Domani, venerdì 8 maggio, andrà in onda in prima serata su Rai Uno e in streaming sulla piattaforma RaiPlay la 65esima edizione dei David di Donatello, assegnati ogni anno dall’Accademia del Cinema Italiano.
Si tratterà sicuramente di un’edizione anomala, unico evento cinematografico in un maggio privo di sale e presentazioni, orfano anche del festival di Cannes. A causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, è inutile nascondere che il nostro cinema sta vivendo un momento di profonda confusione, sia per la produzione che per la distribuzione. L’ultimo lungometraggio a uscire al cinema era stato Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, con Elio Germano, mentre sono numerosi i film fermi ai blocchi di partenza, molti terminati, alcuni lasciati a metà. In assenza di un vero e proprio accordo con le grandi piattaforme dello streaming, la maggior parte dei produttori ha deciso di affidare la diffusione al portale Chili, che permette di far pagare la singola proiezione come un biglietto del cinema. Uno dei casi più significativi è per esempio l’attesissimo Favolacce dei fratelli Fabio e Damiano d’Innocenzo, film protagonista alla Berlinale 2020, disponibile on demand dall’11 maggio. Tra le cancellazione di rassegne più e meno importanti, il Torino Film Festival annuncia che la sua prossima edizione sarà trasmessa in streaming, mentre la Mostra del Cinema di Venezia si prepara ad esordire il 2 settembre, tra le incertezze e la preoccupazione generali.
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Coraggiosa quindi è stata la decisione del comitato organizzativo dei David di Donatello che, contro ogni pronostico, ha deciso di allestire una premiazione alternativa, rispettando le norme di sicurezza stabilite dal governo. A condurre la serata ancora una volta Carlo Conti, che sarà da solo in studio, senza pubblico, applausi, candidati e premiati. I vincitori ritireranno la statuetta “virtualmente”, in diretta dalle loro case.
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In tutto verranno assegnate 25 statuette, oltre ai David Speciali, alcuni del quali sono stati già resi noti.
Il David dello Spettatore, premio istituito solo lo scorso anno per il lungometraggio più visto nelle sale italiane entro il 31 dicembre 2019, sarà consegnato a Salvo Ficarra e Valentino Picone per Il primo Natale.
Miglior film straniero è invece Parasite di Bong Joon-ho, già Palma d’oro al Festival di Cannes 2019, miglior film, miglior regia, miglior film internazionale e miglior sceneggiatura originale agli Oscar 2020.
All’attrice Franca Valeri verrà assegnato il Premio Speciale David di Donatello.
I candidati per il Miglior film
Tra i film italiani in lizza per il miglior film ritroviamo Il Traditore di Marco Bellocchio, portabandiera dell’Italia agli Oscar 2020. Si tratta del film con il maggior numero di nomination ai David di Donatello. Il lungometraggio di Bellocchio era uscito in sala a maggio 2019, dopo essere stato presentato in concorso alla 72ª edizione del Festival di Cannes. Il Traditore descrive con magistrale drammaticità la complessa personalità di Tommaso Buscetta, mafioso e poi collaboratore di giustizia, considerato un traditore non solo dalla malavita ma dall’intera opinione pubblica del tempo.
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Film di genere, ma anche d’azione, è Il Primo Re di Matteo Rovere che narra il mito della fondazione della città di Roma. I temi universali della fratellanza e della religione sono, secondo il regista, alla base non solo della storia della Capitale ma della cultura europea. Girato in protolatino, Primo Re è il terzo film per cui Matteo Rovere è stato nominato ai David di Donatello.
La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi è un film sulla camorra ma soprattutto sulla perdita dell’innocenza. Ispirato al romanzo di Roberto Saviano, il film colpisce per il realismo e la spontaneità dei giovani attori che conferiscono espressività al lungometraggio.
Audace poi è la trasposizione di Martin Eden di Pietro Marcello. Protagonista con Luca Marinelli alla 76^ mostra del cinema di Venezia, Marcello ha ambientato nella sua Napoli un classico dai valori universali, simbolo dei sogni e delle contraddizioni del Novecento.
