Il 12 maggio, Netflix ha rilasciato The Mother, l’ultimissima pellicola carica di adrenalina con protagonista Jennifer Lopez. Il film è uscito giusto in tempo per la festa della mamma: un action-thriller che racconta la storia di un’assassina che fa di tutto pur di proteggere la figlia che ha dovuto abbandonare alla nascita. Vediamo insieme la recensione e scopriamo se si tratta di un prodotto che vale la pena condividere con le proprie mamme!
Tale madre, tale figlia
Veterana dell’Afghanistan, infallibile cecchina, feroce assassina: questa è la protagonista senza nome di The Mother, interpretata da Jennifer Lopez. È incinta quando viene ferita all’addome, all’inizio del film. Stava passando informazioni segrete all’FBI riguardo il traffico d’armi e di persone guidato da Hector Alvarez (Gael García Bernal), suo ex compagno. La bambina si salva, ma la donna, riconoscendo il pericolo della sua professione sempre dietro l’angolo, decide di affidarla a una famiglia adottiva, e si trasferisce in Alaska. Trascorrono dodici anni, finché l’FBI non comunica alla Madre che la banda di Alvarez è sulle tracce della figlia.
La donna dunque si precipita a salvarla, ma un uomo riesce a rapirla e a portarla via su un furgone. Con l’aiuto dell’agente William Cruise (Omari Hardwick), la Madre la recupera, ma decide di tenerla con sé in Alaska per insegnarle i rudimenti di sopravvivenza e autodifesa. Saranno dei mesi estremi per entrambe, durante i quali comprenderanno che ciò che le accomuna non è soltanto un legame di sangue, ma qualcosa di molto più profondo. Alla fine, la Madre riporta a casa sana e salva la figlia, che ritorna alla sua vita normale, senza però dimenticarsi di ciò che hanno passato insieme.
The Mother soffre di una superficialità che pare cronica nei film del suo genere. La trama non contempla alcuno sviluppo dei personaggi: sono tutti delle macchie buone o cattive, degli abbozzi di carattere o delle pedine della storia. L’unica che si salva da tale piattezza è lei, la Madre. Una donna fredda, spietata, risoluta, cosciente degli errori del suo passato e disposta a tutto pur di correggerli. Non la vediamo mai esprimere con pienezza i suoi sentimenti se non quando ha davanti a sé la figlia, perché solo in quegli istanti si permette di essere vulnerabile. «Quando ti guardo, ho paura» le confessa quando sono sole, in Alaska. E proprio questa frase racchiude il personaggio nella sua totalità, quello di una madre che ama talmente tanto la figlia da vivere nel terrore costante di perderla.
La componente action di The Mother
Il casting di Jennifer Lopez come protagonista è indubbiamente l’elemento di maggiore interesse di The Mother. Il ruolo, infatti, richiede una presenza scenica e una fisicità che l’attrice ha dato prova di avere. Molte inquadrature si soffermano proprio sul suo corpo, per esaltarne la tonicità e la forza. Nonostante ciò, The Mother fatica con le scene d’azione, in particolare nel montaggio, che si rivela fulmineo, esagitato. La velocità dei tagli in certe scene d’azione stordisce e infastidisce lo spettatore, che non riesce ad adottare un punto d’osservazione privilegiato. Se c’è una buona inquadratura, questa viene cambiata nel giro di qualche millesimo di secondo.
Come abbiamo già detto, la protagonista di The Mother non ha un nome. Per tutto il film, la riconosciamo nel ruolo che la identifica in relazione a ciò che ha di più importante, ovvero la figlia. E il suo unico obiettivo, da quando ha scoperto di essere incinta, è stato proprio quello di proteggerla a qualunque costo, portandola persino in Alaska per darle lezioni di tiro e autodifesa. Il rapporto genitore-figlio esplorato in un contesto di sopravvivenza estrema, tuttavia, non ci giunge nuovo. The Mother mostra molte affinità con Hannah, thriller d’azione del 2011 diretto da Joe Wright con protagonisti Saoirse Roinan ed Eric Bana e ambientato nelle terre ostili della Finlandia. Una similitudine più recente la ritroviamo anche con The Last of Us, la serie HBO basata sul videogioco omonimo che ha conquistato milioni di spettatori con la storia cruda e commovente di Joel ed Ellie, padre e figlia, sebbene non uniti da alcun legame di sangue.
The Mother e la carriera di JLo
Jennifer Lopez non è soltanto la protagonista di The Mother: ne è anche la produttrice. Sua è la casa Nuyorican Productions, fondata nel 2001 insieme a Benny Medina, il suo manager. Molte delle pellicole di più recente uscita di JLo sono state prodotte dalla sua stessa casa — pensiamo a Ricomincio da me, Marry me e Un matrimonio esplosivo. L’immagine che si è voluta creare con The Mother è quella di un’eroina latinoamericana alla Michelle Rodriguez, affascinante e prestante, dura e pericolosa (per alcuni potrebbe anche funzionare un paragone con Jason Bourne o John Wick, in versione femminile).
Con un titolo del genere, The Mother si presta certamente ad attirare l’attenzione il giorno della festa della mamma. E potrebbe anche dimostrarsi un ottimo passatempo di due ore, se non si hanno troppe pretese di caratterizzazione dei personaggi o di sfolgorii registici. Purtroppo, l’azione lascia a desiderare, e la componente thriller non è da meno — l’alto tasso di prevedibilità sopprime qualsivoglia possibilità di sorpresa o tensione. Se si opta per The Mother, alla fine, lo si fa per JLo. Sotto questo punto di vista, non rimarrete delusi.
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