Un caso di violenza domestica, purtroppo, non è una novità. Tg e giornali sono pieni di notizie in cui ogni minuto, ogni giorno, in un luogo qualsiasi, una persona è vittima di violenza, indipendentemente dal sesso o dall’età.
Dunque, perché il caso Depp contro Heard ci sembra così strano? Forse perché per una volta la notizia ruota attorno al fatto che a denunciare sia stato un uomo. Spesso, infatti, siamo tentati erroneamente di associare la violenza, soprattutto, domestica alle donne. Come se solo le donne possano essere vittime.
E allora, cosa succede quando a denunciare è un attore famoso e amato da tutti? Che la storia diventa di dominio pubblico e sui social impazza la stessa battaglia delle aule di un tribunale. Su Twitter si sono susseguiti i commenti dei fan a difesa e a supporto o dell’uno o dell’altra attraverso gli #JusticeForAmberHeard e #JusticeForJohnnyDepp.
Depp-Heard: l’inizio del declino
Dio santo, com’è irrimediabilemente cambiata la mia vita. E’ sempre l’ultimo giorno d’estate e io sono rimasto fuori al freddo senza una porta per rientrare. Lo ammetto ho avuto una buona dose di momenti intensi! Molti fanno grandi progetti e intanto la vita gli sfugge dalle mani. Nel corso della mia esistenza ho lasciato brandelli di cuore qui e là. E ormai non me ne è rimasto abbastanza per tenermi in vita, ma mi sforzo di sorridere sapendo che la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento. Ormai non trovo più cavalli bianchi o belle donne alla mia porta.
Dal film Blow
Era il 2001 quando Johnny Depp interpretava il ruolo del narcotrafficante George Jung e mai parole simili sono state più vere.
L’attore originario del Kentucky e l’attrice Amber Heard iniziano la loro relazione nel 2012 per poi convolare a nozze tre anni dopo. Peccato che le cose comincino ad incrinarsi già dopo i primi mesi di matrimonio. Pare, infatti che la Heard durante il dibattimento per il divorzio abbia dichiarato di essere stata vittima di violenza da parte del marito, particolarmente aggressivo sia fisicamente che verbalmente, dopo l’assunzione di droghe o alcol.
Già nel 2016 – anno del divorzio, formalizzato poi l’anno successivo – sono cominciate a circolare sul web le immagini delle ferite che Depp avrebbe inferto alla moglie. E l’opinione pubblica non si è lasciata sfuggire nemmeno un secondo, condannando il protagonista di Pirati dei Caraibi alla gogna mediatica. Solo la dichiarazione congiunta dei due attori ha calmato un po’ le acque, a conferma che “il rapporto era intensamente appassionato e a volte volatile, ma sempre legato dall’amore. Nessuna delle due parti ha fatto false accuse per un guadagno finanziario. Non c’è mai stato alcun intento di danno fisico o emotivo.”
Con la clausola che impediva ad entrambi di parlare pubblicamente del proprio rapporto e il versamento di 7 milioni di dollari da parte di Johnny Depp, tutto sembrava essere tornato alla normalità.
Depp contro News Group Newspapers Ltd: le dimissioni da Animali Fantastici
In una escalation degna del miglior film d’azione, si arriva al processo del 2018 che vede nuovamente protagonista Johnny Depp. L’attore, infatti, aveva citato in giudizio per diffamazione il News Group Newspapers, l’editore del tabloid britannico The Sun, e il suo editore Dan Wootton.
Pare che il tabloid avesse pubblicato un articolo che si riferiva a Depp come un “picchiatore di mogli” e criticava l’approvazione dell’autrice J. K. Rowling per il cast di Depp in Animali Fantastici e dove trovarli. A queste accuse l’attore ha risposto che in realtà era la Heard la vera violenta della coppia e che aveva inventato le accuse di abuso e mentito sull’uso di droghe.
La battaglia legale si è conclusa con la “sconfitta” di Depp, in quanto la Corte ha appurato che parte delle prove relative agli incidenti presentati dal tabloid fossero veri, che quindi anche l’articolo risultasse “sostanzialmente veritiero” e dunque non passibile di diffamazione. A causa di ciò, però, quattro giorni dopo il verdetto, Depp si è dovuto dimettere dalla serie di film Animali Fantastici su richiesta della Warner Bros, la sua casa di produzione.
Nel dicembre 2018, è il turno del Washington Post a riaprire le danze. Il quotidiano statunitense ha pubblicato un articolo op-ed scritto dalla Heard, intitolato “Amber Heard: Ho parlato contro la violenza sessuale – e ho affrontato l’ira della nostra cultura. Questo deve cambiare”. Nell’articolo, la Heard aveva dichiarato: “due anni fa, sono diventata un personaggio pubblico che rappresenta l’abuso domestico, e ho sentito la piena forza della collera della nostra cultura per le donne che parlano. […] Ho avuto il raro punto di vista di vedere, in tempo reale, come le istituzioni proteggono gli uomini accusati di abuso”.
Inizia così il lungo processo che vede scontrarsi nuovamente i due attori.
La polemica sui social
Il processo ha attirato talmente tanta attenzione che i fan di Johnny Depp e i fan di Amber Heard si sono schierati su due fronti opposti, lottando a colpi di commenti sui social. Non solo, l’intero caso è trasmesso in livestreaming da Court TV, con la sezione dei commenti, come su qualsiasi piattaforma social, in cui gli utenti possono dare la propria opinione a favore dell’uno o dell’altra.
In particolare, su Twitter, l’#JusticeForJohnnyDepp è ormai diventato virale e sono spopolati i meme contro la Heard e il suo team di avvocati.
Dall’altro lato, invece, i fan della Heard la difendono a suon di #StandWithAmberHeard e #JusticeForAmberHeard, ricordando l’abuso di alcol e droghe che l’attore aveva fatto durante il matrimonio con la protagonista di Aquaman.
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