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La Ruota Del Tempo 2: le rivelazioni di fine stagione

11 minuti di lettura

Dal 6 ottobre 2023 è disponibile su Prime Video anche l’ultimo episodio de La Ruota Del Tempo 2 che, con un totale di otto puntate, dà in pasto allo spettatore un mondo sempre più complesso e sfaccettato. Non a caso, la piattaforma streaming ha predisposto un pacchetto paratestuale che accompagna la visione e si dota di contenuti extra, tra cui speciali video di cinque minuti focalizzati sui singoli episodi e approfondimenti descrittivi sui personaggi e sulla geografia dell’universo fantasy creato da Robert Jordan e Brandon Sanderson.

Si tratta di appendici fondamentali per dare corpo a una comprensione che va oltre l’empatia con i protagonisti e richiede un’ulteriore indagine del substrato narrativo. La seconda stagione, infatti, alza la posta in gioco, introducendo nuovi personaggi e conflitti, ingranaggi che innescano un gioco di azione e reazione dalle conseguenze inaspettate.

La Ruota Del Tempo 2

A decidere i movimenti del gioco è un meccanismo superiore, padrone enigmatico dei loro destini, la misteriosa Ruota, che dà e toglie a suo piacimento, creando una dinamica interattiva in cui sono coinvolti più fattori. C’è un Unico Potere, governato dai soli in grado di incanalarlo e modellato su tessiture estrapolate dagli elementi naturali, potente quanto imprevedibile e pericoloso.

C’è l’Ultima Battaglia, che inizia a prendere forma nel finale de La Ruota del Tempo 2, come un freddo inverno temuto e incombente all’orizzonte. È poi c’è lui, Rand Al’ Thor, il Drago Rinato che, dal momento della sua rivelazione, è la spinta meccanica che, inconsapevolmente, muove tutti gli altri ingranaggi. Alla fine della seconda stagione, però, l’esigenza dello spettatore è quella di trovare una chiave di lettura che dia olio ai meccanismi narrativi, per evitare si ingolfino in un sistema arrugginito e già visto.

DA QUI IN AVANTI, SPOILER ALERT!

La Ruota Del Tempo 2 è una questione familiare

La Ruota Del Tempo 2

Una delle carte che La Ruota Del Tempo 2 si gioca è l’approfondimento della vita privata dei protagonisti. Nella seconda stagione, infatti, vediamo i personaggi divisi, ciascuno impegnato a combattere la propria battaglia. Ma c’è un bisogno conflittuale di appartenenza che definisce la loro identità e li porta, dolorosamente, a svelarsi.

Così Perrin Aybara inizia ad abbracciare la sua natura di Fratello dei Lupi e Mat Cauthon si allontana dal ruolo negativo di Giuda e schiavo delle Tenebre, abbracciando un destino più grande scritto per lui, quello di erede degli Eroi Del Corno di Valere, valorosi guerrieri che sono morti combattendo per la Luce e che scelgono di fiancheggiare Mat. Rand, invece, dopo la sconfitta con il Tenebroso della prima stagione, cerca il suo piccolo nucleo familiare nella relazione con la locandiera Selene che, nel colpo di scena più importante de La Ruota del Tempo 2, si rivela essere Lanfear, una dei temuti Reietti asserviti alle Tenebre.

La disperata ricerca di una famiglia a cui appartenere innesca quindi un movimento empatico verso i personaggi, ma c’è anche un altro versante, quello della famiglia da cui si proviene. Così il passato fa capolino nella storia della crudele Aes Sedai Rossa Liandrin, che scopriamo essere serva del Tenebroso attraverso un patto che le permette di tenere in vita suo figlio.

Lui è un uomo anziano che Liandrin, strega pluricentenaria, ha avuto in giovanissima età in un matrimonio combinato dalla sua famiglia. In quell’antico legame c’è tutto il dolore e la rabbia che rendono Liandrin umana. Così come Moiraine, la cui corazza infrangibile si scalfisce al suo ritorno a casa dalla sorella che, nonostante abbia vissuto nella sua ombra per tutta la vita, sacrifica suo figlio, servo delle Tenebre, per salvare colei che non hai mai saputo mostrarle il suo amore.

Infine si aggiunge la new entry Elayne Trakand, erede al trono e novizia delle Aes Sedai, che deve dimostrare, soprattutto a Nyaeneve, come il suo valore sia altro dal titolo che possiede. È dunque una questione di famiglia quella che unisce e divide i protagonisti ma, che nell’episodio finale li fa convergere verso un’unica verità: ognuno di loro è un tassello fondamentale e insostituibile nell’Ultima Battaglia. Così è solo la creazione di una nuova famiglia, quella dei protagonisti riunitisi, che permette loro di distruggere Ishamael, primo dei Reietti del Tenebroso e antagonista principale, seppur un po’ sbiadito, della seconda stagione.

