“Troveranno i giusti protagonisti?”
“Riusciranno a far parlare di loro quanto l’anno scorso?”
“Senza lockdown, la gente avrà ancora voglia di guardare un programma del genere?”
Sì, sì e ancora sì.
La seconda stagione di LOL, rilasciata in due tranche il 24 febbraio e il 3 marzo su Amazon Prime Video, non ha deluso le aspettative, soprattutto quelle di chi, lo scorso anno, si era affidato al programma per trovare qualche ora di serenità e distrazione mentre tutt’intorno il presente era incerto e le regioni cambiavano colore.
LOL2, i concorrenti
Partiamo, quindi, dalla componente più importante del programma: i concorrenti.
Anche in LOL2, si è cercato di mischiare diversi stili e generazioni, nel tentativo di catturare un pubblico che fosse il più vasto possibile, dai nostalgici della comicità alla Zelig, fino ai fan delle risate condivise sui social, passando per gli affezionati di alcuni di quelli che possono considerarsi pilastri dell’umorismo Made in Italy.
Ecco quindi i “Pozzolis” Alice e Gianmarco fronteggiarsi con la showgirl Diana Del Bufalo; il Mago Forest confrontarsi con lo stand up comedian Max Angioni; Maccio Capatonda fare le smorfie alla youtuber Tess Masazza; Virginia Raffaele trasformarsi in Belén Rodriguez davanti a Maria di Biase e Corrado Guzzanti essere, semplicemente, Corrado Guzzanti.
Nella control room di LOL2 si conferma Fedez; ad aiutarlo a scorgere le risate proibite, non più Mara Maionchi, ma uno dei protagonisti indiscussi della scorsa stagione: Frank Matano. Questa volta, purtroppo o per fortuna, senza bastone sonoro.
I pezzi da novanta di LOL2
L’edizione dell’anno scorso aveva dimostrato che un programma in cui è proibito ridere può far ridere. La scommessa, però, non poteva dirsi definitivamente vinta: si sarebbe riusciti a trovare degni sostituti del trasformismo di Elio, della battuta pronta di Pintus e della professionalità di Caterina Guzzanti?
Come detto sopra: sì. Loro abili successori sono stati, più di tutti gli altri, i mille volti di Virginia Raffaele, l’ironia (soprattutto autoironia) del Mago Forest e l’esperienza di Corrado Guzzanti (la comicità scorre forte delle vene di questa famiglia).
Merita una menzione a parte, invece, Maccio Capatonda, poiché il suo è un caso unico: Maccio, infatti, non “interpreta” dei personaggi, ma è una cosa sola con loro e, soprattutto, è personaggio anch’egli. Non esiste in lui separazione tra l’uomo e la maschera, tra palcoscenico e dietro le quinte. Ciò lo rende concorrente atipico e sicuramente affascinante all’occhio dello spettatore, costantemente in attesa di scorgere sul suo volto un sorriso, o anche solo una smorfia, che non appartenga allo pseudonimo, ma al nome.
Risate senza follia
Come già detto in apertura, LOL2 non delude le aspettative di chi aveva apprezzato la prima stagione, riuscendo nell’intento di divertire lo spettatore.
Tuttavia, è interessante notare come tra le due stagioni del programma vi sia una differenza sostanziale. Sostanziale perché riguarda la “natura” stessa della comicità messa in scena.
Tale differenza consiste nel fatto che nel teatro di LOL2 non regna mai davvero il caos. Ogni sketch è studiato dai comici nei minimi dettagli, con lo scopo, ovviamente, di far ridere gli avversari. Quelli annoverabili tra i momenti migliori di questa edizione, come la seduta spiritica alla ricerca di Gaetano o la performance di Marina Abramović, sono gag sapientemente preparate, figlie di carriere avviate e in cui la capacità di improvvisazione e la sagacia – seppur innegabili – non risultano particolarmente rilevanti.
Al contrario, ciò che aveva reso la prima stagione tanto coinvolgente e “memabile” era stata prima di tutto la caoticità che regnava tra i concorrenti e che aveva dato vita alle battute più celebri, leggibili su colorate luci al neon affisse a decorazione del teatro in questa seconda edizione e, soprattutto, tuttora impresse nella memoria, nostra e dei social.
Divertimento senza pretese
Come l’edizione dell’anno scorso, anche LOL2 si dimostra quindi un programma gradevole e divertente, senza troppe pretese, ma col solo – sempre nobile – scopo di intrattenere lo spettatore.
E per chi già avesse nostalgia e fosse alla ricerca di nuovi intrattenimenti, il consiglio è di recuperare video e spettacoli dei comici protagonisti di questa stagione; anche quelli di chi, un po’ pesce (o meglio, sirena) fuor d’acqua, in mezzo a tanti mostri sacri non ha avuto occasione di dimostrare il suo talento, ma ha comunque tanto da offrire a dei pomeriggi in cerca di leggerezza.
Seguici su Instagram, Tik Tok, Facebook e Telegram per sapere sempre cosa guardare!
Non abbiamo grandi editori alle spalle. Gli unici nostri padroni sono i lettori. Sostieni la cultura giovane, libera e indipendente: iscriviti al FR Club!