scambio di emozioni unico, che gli altri sensi non restituiscono abbastanza.
Le musiche di Andrea Laszlo De Simone hanno un respiro fresco e coinvolgente che va di pari passo con le emozioni dei protagonisti e sovrastano l’inquadratura, dando un senso di spazialità e leggerezza che conquista lo spettatore al punto da spingerlo a voler esplorare più a fondo il lago e la foresta, abitata da esseri diversi tra loro che vivono in tranquillità.
Le règne animal, prossimamente in uscita nelle sale con I Wonder Pictures, è un trionfo di originalità e fantasia che difficilmente si scorda e un tributo alla tradizione degli effetti speciali alla Méliès. Le règne animal contiene messaggi di speranza e avvertimenti per un presente pieno di corruzione e brutture, ma anche per un futuro ricco di possibilità per la realizzazione della coesistenza tra uomo e animale e per spunti di un nuovo percorso evolutivo.
Seguici su Instagram, Tik Tok, Twitch e Telegram per sapere sempre cosa guardare!
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!
