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Venezia77: Pedro Almodóvar e Regina King si aggiungono al programma

5 minuti di lettura

The Human Voice, diretto da Pedro Almodóvar, e One Night In Miami, debutto alla regia di Regina King, si aggiungono al programma di Venezia77. «È uno straordinario piacere e un grande onore» dichiara il Direttore Artistico, Alberto Barbera, «accogliere nuovamente Pedro Almodóvar a Venezia, un anno dopo avergli assegnato il Leone d’Oro alla Carriera, con il suo nuovo film tratto da La voce umana di Jean Cocteau e interpretato da Tilda Swinton, il Leone d’Oro alla carriera di quest’anno. È una circostanza eccezionale, in un anno fuori dell’ordinario: il modo più bello per celebrare insieme il desiderio di tornare al cinema in compagnia di uno dei più grandi registi contemporanei».

King Almodóvar Venezia77

Su One Night in Miami di Regina King, Alberto Barbera ha detto che «non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo che ancora alligna nelle nostre società. Siamo felici che Venezia possa contribuire a far conoscere un film importante per i suoi contenuti e la conferma del talento di una grande attrice al suo debutto come regista». Il cortometraggio di Pedro Almodóvar e il film di Regina King si inseriscono Fuori Concorso nella Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia77, dal 2 al 12 settembre.

«The Human Voice» di Pedro Almodóvar

King Almodóvar Venezia77

«Sono entusiasta di tornare a Venezia in questo anno speciale, con il Covid-19 come involontario ospite. Tutto sarà differente, e non vedo l’ora di scoprirlo di persona» dichiara il regista Pedro Almodóvar. Aggiunge che «è un onore affiancare Tilda in un anno in cui riceverà un premio meritatissimo. Per la verità, The Human Voice è un festival di Tilda, una rassegna dei suoi infiniti e assortiti registri come attrice. È stato uno spettacolo dirigerla». Sul sito della Biennale si legge:

«The Human Voice (30’) è un libero adattamento dell’originale pièce teatrale di Jean Cocteau, su cui Pedro Almodóvar ha sognato per decenni. Racconta la storia di una donna disperata (Tilda Swinton), che aspetta la telefonata dell’amato che l’ha appena abbandonata. Si tratta del primo film in inglese di Pedro Almodóvar. El Deseo ha prodotto The Human Voice, con José Luis Alcaine direttore della fotografia e Alberto Iglesias compositore».

«One Night in Miami» di Regina King

King Almodóvar Venezia77

La regista di One Night in MiamiRegina King ha detto: «Mi sono data un pizzicotto quando ho saputo di essere stata selezionata per la Mostra di Venezia, un festival così prestigioso. Felice di annunciare un’altra tappa nel viaggio di questo film». Sul sito della Biennale si legge:

Ambientato durante la notte del 25 febbraio 1964, One Night in Miami racconta la storia del giovane Cassius Clay, in seguito noto col nome di Muhammad Ali, nel momento in cui diventa il nuovo campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Contro ogni aspettativa, Clay sconfigge Sonny Liston con la sorpresa di tutto il mondo sportivo. Mentre una grande folla si raduna a Miami Beach per festeggiare la vittoria, Clay, che non può restare sull’isola a causa delle leggi di Jim Crow sulla segregazione razziale, trascorre la nottata all’Hampton House Motel in uno storico quartiere nero di Miami. Qui Clay celebra la vittoria assieme a tre dei suoi amici più stretti: l’attivista Malcom X, il cantante Sam Cooke e la star del football americano Jim Brown. La mattina seguente, i quattro sono determinati come non mai a costruire un mondo nuovo per se stessi e per la loro comunità. In One Night in Miami, lo sceneggiatore Kemp Powers esplora cosa è accaduto quella notte, soffermandosi sul rapporto tra i quattro, sulla loro amicizia e sulle battaglie che li accomunavano, aspetti che li avrebbero portati a diventare quelle icone dei diritti civili che sono oggi. One Night in Miami è diretto da Regina King. Sceneggiatura: Kemp Powers. Produttori: Jess Wu Calder, Keith Calder e Jody Klein. Produttori esecutivi: Regina King, Kemp Powers, Paul Davis e Chris Harding.


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Classe 1998, con una laurea in DAMS. Attualmente studio Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna e mi interesso di comunicazione e marketing. Sempre a corsa tra mille impegni, il cinema resta il vizio a cui non so rinunciare.

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