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Extraordinary, la serie che mette a nudo i superpoteri

6 minuti di lettura

Extraordinary, dal 23 gennaio su Disney +, propone un mondo di supereroi e problemi di routine, visto da un’ottica sarcastica, cinica e scorretta di una ragazza senza superpoteri che tenta in ogni modo di sbarcare il lunario e di risolvere il problema per potersi sentire soddisfatta e accettata. La serie comedy dell’esordiente Emma Moran e dei produttori di Killing Eve è ambientata nei sobborghi e negli uffici di un’anonima cittadina inglese che ospitano lavoratori e studenti che, nonostante le loro capacità sovrumane, lavorano per pagare un affitto, si divertono nei pub nel weekend e cercano di trovare uno scopo nella loro vita. La realtà irrompe nel contesto fantasy con tutta la sua sporca e volgare sincerità.

La domanda dei creatori di Extraordinary è quale sarebbe la reazione della società se tutti, o quasi, sviluppassero all’età di 18 anni un superpotere: nel mondo in cui la protagonista Mary è trattata come una pària, le persone possono affrontare delle problematiche dovute alle loro capacità, risolvere i problemi quotidiani in modo creativo o sfruttare i loro poteri per scopi personali e intimi. Essendo una realtà molto simile alla nostra, alcuni abusano dei poteri per soddisfare alcuni desideri o diventare eroi atipici come nel caso di Gordon, ragazzo in grado di procurare orgasmi con il solo tocco della mano.

Da grandi poteri derivano grandi…problemi

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Ogni personaggio di Extraordinary riesce a svelare il proprio animo attraverso situazioni al limite dell’assurdo. Il tratto comico sottolinea quanto le persone rimangano vere e imperfette, anche con l’ausilio di super capacità.

Mary vive con la sua amica d’infanzia, Carrie, avvocato e intermediario con l’aldilà, Kash, fidanzato di Carrie con l’aspirazione di diventare un vigilante e creare un team di super per pattugliare le strade di quartiere. Carrie è premurosa verso la sua amica e il suo fidanzato e li sostiene in ogni decisione e piano strampalato: assiste Mary in ogni balordo tentativo di guadagnare i soldi necessari per la clinica di risveglio dei poteri e cerca di mantenere una relazione stabile e affettuosa con Kash, perennemente disoccupato e perso nelle sue fantasie da fumetto. Nella casa si aggiungerà anche un ragazzo che soffre di afasia che è in grado di trasformarsi in un gatto: nonostante la totale incapacità a rapportarsi con il mondo umano, verrà aiutato dalla protagonista che ha un debole per i randagi a scoprire la sua identità.

I personaggi riescono a svelarsi anche attraverso un disvelamento dei propri difetti, che li rende sensibili e reciprocamente funzionali alle loro storyline: gli incontri e scontri non avvengono mai fisicamente ma sono sempre resi attraverso il dialogo e il momento imbarazzante, con le loro manie e ossessioni. La fascia d’età a cui parla Extraordinary è quella dei Millenial e della GenZ , generazioni che devono far fronte a crisi economiche e cambiamenti sociali che li rendono più fluidi e sensibili ma con un sacco di problemi irrisolti, come la carenza affettiva e l’approvazione della famiglia e della società. Mary in una riunione di famiglia si sente a disagio e non trova un lavoro appagante ed esprime il suo disappunto con un feroce e tagliente umorismo e davanti ai problemi ci beve sopra o messaggia con il ragazzo trovato su un app d’incontri.

L’imperfezione e la normalità al potere

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Il cast di Extraordinary presenta dei volti giovani e poco conosciuti al pubblico, ed è formato perlopiù da caratteristi e habitueè della scena televisiva: basti pensare a Siobhàn McSweeney già vista in Derry Girls, Eros Vlahos, presente in serie di genere come Il trono di spade e Da Vinci’s Demons e Patricia Allison, nota per Sex Education. Gli attori hanno una carica comica molto pungente e sono liberi ed espressivi nelle loro interpretazioni, che subiscono bruschi cambiamenti nel corso della prima stagione. La caratterizzazione dei personaggi è molto forte e il contesto in cui si muovono è tratteggiato molto bene e a servizio della gag o del momento sentimentale. Non disdegna assolutamente di rappresentare anche un momento intimo o volgare per restituire la crudezza della realtà e i difetti comportamentali sono molto accentuati. I particolari sono a servizio di una critica verso una società che divide le persone in classi ma che si dimentica della bellezza dell’errore e del caos in cui viviamo.

Ciò che non fa vivere più intensamente Extraordinary è proprio la durata degli episodi e alcune linee narrative che si concludono troppo velocemente. Il tono e l’idea di fondo rimangono interessanti e rimane un godibile prodotto per chi segue il filone supereroistico, specialmente per le trovate esilaranti di alcuni superpoteri inutili, e per chi vuol trovare un’alternativa al genere più abusato da cinema e tv.


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Dal 1995 inseguo sogni e mostri. Che siano di plastilina o di pixel. Quando mi fermo scrivo poesie, giro qualche video e se riesco mi riposo cucinando una torta di ciliegie con un buona tazza di caffè con il sottofondo di una colonna sonora sognante o il nuovo singolo delle KDA.

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