Ultimo, ma non per importanza, è Pinocchio di Matteo Garrone, ormai ambasciatore internazionale del cinema italiano. Dopo essersi distinto per alcune scene ormai indelebili nella storia del cinema di genere, Garrone apre una nuova strada narrativa, tra sogno e realtà. Destinato soprattutto a un pubblico per famiglie, Pinocchio, uscito a Natale 2019, aveva colpito per le scelte di trucco e di effetti speciali che avevano confermato ancora una volta l’originalità della visione del regista napoletano.
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Le altre categorie
I candidati per la miglior film sono in questa edizione gli stessi per la miglior regia, chiara volontà di voler premiare la produzione ma soprattutto la direzione di questi film
Da tenere d’occhio anche la categoria dedicata ai registi esordienti, che vede per esempio tra i favoriti Igort con 5 è il numero perfetto e Carlo Sironi con Sole, film entrambi presentati all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Alla vigilia di un’edizione meno autentica ma sicuramente memorabile, la volontà della direttrice artistica Piera Detassis è quella di lanciare un forte messaggio al cinema italiano, un segno di resilienza e di determinazione di tornare al lavoro, proprio mentre alcuni set stanno riaprendo.
David di Donatello: tutte le nomination
Miglior film:
Il Primo Re di Matteo Rovere
Il Traditore di Marco Bellocchio
La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi
Martin Eden di Pietro Marcello
Pinocchio di Matteo Garrone
Miglior regista:
Matteo Rovere per Il Primo Re
Marco Bellocchio per Il traditore
Claudio Giovannesi per La paranza dei bambini
Pietro Marcello per Martin Eden
Matteo Garrone per Pinocchio
Miglior regista esordiente:
Igort per 5 è il numero perfetto
Phaim Bhuiyam per Bangla
Leonardo D’Agostini per Il campione
Marco d’Amore per L’immortale
Carlo Sironi per Sole
Miglior sceneggiatura originale:
Bangla di Phaim Bhuiyan, Vanessa Picciarelli
Il Primo Re di Filippo Gravino, Francesca Maniero, Matteo Rovere
Il traditore di Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo
La dea fortuna di Gianni Romoli, Silvia Ranfagni, Ferzan Ozpetek
Ricordi? di Valerio Mieli
Miglior sceneggiatura non originale:
Il sindaco del rione Sanità di Mario Martone, Ippolita Di MAjo
La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Thomas Bidegain, Jean-Luc Fromental, Lorenzo Mattotti
La paranza dei bambini di Maurizio Braucci, Roberto Saviono, Claudio Giovannesi
Martin Eden di Maurizio Braucci, Pietro Marcello
Pinocchio di Matteo Garrone, Massimo Ceccherini
Miglior attrice protagonista:
Valeria Bruni Tedeschi per I villeggianti
Jasmine Trinca per La dea fortuna
Isabella Ragonese per Mio fratello rincorre i dinosauri
Linda Caridi per Ricordi?
Lunetta Savino per Rosa
Valeria Golino per Tutto il mio folle amore
Miglior attore protagonista:
Toni Servillo per 5 è il numero perfetto
Alessandro Borghi per Il Primo Re
Francesco Di Leva per Il sindaco del rione Sanità
Pierfrancesco Favino per Il traditore
Luca Marinelli per Martin Eden
Miglior attrice non protagonista:
Valeria Golino per 5 è il numero perfetto
Anna Ferzetti per Domani è un altro giorno
Tania Garribba per Il Primo Re
Maria Amato per Il traditore
Alida Baldari di Calabria per Pinocchio
Miglior attore non protagonista:
Carlo Buccirosso per 5 è il numero perfetto
Stefano Accorsi per Il campione
Fabrizio Ferracane per Il traditore
Luigi Lo Cascio per Il traditore
Roberto Benigni Pinocchio
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