La sua distruzione porta però alla rinascita di un’antica famiglia, quella dei Reietti che, dopo Lanfear, vengono liberati dalle Tenebre. Ed è qui che fa capolino un’altra new entry: Laia Costa nei panni della Reietta Moghedein.

La Ruota del Tempo 2, più possiedi, più sei posseduto

La Ruota Del Tempo 2

Nel percorso di ricerca identitaria, però, la famiglia è solo parte di una dicotomia più complessa tra possedere ed essere posseduto. La Ruota Del Tempo 2 gioca con questa dinamica, rendendo portavoce della stagione l’episodio 6. Qui, Egwene viene fatta prigioniera, per tradimento di Liandrin, dal temibile popolo venuto dal mare e stabilitosi a Falme, i Seanchan. Egwene diventa una damane, una donna che sa incanalare resa schiava e sottoposta al controllo di un’altra donna guardiana, la sul’dam. Attraverso un collare, le tessiture di potere della damane vengono controllate dalla sul’dam, in un legame viscerale in cui il dolore è condiviso. Tutto il sesto episodio è quindi costruito sull’addestramento di Egwene da parte della sua sul’dam Renna nelle prigioni dei Seanchan, chiamate canili.

Egwene deve versare un vaso d’acqua alla sua padrona, imparando a non vederlo come un’arma per ucciderla. Solo alla fine dell’episodio riesce ad afferrare il vaso, con la lancinante consapevolezza di essere stata domata. Egwene è quindi l’indiscussa protagonista della Ruota Del Tempo 2, con un arco di trasformazione che la cambia da devota studentessa della Torre Bianca, sede delle Aes Sedai, a indomabile guerriera padrona del suo potere. Lo stesso non accade a Nyaneve, che si spegne nella seconda parte della stagione, oscurata da Egwene ed Elayne, che hanno imparato a non essere possedute dal potere. Nyaneve, invece, ne è talmente schiava che non riesce a contribuire alla battaglia contro Ishamael, perché non sa governare il potere.

Lo stesso vale per Rand, che vive il conflitto tra la consapevolezza del suo potere e quella essere domato. È la sovrana delle Aes Sedai e amante di Moraine, l’Amyrlin Siuan, a dirgli chiaramente che lui sarà l’arma segreta delle Aes Sedai nell’Ultima Battaglia, ma non sarà mai il loro generale. Nella Ruota Del Tempo 2 emerge quindi un rapporto controverso con il potere, padrone e servo della volontà e dei desideri ancora instabili dei protagonisti. Lo vediamo con la riacquisizione da parte di Moraine dei suoi poteri, a fine stagione. Nel momento in cui però si accinge a usarli per aiutare Rand a fuggire, la sua amata Siuan usa l’Unico Potere contro di lei, obbligandola a ubbidirle. La dicotomia tra possedere ed essere posseduto (dal potere, dall’amore, dalle responsabilità) è racchiusa in questa scena.

Pillole in chiusura

La Ruota Del Tempo 2

La Ruota Del Tempo, come anticipato nelle precedenti riflessioni, è un pasto ricco da masticare e digerire. La complessità del genere fantasy, la scommessa su un giovane cast poco conosciuto, il ritmo altalenante, che in alcuni momenti resta sottotono, e la rapidità con cui Prime Video fagocita nuove stagioni non è una sfida semplice da affrontare. Da un lato si può studiare La Ruota Del Tempo 2 a livello macroscopico, come un’operazione commerciale che punta alla fidelizzazione a lungo raggio, dall’altro, a livello microscopico, sull’efficacia con cui questa fidelizzazione avviene.

Alla fine della seconda stagione, lo spettatore coglie la determinazione e il sacrificio di Moiraine, ma non è ancora chiaro perché abbia speso vent’anni della sua vita alla ricerca del Drago Rinato. Colpisce invece con più forza l’evoluzione di Egwene e la consapevolezza del suo potere, il senso di impotenza di Nyaeneve davanti all’incapacità di gestire il suo potere e la devozione di Lan, custode di Moraine, che combatte per riottenere il legame perduto con la sua Aes Sedai.

Se alcune dinamiche narrative restano ancora criptiche e difficili da comprendere, è la profondità dei rapporti umani e i conflitti personali dei protagonisti che iniziano a rinsaldare un percorso di fidelizzazione, seppur tortuoso.


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Classe 1996, laureata in Comunicazione e con un Master in Arti del Racconto.
Tra la passione per le serie tv e l'idolatria per Tarantino, mi lascio ispirare dalle storie.
Sogno di poterle scrivere o editare, ma nel frattempo rimango con i piedi a terra, sui miei immancabili tacchi.

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