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Titanic, il mito del transatlantico più famoso del cinema

8 minuti di lettura

In queste ore il Titanic è tornato a far parlare di sé. Sono infatti in corso le ricerche del sottomarino disperso che trasportava dei turisti in gita nei pressi del relitto del transatlantico. Il tour era stato organizzato dalla OceanGate, Inc., una compagnia privata specializzata nell’offrire proprio questo genere di escursioni.

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Ma quanto costa visitare il relitto del Titanic? I biglietti della OceanGate, Inc. si aggirano intorno ai 250.000 dollari a persona. Pagando tale cifra, non proprio alla portata di chiunque, è possibile visitare in sottomarino il relitto del transatlantico più famoso del mondo.

Dove si trova il relitto del Titanic? Il relitto si trova a 640 kilometri di distanza dall’isola di Terranova, in Canada, a circa 3.800 metri di profondità. È proprio in quest’area che dovrebbe trovarsi ora il sommergibile, in attesa dell’arrivo dei soccorritori.

In seguito alla vicenda del sottomarino disperso, sono stati in molti ad incuriosirsi riguardo alla storia del Titanic. Ripercorriamo quindi la tragica cronaca di questo transatlantico e come sia diventata uno dei racconti più amati del mondo del cinema.

Dal sottomarino disperso alla vera storia del Titanic

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Il Titanic era un transatlantico britannico, costruito nei cantieri di Belfast tra il 1909 e il 1912. All’epoca del suo completamento, il Titanic era la nave più lussuosa del mondo, un vero capolavoro di ingegneria navale. Essa avrebbe dovuto garantire un collegamento settimanale con l’America, nonché il predominio sulle rotte oceaniche della compagnia White Star Line.

Il viaggio inaugurale del Titanic ebbe inizio il 10 aprile 1912, con una rotta che avrebbe dovuto portarlo da Southampton, in Inghilterra, fino a New York. Nella notte del 14 aprile, dopo soli quattro giorni di navigazione, la nave impattò contro un iceberg, le cui dimensioni sono state stimate tra i 30 metri di altezza e i 100 di larghezza. Lo scontro provocò nel giro di poche ore l’inabissamento della nave.

Il Titanic trasportava più di 2000 persone. Di queste, ne morirono circa 1500. Fu il più grande disastro navale avvenuto fino a quel momento, e portò alla nascita della Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, nel 1914. Il relitto venne scoperto nel 1985, ma dopo più di 70 anni negli abissi era ormai troppo arrugginito per poter essere riportato in superficie. Si calcola però che il relitto sarà destinato a sparire nel giro dei prossimi vent’anni, a causa dei batteri che lo stanno rapidamente corrodendo. Tuttavia, non accenna a smettere di attirare la curiosità delle persone, come ben dimostra la recente vicenda del sottomarino disperso.

Titanic, dalla tragedia al grande schermo fino al sottomarino disperso

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Meno di un mese dopo lo storico naufragio, uscì il primo film dedicato al Titanic, Saved from the Titanic, che vedeva nei panni della protagonista un’autentica passeggera della nave, l’attrice di cinema muto Dorothy Gibson. Il film oggi risulta perduto.

Nel 1958 esce Titanic, latitudine 41 nord (in originale A Night to Remember ), film britannico considerato il più storicamente accurato nella ricostruzione della vicenda, tanto da valergli la vittoria come miglior film straniero ai Golden Globe.

Ma è nel 1997 che esce il film più famoso di tutti: stiamo parlando ovviamente di Titanic di James Cameron. Il lungometraggio, che metteva in scena un’intensa storia d’amore dai risvolti sociali tra Leonardo DiCaprio (Jack Dawson) e Kate Winslet (Rose DeWitt Bukater), seppe conquistare il pubblico di tutto il mondo, diventando il film con il più grande incasso della storia, ben 1,84 miliardi di dollari, una cifra mai vista prima di allora per un film e che venne superata solo nel 2009 da Avatar, diretto sempre da Cameron.

La trama, una storia d’amore archetipica in cui il sentimento si contrappone alle regole del ceto sociale di appartenenza, rendeva facile soprattutto al pubblico femminile l’immedesimazione con la protagonista. A ciò si univa l’elemento della perdita, in un intreccio perfetto di tragedia storica e personale. Il tutto poggiava su una messa in scena sfarzosa e monumentale, che raggiungeva l’apice nella rappresentazione dell’affondamento della nave. Il film, infatti, contava su un budget colossale di 200 milioni di dollari, più del costo del transatlantico, e richiese due anni per la realizzazione, che comprendeva delle sequenze girate nei pressi del relitto. In breve, c’erano tutti gli ingredienti per il blockbuster perfetto.

Titanic fece incetta di premi Oscar nel 1998, vincendone ben 11 tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista, e a tutt’oggi figura al primo posto per numero di Oscar vinti, insieme a Ben-Hur e a Il Signore degli Anelli – Il ritorno del Re.

Con una storia così, non sorprende che ci siano persone disposte a pagare ingenti somme per visitare il relitto del transatlantico, col pericolo di finire a bordo di un futuro sottomarino disperso!

Gli altri Titanic, come sfruttare il brand per vincere facile (più o meno)

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Dal sottomarino disperso, al fenomeno cinematografico e oltre: sulla scia dell’enorme successo del film di Cameron, anche altri registi decisero di sfruttare il nome del Titanic. Il caso più curioso di tutti è quello di Orlando Corradi e della sua Mondo TV, azienda specializzata nella produzione di cartoni animati, che nel 1999 rilasciò il film d’animazione La leggenda del Titanic. Prendendo spunto dal kolossal di Cameron, il film metteva in scena una sgangherata storia d’amore, con tanto di animali parlanti e esibizioni rap.

Per la realizzazione Corradi si avvalse inoltre dell’aiuto dello Studio SEK, uno studio d’animazione nordcoreano. Se tutto ciò sembra già abbastanza surreale, basti pensare che il film generò persino un sequel, Tentacolino (2004), che vede come protagonista il polpo gigante che gioca un ruolo chiave nel primo film.

Un altro caso di exploitation a dir poco folle è rappresentato da Titanic II, film del 2010 realizzato dalla famigerata The Asylum, casa di produzione statunitense specializzata in cloni a basso costo di film di successo.

La trama narra di un eccentrico miliardario che commissiona la costruzione di una nave da crociera extralusso, battezzata appunto Titanic II. Si imbarca quindi per il viaggio di inaugurazione, che ovviamente non andrà come previsto, tra incidenti, onde gigantesche e tanta, tantissima CGI a bassa risoluzione. Come nella migliore tradizione Asylum, insomma.

Mentre aspettiamo di conoscere l’epilogo del caso del sottomarino disperso, non mancano, dunque, i consigli di visione.


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